Dalla Meccatronica alla Robotica Collaborativa nell’Industria 4.0

Le prime applicazioni della robotica nella produzione industriale risalgono all’inizio degli anni ’60, progrediscono negli anni ’80 con le tecnologie Meccatroniche, fino ad arrivare al 2000, periodo in cui si diffondono in modo capillare.

Fiorita principalmente nel settore dell’Automotive, la robotica nel tempo ha trovato applicazione in molte delle produzioni di beni ad alta tecnologia e di largo consumo. A seguito di una così grande diffusione, le sue specifiche tecniche si sono evolute a tal punto, da rendere i robot sempre più efficienti, sofisticati e soprattutto autonomi.

Per beneficiare a pieno di tali progressi, è divenuto necessario rendere le macchine capaci di affiancare in tempo reale l’uomo. È per questo motivo che si è iniziato a parlare di “robotica collaborativa”, spostando l’attenzione sulle dinamiche di interazione uomo-macchina ed in particolare sugli aspetti di sicurezza che ne derivano.

Gli stabilimenti produttivi che vogliono integrare tali tecnologie si ispirano al concetto di “Fabbrica Intelligente”, alla base del quale ci sono i principi di “collaborazione sicura” e di interconnettività. Tali innovazioni hanno portato alla nascita di COBOT, o CO-robot, macchinari dotati di abilità di apprendimento in tempo reale, grazie all’accesso a big data e connessione in cloud, e di meccanismi di monitoraggio basati su sensori, telecamere, sistemi anticollisione e di riconoscimento vocale. Queste specifiche consentono ai robot collaborativi di poter operare in sicurezza in ambienti dinamici, a stretto contatto con operatori umani, permettendo così il loro utilizzo in settori che vanno oltre la produzione industriale, come l’astronomia, la medicina, la domotica, i servizi ed il sociale.

Il progetto “Ricomincio da 4”, sviluppato da Federmeccanica e Federmanager con il supporto di Fondirigenti, offre la possibilità di approfondire la conoscenza ed i casi di applicazione della robotica collaborativa e degli ulteriori argomenti relativi alle innovazioni tecnologiche dell’Industria 4.0, visita il link: https://ricomincioda4.fondirigenti.it/

 

Il 31 Ottobre apre il DIH della Basilicata

Una nuova bandierina sulla mappa dei Digital Innovation Hub. È destinata a Potenza, sede della struttura che sosterrà nella trasformazione digitale le imprese lucane. “Si tratta di un polo di innovazione sul territorio regionale – spiega Confindustria Basilicata – fortemente voluto dalla nostra Associazione, allo scopo di accompagnare le imprese in questa sfida cruciale per l’industria. Il “Dih Basilicata” – in coerenza con la sua mission di ponte tra mondo dell’impresa, della ricerca e dell’innovazione – rimarrà aperto alla collaborazione di Università, cluster, centri di ricerca pubblici e privati, poli di avanguardia tecnologici, incubatori di startup e investitori, al fine di attivare un network degli attori territoriali dell’innovazione”. In particolare, la struttura si occuperà di sensibilizzare le imprese sulle opportunità di Industria 4.0; indirizzarle verso i Competence center; supportarle nell’accesso a strumenti di finanziamento pubblici e privati; erogare servizi di formazione e mentoring alle imprese; sostenere l’attività di pianificazione degli investimenti; favorire l’interazione con i Digital Innovation Hub europei. La governance del “Dih Basilicata” prevede un Consiglio di Amministrazione, con presidente Pasquale Lorusso e Direttore generale Giuseppe Carriero. Completano il Cda: Vito Arcasensa, Salvatore De Biasio e Gabriella Megale.

“Siamo di fronte a una rivoluzione epocale per le nostre aziende, soprattutto per le nostre piccole e medie imprese – ha commentato il presidente Pasquale Lorusso – chiamate alla più profonda innovazione che ne modificherà non solo le strutture fisiche, ma il modo di pensare e ideare un prodotto, di progettare e far funzionare i processi produttivi in fabbrica e di disegnare, organizzare e gestire l’intera attività della catena di montaggio. Il nostro ruolo sarà quello di sostenerle ma, prima ancora, di favorire quella consapevolezza culturale sulle opportunità di Industria 4.0”. Il Digital Innovation Hub Basilicata verrà ufficialmente presentato il prossimo 31 ottobre, nel corso di un evento cui parteciperà il vicepresidente Confindustria, Giulio Pedrollo.

Nuovi modelli di business abilitati da Industria 4.0

Lo sviluppo di innovazioni in diversi contesti tecnologici, e il loro contributo alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale, hanno portato alla nascita di nuovi modelli di business abilitati dall’Industria 4.0.

Sensoristica, Iot e cloud computing, ad esempio, consentono la produzione di una quantità inimmaginabile di informazioni, meglio distribuite rispetto al passato, aprendo ad una vasta gamma di servizi e facilitazioni per le imprese. Questo consente, non solo la riduzione di asimmetrie ed errori nell’intero sistema di produzione di un’azienda, ma anche una diversa allocazione delle risorse e l’applicazione di nuovi rapporti contrattuali tra fornitori e clienti.

In altri casi, invece, il nuovo modello di business è abilitato dalle caratteristiche intrinseche alla tecnologia stessa. Come nel caso della stampa 3D e dei vantaggi che la manifattura additiva porta nella produzione, nella gestione delle scorte di magazzino e nella movimentazione logistica.

È indispensabile, comunque, che tali trasformazioni vengano accompagnate anche da un cambiamento culturale. Occorre attuare uno sforzo di formazione che guidi tutti gli individui coinvolti nel processo, così che siano comprese a pieno le potenzialità e l’impatto di tale rivoluzione.

Il progetto “Ricomincio da 4”, sviluppato da Federmeccanica e Federmanager con il supporto di Fondirigenti, offre la possibilità di approfondire la conoscenza dei nuovi modelli di business e degli ulteriori argomenti relativi alle innovazioni tecnologiche dell’Industria 4.0, visita il link: https://ricomincioda4.fondirigenti.it/