Convegno “Innovare per competere” – Torino 28 giugno 2019

La trasformazione digitale, oltre a ottimizzare i processi organizzativi e produttivi dell’azienda, permette di ripensare il modello di business, cambiando l’approccio al mercato. Attraverso l’interconnessione dei dispositivi, l’enorme mole di dati disponibili e gli strumenti di progettazione e simulazione hanno cambiato drasticamente il rapporto tra cliente e fornitore.

Su questi temi il DIH Piemonte, insieme all’Unione Industriale di Torino ed a Skillab, hanno organizzato un convegno dedicato proprio alla trasformazione del modello di business nell’era del digitalizzazione, dal titolo “Innovare per competere”. L’evento si terrà il prossimo 28 giugno dalle ore 9.30 presso il Centro congressi dell’Unione Industriale di Torino.

Obiettivo dell’iniziativa è analizzare i principali trend di cambiamento, quali la servitizzazione, l’allungamento della catena del valore, la riduzione del time to market, la tracciabilità estesa, come valore aggiunto al prodotto.

Gli esperti e le PMI coinvolte presenteranno una serie di casi studio, attraverso i quali analizzare gli aspetti positivi e negativi di queste trasformazioni, nell’industria e nella società.

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Fare impresa in modo intelligente

Per restare competitive le aziende devono necessariamente analizzare i trend di mercato, capire le preferenze dei clienti e usare i dati per essere più efficienti e innovative. Uno studio sulle imprese italiane ha voluto in particolare comprendere il grado di maturità tecnologica raggiunto in un’ottica di trasformazione digitale dei processi aziendali. La ricerca, commissionata da SAP Italia a IDC, ha coinvolto 224 aziende italiane, con dimensioni che vanno da 50 a 5000 addetti, per conoscere il livello raggiunto in tema di tecnologie intelligenti.

Un risultato fondamentale, da cui si determina il valore di un’azienda sul mercato, è la fusione tra il mondo operazionale dei dati oggettivi e il mondo esperienziale della percezione dei clienti. Rispetto al passato, oggi diventa infatti importante la capacità di utilizzare al meglio i dati, per comprendere le esigenze dei propri clienti e gestire in modo nuovo le percezioni. Una trasformazione digitale che consiste essenzialmente nell’evoluzione dei canali di relazione, dei modelli di business, dei prodotti intelligenti e delle relazioni interne, con le priorità di ridurre i costi, migliorare la soddisfazione dei clienti e di riuscire a entrare in nuovi segmenti di mercato.

Come poter migliorare quindi i processi IT per innescare questa trasformazione? Sicuramente automatizzando e ottimizzando le tecniche, controllando i costi, sostenendo l’innovazione e passando i propri servizi verso il cloud. Oltre alla customer experience, il cloud può infatti garantire uno scatto competitivo importante in quanto abilita la mobilità e la flessibilità aziendale.

Lo scenario della propensione delle aziende italiane verso la trasformazione digitale alla fine è positivo, perché anche se il 22% afferma di non essere interessato e il 56% si dichiara incuriosito ma preoccupato, il 21% è già attivamente impegnato.

Gli scenari sono ancora tutti da scrivere. La strada è lunga, ma presto ogni macchina contribuirà all’evoluzione in un processo inarrestabile di miglioramento delle performance, dell’affidabilità e dell’accuratezza. Cambierà tutto, è solo questione di seguire i trend tecnologici ed il mercato che cambia. Una convergenza dei sistemi e di velocità d’innovazione che abbraccerà a breve anche segmenti che sino ad oggi non ne sono stati toccati.

Ciò che si prospetta è un nuovo scenario a disposizione dell’utenza, con il suo bagaglio di benefici e applicazioni. L’intelligenza artificiale sta infatti pervadendo l’intero sistema economico e quello produttivo. Una novità da assimilare e comprendere fino in fondo.

 

Il Competence Center CIM 4.0 incontra PMI e Start-Up – Torino 27 giugno 2019

Nell’ambito della ITW, Italian Technology Week di Torino dal 24 al 30 giugno 2019, si terrà un convegno dedicato al Competence Center di Torino, organizzato dall’Unione industriale. Il CIM 4.0, dedicato all’Additive Manufacturing, diventerà un vero e proprio campus di aggregazione della conoscenza e lavorerà su strategie relative alla formazione continua e professionalizzante, la ricerca, il trasferimento tecnologico, i servizi innovativi alle imprese, l’incubazione di start-up e l’insediamento di altri centri di ricerca e di piccole, medie e grandi imprese; infine diventerà sede di laboratori sui temi-chiave dell’industria del futuro: l’auto elettrica, l’interazione uomo—macchina, la fabbrica intelligente, i nuovi materiali.

