Connected Manufacturing Forum

il 24 e 25 ottobre a Milano si svolge il Connected Manufacturing Forum, un’iniziativa di Business International – Fiera Milano Media dedicata al mondo dell’industria italiana, alla manifattura Made in Italy, ai nuovi modelli di business, al capitale umano, alla sicurezza dei nuovi ecosistemi digitali.

Senza una forte cultura industriale, la sola tecnologia non può portare risultati. È indispensabile quindi incrociare competenze analogiche e competenze digitali, capacità di visione dell’industria e capacità di sviluppo in chiave digitale. Il Forum rappresenta in tal senso un’occasione per condividere idee e best practice legate a Industria 4.0 e un’importante opportunità di networking.

Programma delle attività

Per maggiori info: https://cmf.businessinternational.it/

Dalla Meccatronica alla Robotica Collaborativa nell’Industria 4.0

Le prime applicazioni della robotica nella produzione industriale risalgono all’inizio degli anni ’60, progrediscono negli anni ’80 con le tecnologie Meccatroniche, fino ad arrivare al 2000, periodo in cui si diffondono in modo capillare.

Fiorita principalmente nel settore dell’Automotive, la robotica nel tempo ha trovato applicazione in molte delle produzioni di beni ad alta tecnologia e di largo consumo. A seguito di una così grande diffusione, le sue specifiche tecniche si sono evolute a tal punto, da rendere i robot sempre più efficienti, sofisticati e soprattutto autonomi.

Per beneficiare a pieno di tali progressi, è divenuto necessario rendere le macchine capaci di affiancare in tempo reale l’uomo. È per questo motivo che si è iniziato a parlare di “robotica collaborativa”, spostando l’attenzione sulle dinamiche di interazione uomo-macchina ed in particolare sugli aspetti di sicurezza che ne derivano.

Gli stabilimenti produttivi che vogliono integrare tali tecnologie si ispirano al concetto di “Fabbrica Intelligente”, alla base del quale ci sono i principi di “collaborazione sicura” e di interconnettività. Tali innovazioni hanno portato alla nascita di COBOT, o CO-robot, macchinari dotati di abilità di apprendimento in tempo reale, grazie all’accesso a big data e connessione in cloud, e di meccanismi di monitoraggio basati su sensori, telecamere, sistemi anticollisione e di riconoscimento vocale. Queste specifiche consentono ai robot collaborativi di poter operare in sicurezza in ambienti dinamici, a stretto contatto con operatori umani, permettendo così il loro utilizzo in settori che vanno oltre la produzione industriale, come l’astronomia, la medicina, la domotica, i servizi ed il sociale.

Il progetto “Ricomincio da 4”, sviluppato da Federmeccanica e Federmanager con il supporto di Fondirigenti, offre la possibilità di approfondire la conoscenza ed i casi di applicazione della robotica collaborativa e degli ulteriori argomenti relativi alle innovazioni tecnologiche dell’Industria 4.0, visita il link: https://ricomincioda4.fondirigenti.it/

 

La trasformazione digitale si basa sulla leadership

Quando si tratta di trasformare con successo un’organizzazione, la leadership resta il fattore più importante e forse anche essere il più difficile da controllare. Come i casi Dell Hell e il rinnovamento di SAP insegnano, gli esempi di trasformazione digitale di maggior successo coinvolgono solitamente i leader che guidano in prima persona o che comunque sostengono apertamente il cambiamento.

Rispetto a quella classica, la leadership digitale impiega gli strumenti tecnologici di ultima generazione, come ad esempio le piattaforme di feedback dei dipendenti e i blog CEO. Le soluzioni all’avanguardia per la collaborazione, la comunicazione e l’amministrazione consentono quindi alle aziende di creare approcci inediti alla propria organizzazione, aprendo la strada a modi totalmente innovativi di esercitare la leadership.

Strumenti sempre più intelligenti per la gestione delle informazioni o per l’analisi in tempo reale delle prestazioni oltre a consentire un accesso più immediato ai dati aziendali, lasciano infatti il posto a nuove forme di processo decisionale. Parlando di feedback, tecnologie come i social network aziendali, ad esempio, non solo rendono la collaborazione più facile per tutti all’interno di un’azienda, ma sono anche un modo semplice per i leader e i responsabili di ottenere una visione non filtrata di ciò che accade nell’intera organizzazione.

Gli strumenti di comunicazione digitale inoltre sono molto più personalizzati rispetto alla maggior parte dei media, consentendo di creare una relazione più intima e personale, su una scala molto ampia. Oggi i software più dinamici permettono di migliorare i modi in cui i dipendenti lavorano, collaborano e si organizzano, modificando, a loro volta, il modo in cui il lavoro può essere strutturato e organizzato.

La trasformazione digitale è una grande sfida. Richiede alle aziende un grande sforzo, come ad esempio quello di monitorare l’ambiente per sviluppi digitali rilevanti, nuovi canali di distribuzione e nuovi comportamenti con i clienti. Per questo motivo occorre identificare le capacità digitali da costruire, lungo l’intera catena del valore e attraverso tutte le funzioni, assumendo le persone giuste e assicurandosi di farlo in modo agile.

Perché la trasformazione digitale fondamentalmente è un costante adattamento organizzativo a un ambiente in continua evoluzione, ad un alto ritmo e con una destinazione ancora in parte sconosciuta.

