Attivo il DIH del Trentino Alto Adige

Anche il Trentino Alto Adige ha il suo Digital Innovation Hub. Grazie all’intesa siglata dalla Confindustria regionale, da Confindustria Trento, Assoimpreditori Alto Adige, Hit Hub Innovazione Trentino (società che promuove la ricerca e l’innovazione del sistema regionale) e IDM Alto Adige (azienda speciale della provincia di Bolzano e della Camera di Commercio che fornisce servizi di innovation e marketing), il sistema di supporto per la digitalizzazione delle imprese conquista un’altra regione.

La piattaforma, secondo le indicazioni del Governo, nasce da un accordo tra Confindustria e le altre realtà locali interessate a favorire l’innovazione delle imprese. Per questo – come indicato dal Piano – il compito dei Digital Innovation Hub sarà quello di far conoscere alle pmi tutte le opportunità esistenti, fornire loro servizi di mentoring, supportarle nell’attività di pianificazione di investimenti innovativi e nella richiesta di strumenti di finanziamento specifici pubblici e privati.

“Nella prossima Legge di Bilancio – ha detto Stefan Pan, vice presidente di Confindustria e presidente della rappresentanza regionale del Trentino Alto Adige – si potrebbe ragionare di misure a favore della formazione dei dipendenti. Il Piano Industria 4.0 potrà, infatti, funzionare solo se le imprese avranno a disposizione collaboratrici e collaboratori 4.0”.

Conferenza di presentazione dei risultati del Piano Nazionale 4.0

Gli incentivi di Industria 4.0 “stanno funzionando”, tanto che gli ordinativi dei beni strumentali sono cresciuti del 9% nei primi 6 mesi del 2017: bene vanno anche la spesa per la ricerca e il fondo di garanzia, mentre occorre accelerare sulla banda ultralarga.

Il bilancio del primo anno del piano varato dall’ex governo Renzi e affidato alle cure del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda è positivo e consente di ampliare il raggio d’azione dando vita a “Impresa 4.0”, che vedrà lo spostamento del focus “da manifattura e servizi, a competenze e lavoro”. Il Governo Gentiloni ha dato disponibilità a rifinanziare le misure principali, rivedendo “le aliquote e i perimetri degli incentivi”, “compatibilmente con le risorse di finanza pubblica disponibili”.
L’occasione per fare il punto sul piano che ha come obiettivo centrale un incremento di 10 miliardi negli investimenti privati nel biennio 2017-2018 è stato l’appuntamento alla Camera dei Deputati, dove, dopo la riunione della cabina di regia, sono stati illustrati i risultati del programma dai quattro ministri coinvolti: oltre a Calenda, il titolare dell’Economia Pier Carlo Padoan, quello del Lavoro Giuliano Poletti e della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli.

Il numero più significativo l’ha fornito proprio Calenda, sottolineando che “l’incremento degli ordinativi sul mercato interno di beni strumentali è stato pari al 9% nel primo semestre del 2017 su base annua, con picchi del +11,6% per macchinari: inoltre, le attese ad agosto 2017 sugli ordinativi delle imprese manifatturiere, ai massimi livelli dal 2010, consolidano il trend”.

Aumentano le imprese che investono in ricerca e sviluppo, ma cresce anche l’ammontare della spesa in questo settore. Positivi altresì i dati sull’importo dei crediti garantiti dal Fondo di Garanzia (+10,7% nei primi 8 mesi del 2017) e sui contratti di sviluppo (1,9 miliardi di agevolazioni). Occorre, invece, accelerare sulla banda ultralarga, visto che al ritmo al quale si sta andando si rischia di non riuscire a centrare gli obiettivi al 2020: per questo, ha annunciato il ministro Calenda, “stiamo puntando a mettere qua altri 3,5 miliardi da fondi non spesi o da bandi meno costosi”.