L’evento sarà dedicato ad illustrare le opportunità offerte alle PMI e alle Start-Up per differenti filiere industriali e/o ambiti di sviluppo tecnologico (Automotive, Aerospace, SW providers, Technology providers, services providers, End users).

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Intelligenza artificiale, un alleato o un ostacolo per la sicurezza informatica?

L’Intelligenza Artificiale (AI) è attualmente una delle tecnologie più rilevanti, in grado di portare benefici in tutti i settori della nostra società, dalla vita quotidiana alle attività lavorative. L’influenza e le innovazioni che apporta per le persone e per le imprese è infatti enorme. Ma se da un lato le tecnologie semplificano molte attività, dall’altro portano a misurarsi con un persistente divario digitale e con problematiche legate alla privacy e all’etica.

Infatti se lo sviluppo tecnologico consente di fare passi enormi in termini di cyber difesa, i cambiamenti tecnologici comportano anche grandi opportunità per gli hacker, che in questo modo possono diventare a loro volta più “intelligenti” e veloci. Occorre perciò comprendere se, quando si parla di sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale è da considerarsi come un ostacolo oppure come un alleato. Anche un solo malware, basato sull’intelligenza artificiale, è in grado di portare attacchi su larga scala, con conseguenze enormi, che le aziende non possono sottovalutare.

Dato che è molto probabile assistere in futuro ad un aumento consistente di attacchi cyber, è importante che le aziende investano sempre più nella formazione dei propri dipendenti e nella tecnologia, per rilevare e mitigare le minacce che sfruttano l’intelligenza artificiale. In scenari ancora più preoccupanti, gli hacker saranno in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale per nascondere la presenza di malware nella rete e organizzare tecniche diversificate di attacco per aggirare gli algoritmi di sicurezza.

La risposta per definire quale sia il miglior utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno delle aziende è sempre quella di adottare una strategia di prevenzione, individuazione e risposta efficace e personalizzata. Grazie all’AI, le aziende potranno infatti ridurre il rischio legato alle minacce e rendere il malware innocuo, supportando la difesa contro i vettori di attacco più comuni, come i download dannosi, i plug-in e gli allegati e-mail.

Le applicazioni, costantemente utilizzate nelle organizzazioni, sono i maggiori obiettivi ai quali gli hacker puntano con i loro attacchi basati sull’AI. Per questo motivo, i manager dovranno innanzitutto partire da qui per garantire una protezione continua alle infrastrutture IT, indipendentemente dalla tipologia delle tecnologie che entreranno nel mercato.

L’adozione dell’intelligenza artificiale e le efficienze operative dell’automazione appaiono ogni giorno più necessarie ed evidenti. Nonostante ciò, l’AI non può essere la sola soluzione ai problemi, i team di sicurezza dovranno quindi continuare a rappresentare la prima linea di difesa nella battaglia della cybersecurity.

Se alimentata da specifiche conoscenze e integrata ai servizi applicativi, l’intelligenza artificiale permetterà infatti di raccogliere informazioni sugli attacchi, rilevando le anomalie all’interno della rete da segnalare più rapidamente di quanto potrebbe mai fare qualsiasi essere umano.

 

SECONDA TAPPA DEL ROADSHOW “PIEMONTE GOES DIGITAL”

Si terrà il 10 giugno dalle 14.00 alle 17.00, presso il Salone d’Onore del Comune di Cuneo, in via Roma 28, il secondo incontro del roadshow organizzato da Confindustria Cuneo e DIH Piemonte, dedicato ai temi dell’innovazione.

Il Presidente Massimiliano Cipolletta e Vittorio Illengo, direttore del DIH Piemonte approfondiranno tutte le tematiche di interesse per le imprese che intendono fruire del piano nazionale Impresa 4.0:

  • verifica della compliance 4.0 per l’accesso alle agevolazioni,
  • le tecnologie abilitanti,
  • il network di Università e Centri di Ricerca,
  • il Digital Readness Assessment, lo strumento per misurare il livello di digitalizzazione e individuare le tecnologie applicabili all’impresa.

Per ulteriori informazioni: Mauro Danna, [email protected], tel. 0171.455480