 

Nuovi modelli di business abilitati da Industria 4.0

Lo sviluppo di innovazioni in diversi contesti tecnologici, e il loro contributo alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale, hanno portato alla nascita di nuovi modelli di business abilitati dall’Industria 4.0.

Sensoristica, Iot e cloud computing, ad esempio, consentono la produzione di una quantità inimmaginabile di informazioni, meglio distribuite rispetto al passato, aprendo ad una vasta gamma di servizi e facilitazioni per le imprese. Questo consente, non solo la riduzione di asimmetrie ed errori nell’intero sistema di produzione di un’azienda, ma anche una diversa allocazione delle risorse e l’applicazione di nuovi rapporti contrattuali tra fornitori e clienti.

In altri casi, invece, il nuovo modello di business è abilitato dalle caratteristiche intrinseche alla tecnologia stessa. Come nel caso della stampa 3D e dei vantaggi che la manifattura additiva porta nella produzione, nella gestione delle scorte di magazzino e nella movimentazione logistica.

È indispensabile, comunque, che tali trasformazioni vengano accompagnate anche da un cambiamento culturale. Occorre attuare uno sforzo di formazione che guidi tutti gli individui coinvolti nel processo, così che siano comprese a pieno le potenzialità e l’impatto di tale rivoluzione.

Il progetto “Ricomincio da 4”, sviluppato da Federmeccanica e Federmanager con il supporto di Fondirigenti, offre la possibilità di approfondire la conoscenza dei nuovi modelli di business e degli ulteriori argomenti relativi alle innovazioni tecnologiche dell’Industria 4.0, visita il link: https://ricomincioda4.fondirigenti.it/

 

PREMIO CAMPANIA DIGITAL INNOVATION HUB

Il DIH Campania ha lanciato il Premio Campania Digital Innovation Hub che ha la finalità di incentivare attività imprenditoriali innovative, sostenendo gli imprenditori che investono sulle tecnologie legate a Industria 4.0 e favorendo la nascita di imprese innovative in chiave 4.0.

L’iniziativa prevede tre tipologie di premio di importo pari a 40.000 euro ciascuno per le seguenti categorie:

  • Nuove idee imprenditoriali Industria 4.0
  • Innovazione di prodotto nell’Industria 4.0
  • Innovazione di processo nell’Industria 4.0

Requisiti, modalità di partecipazione e termini per la presentazione dei progetti sono disponibili sul sito del DIH Campania al seguente link: http://www.campaniadih.it/premio/

 

Trasformazione digitale, molto più di una semplice tecnologia

Quando si parla di trasformazione digitale, il discorso si concentra inevitabilmente sulle tecnologie. Dopotutto sono loro, come ad esempio l’apprendimento automatico, l’intelligenza artificiale, l’automazione e la produzione additiva che guidano le aziende lungo il percorso verso il cambiamento radicale.

Ma questa trasformazione non riguarda esclusivamente la tecnologia. La digital transformation indica infatti un insieme di innovazioni culturali, organizzative, sociali, creative e manageriali, oltre che tecnologiche.

L’indagine Simply Talent: A Western European Perspective, svolta da Oracle, rivela che il coinvolgimento dei dipendenti è una delle sfide più importanti in questa fase storica e riveste un’importanza strategica per la crescita organica dell’intera azienda.

La chiave, a questo punto, è proprio la capacità di far leva su tecnologie capaci di offrire ai manager validi strumenti di comunicazione, analisi e coordinamento, anche per favorire lo sviluppo di scambi operativi più personalizzati e gratificanti.

Mentre le aziende si preparano quindi a intraprendere il loro viaggio verso la trasformazione digitale, è fondamentale che i leader siano trasparenti e comunichino spesso e in maniera diretta con il proprio team.

Il mondo sta cambiando rapidamente, nuove tecnologie e capacità vengono introdotte alla velocità della luce. Pertanto, come parte dei piani di trasformazione digitale, occorre dedicare il tempo necessario a comprendere l’impatto che hanno le varie tecnologie sull’organizzazione. Piuttosto che reagire ad ogni nuovo progresso tecnologico, sostenere quindi la preparazione della forza lavoro su come questi progressi procederanno nei prossimi anni.

Quando si considera il vero valore della trasformazione digitale non bisogna pensare quindi solo in termini di efficienza e risparmio sui costi che le tecnologie consentono, bensì al vero valore del cambiamento, in modo da concentrarsi su un lavoro di alto livello e di grande impatto, per favorire la crescita dell’azienda.

Questo atteggiamento svela uno scenario, un modello evolutivo e una nuova dimensione in cui i dipendenti possono apprendere, definire priorità e decidere in modo più rapido.

Riguardo la pianificazione per la trasformazione digitale, dobbiamo anche considerare le tecnologie che utilizzeremo e quali competenze occorre avere per prosperare in una nuova realtà. Perché oltre alla preparazione della forza lavoro, lo sviluppo delle capacità dei dipendenti contribuisce anche a creare una cultura del posto di lavoro migliore, necessità imprescindibile per il benessere di un’azienda.

Tutto inizia infatti con dipendenti felici, istruiti, ispirati e impegnati. La loro felicità si traduce in clienti soddisfatti e a loro volta in azionisti gratificati. Il digitale è solo il mezzo per raggiungere questo obiettivo finale.