“La riunione della cabina di regia – ha detto Giulio Pedrollo, vice presidente di Confindustria per la politica industriale – è stata molto positiva: Confindustria ha confermato la necessità di dare continuità agli incentivi e abbiamo registrato la disponibilità del Governo. È un segnale importante e renderà più stabili i segni di crescita dell’economia. Proseguire lungo la rotta già tracciata è indispensabile per permettere alle imprese di avere un orizzonte temporale più ampio per valutare nuovi investimenti e avviare il percorso di trasformazione digitale. I nostri associati hanno reagito positivamente e stanno investendo, anche grazie all’attività di informazione e formazione che Confindustria ha fatto con tutto il sistema per promuovere il Piano e sensibilizzare le imprese. Abbiamo spiegato Industria 4.0 e i suoi strumenti ad oltre 10.000 aziende: ora siamo pronti a continuare la sfida”.

Il 31 Ottobre apre il DIH della Basilicata

Una nuova bandierina sulla mappa dei Digital Innovation Hub. È destinata a Potenza, sede della struttura che sosterrà nella trasformazione digitale le imprese lucane. “Si tratta di un polo di innovazione sul territorio regionale – spiega Confindustria Basilicata – fortemente voluto dalla nostra Associazione, allo scopo di accompagnare le imprese in questa sfida cruciale per l’industria. Il “Dih Basilicata” – in coerenza con la sua mission di ponte tra mondo dell’impresa, della ricerca e dell’innovazione – rimarrà aperto alla collaborazione di Università, cluster, centri di ricerca pubblici e privati, poli di avanguardia tecnologici, incubatori di startup e investitori, al fine di attivare un network degli attori territoriali dell’innovazione”. In particolare, la struttura si occuperà di sensibilizzare le imprese sulle opportunità di Industria 4.0; indirizzarle verso i Competence center; supportarle nell’accesso a strumenti di finanziamento pubblici e privati; erogare servizi di formazione e mentoring alle imprese; sostenere l’attività di pianificazione degli investimenti; favorire l’interazione con i Digital Innovation Hub europei. La governance del “Dih Basilicata” prevede un Consiglio di Amministrazione, con presidente Pasquale Lorusso e Direttore generale Giuseppe Carriero. Completano il Cda: Vito Arcasensa, Salvatore De Biasio e Gabriella Megale.

“Siamo di fronte a una rivoluzione epocale per le nostre aziende, soprattutto per le nostre piccole e medie imprese – ha commentato il presidente Pasquale Lorusso – chiamate alla più profonda innovazione che ne modificherà non solo le strutture fisiche, ma il modo di pensare e ideare un prodotto, di progettare e far funzionare i processi produttivi in fabbrica e di disegnare, organizzare e gestire l’intera attività della catena di montaggio. Il nostro ruolo sarà quello di sostenerle ma, prima ancora, di favorire quella consapevolezza culturale sulle opportunità di Industria 4.0”. Il Digital Innovation Hub Basilicata verrà ufficialmente presentato il prossimo 31 ottobre, nel corso di un evento cui parteciperà il vicepresidente Confindustria, Giulio Pedrollo.

Il piano Confindustria per prepararsi al futuro

500 partecipanti, 13 appuntamenti sul territorio, 10 moduli formativi multimediali disponibili online con cui le tecnostrutture associative potranno approfondire i principali temi connessi alla rivoluzione digitale.

Più 7 webinar a disposizione di manager e imprese. Sono solo i primi numeri del progetto Industry 4.0, il programma di formazione destinato a manager delle imprese e agli stessi imprenditori, arrivato al giro di boa della prima fase, quella dedicata alla struttura di Confindustria.

