Competenze in “Impresa 4.0”: dieci proposte concrete per avviare il capitolo dei Competence Center e del Lavoro 4.0

Il Piano Nazionale 4.0 ha compiuto il primo anno di vita, essendo stato avviato con considerevole ritardo rispetto ad altri Paesi Europei, alla Cina e agli USA. Il Piano ha introdotto un numero considerevole di misure e interventi a supporto della diffusione dell’Industria 4.0 nel nostro Paese, al fine di stimolare il rilancio dell’economia nazionale. Ma Industria 4.0 non è solo tecnologia, è anche lavoro, competenze, formazione, organizzazione del lavoro, territori ed ecosistemi innovativi. Senza tutti questi elementi non si riuscirà a realizzare una trasformazione tanto fondamentale per le nostre imprese quanto complessa da realizzare.

Negli ultimi anni il centro studi ADAPT ha rivolto la sua attenzione e i suoi sforzi progettuali verso l’Industria 4.0 approcciando il tema dal punto di vista del lavoro e delle competenze, nella convinzione che quello degli investimenti in tecnologia sia sì un capitolo fondamentale, ma che rischia di restare incompleto. Infatti senza riqualificazione delle competenze dei lavoratori e sviluppo di nuovi modelli organizzativi, la tecnologia non potrà dare i frutti sperati. Insieme ad un Libro Bianco sul lavoro e le competenze nell’Impresa 4.0, ADAPT avanza dieci proposte concrete per avviare il capitolo dei Competence Center e del Lavoro 4.0.

Al fine di approfondire questi temi, Confindustria Udine, in collaborazione con il centro di ricerca ADAPT, organizza un convegno che si terrà a Palazzo Torriani lunedì 15 gennaio 2018 alle ore 14.30.

Di seguito il programma degli interventi:

  • Saluti Istituzionali – Anna Mareschi Danieli, Presidente Confindustria Udine
  • Presentazione del volume “Il piano Industria 4.0 un anno dopo” – Francesco Seghezzi, Direttore Generale Fondazione ADAPT
  • Esperienza aziendale: Energia, Automazione e Robotica verso una Metallurgia Sostenibile: visione 2060 e oltre – Antonello Mordeglia, President & CEO Danieli Automation Spa
  • Problema delle competenze digitali nella Pubblica Amministrazione – On. Paolo Coppola, Camera dei Deputati
  • Conclusioni – Michele Tiraboschi, Professore Ordinario Dipartimento di Economia “Marco Biagi” Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

È necessaria l’iscrizione online attraverso il link www.confindustria.ud.it/convegni (le iscrizioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili)

Conferenza di presentazione dei risultati del Piano Nazionale 4.0

Gli incentivi di Industria 4.0 “stanno funzionando”, tanto che gli ordinativi dei beni strumentali sono cresciuti del 9% nei primi 6 mesi del 2017: bene vanno anche la spesa per la ricerca e il fondo di garanzia, mentre occorre accelerare sulla banda ultralarga.

Il bilancio del primo anno del piano varato dall’ex governo Renzi e affidato alle cure del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda è positivo e consente di ampliare il raggio d’azione dando vita a “Impresa 4.0”, che vedrà lo spostamento del focus “da manifattura e servizi, a competenze e lavoro”. Il Governo Gentiloni ha dato disponibilità a rifinanziare le misure principali, rivedendo “le aliquote e i perimetri degli incentivi”, “compatibilmente con le risorse di finanza pubblica disponibili”.
L’occasione per fare il punto sul piano che ha come obiettivo centrale un incremento di 10 miliardi negli investimenti privati nel biennio 2017-2018 è stato l’appuntamento alla Camera dei Deputati, dove, dopo la riunione della cabina di regia, sono stati illustrati i risultati del programma dai quattro ministri coinvolti: oltre a Calenda, il titolare dell’Economia Pier Carlo Padoan, quello del Lavoro Giuliano Poletti e della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli.

Il numero più significativo l’ha fornito proprio Calenda, sottolineando che “l’incremento degli ordinativi sul mercato interno di beni strumentali è stato pari al 9% nel primo semestre del 2017 su base annua, con picchi del +11,6% per macchinari: inoltre, le attese ad agosto 2017 sugli ordinativi delle imprese manifatturiere, ai massimi livelli dal 2010, consolidano il trend”.

Aumentano le imprese che investono in ricerca e sviluppo, ma cresce anche l’ammontare della spesa in questo settore. Positivi altresì i dati sull’importo dei crediti garantiti dal Fondo di Garanzia (+10,7% nei primi 8 mesi del 2017) e sui contratti di sviluppo (1,9 miliardi di agevolazioni). Occorre, invece, accelerare sulla banda ultralarga, visto che al ritmo al quale si sta andando si rischia di non riuscire a centrare gli obiettivi al 2020: per questo, ha annunciato il ministro Calenda, “stiamo puntando a mettere qua altri 3,5 miliardi da fondi non spesi o da bandi meno costosi”.

“La riunione della cabina di regia – ha detto Giulio Pedrollo, vice presidente di Confindustria per la politica industriale – è stata molto positiva: Confindustria ha confermato la necessità di dare continuità agli incentivi e abbiamo registrato la disponibilità del Governo. È un segnale importante e renderà più stabili i segni di crescita dell’economia. Proseguire lungo la rotta già tracciata è indispensabile per permettere alle imprese di avere un orizzonte temporale più ampio per valutare nuovi investimenti e avviare il percorso di trasformazione digitale. I nostri associati hanno reagito positivamente e stanno investendo, anche grazie all’attività di informazione e formazione che Confindustria ha fatto con tutto il sistema per promuovere il Piano e sensibilizzare le imprese. Abbiamo spiegato Industria 4.0 e i suoi strumenti ad oltre 10.000 aziende: ora siamo pronti a continuare la sfida”.