Salerno, Arezzo, Ancona, Vibo Valentia, Bari, Palermo, Reggio Emilia, Ivrea, Pordenone, Verona, Brescia, Genova e Roma: sono le città che hanno ospitato i seminari riservati alle tecnostrutture associative ed ai referenti di Federmanager. Incontri che hanno coinvolto funzionari e dirigenti di tutte le territoriali presenti nella regione coinvolta ed, in alcuni casi, anche in quelle confinanti. Un’iniziativa strutturata – come modello base – in una mattinata di workshop con esperti di digital manufacturing, ed un pomeriggio di confronto con i referenti di imprese che rappresentano esempi di best practice sui temi della digitalizzazione.

I riscontri arrivati attraverso il questionario di valutazione dei seminari sono molto positivi rispetto alla proposta formativa: esperienza promossa a pieni voti, con un indice di gradimento di 4,35 su 5. Tanto che adesso si bissa.

Con l’autunno il progetto entra nel vivo e le pmi diventano protagoniste di altre 15 tappe di workshop.
Il nuovo format è in via di definizione: ma si può già dire che è cucito su misura per le imprese, focalizzato sugli aspetti più concreti della rivoluzione digitale e sugli strumenti disponibili per supportare le aziende in questo percorso.

E non finisce qui: sono in corso di progettazione, infatti, 7 webinar per approfondire le tematiche più importanti affrontate nel corso dei seminari d’aula, trasmessi sia in streaming su questo portale sia fruibili in modalità offline.

Online saranno anche le pillole informative sviluppate in forma multimediale e basate sulle interviste realizzate agli esperti durante la prima fase di seminari. Saranno loro a guidare imprese e manager in un percorso agile e concreto attraverso i temi di Industry 4.0.
Insomma, adesso si fa ancora più sul serio: il futuro di #preparatialfuturo si avvicina. Siamo pronti?

Istituito il Digital Innovation Hub ligure

Per molte piccole imprese liguri si tratterà di un’autentica rivoluzione, da realizzarsi attraverso una serie di servizi come corsi di perfezionamento e percorsi di alfabetizzazione digitale. È il Digital Innovation Hub di Genova, che sta per nascere grazie alla neo-costituita associazione partecipata da Confindustria Liguria, Confindustria Imperia, Unione Industriali di Savona, Confindustria Genova e Confindustria La Spezia.

L’obiettivo, in linea con il Piano Industria 4.0, è supportare le imprese liguri nel processo di trasformazione digitale, in particolare, attraverso attività di informazione, assistenza e affiancamento. Spetta al Digital Innovation Hub favorire il contatto delle imprese con soggetti qualificati, specializzati negli ambiti tecnologici 4.0, tra i quali i Competence Center nazionali ed europei, e coadiuvare le aziende anche per accedere a finanziamenti pubblici e privati.

Il Consiglio Direttivo è composto dal presidente Giuseppe Zampini (Presidente Confindustria Liguria) e dai consiglieri Saul Convalle (Vice Presidente Confindustria Imperia), Fabrizio Defacis (Vice Presidente Unione Industriali di Savona), Sandro Scarrone (Vice Presidente Vicario Confindustria Genova) e Ettore Antonelli (Vice Presidente Confindustria La Spezia). Direttore del Digital Innovation Hub Liguria è Guido Conforti (Vice Direttore Confindustria Genova).

Quale formazione per l’era digitale ?

Se ne parla oggi 15 settembre alle 14.00 nella sede della Luiss Business School di Villa Blanc con la presentazione del corso Management dell’IoT e dell’Industry 4.0 nell’era della Digital Transformation rivolto ad imprenditori, professionisti e manager del futuro. L’evento è anche un’occasione di confronto tra manager e imprenditori per meglio comprendere il tipo di formazione nell’ambito del management e dei processi organizzativi.

Tra i relatori anche il direttore delle politiche industriali di Confindustria Andrea Bianchi a confrontarsi con i docenti della LUISS Business School e con i testimoni aziendali con l’obiettivo di individuare i percorsi di specializzazione più utili a valorizzare le professionalità in ottica di 4.0.

La partecipazione è gratuita,
link all’evento + registrazione qui