Anitec-Assinform: Blockchain fondamentale per la trasformazione digitale del paese

È stato presentato il White Paper “Attualità e prospettive della Blockchain per la crescita dell’economia italiana” predisposto dal tavolo di lavoro Blockchain di Anitec-Assinform, che vuole evidenziare l’importanza dell’impiego di questa tecnologia per la crescita del sistema paese.

La Blockchain è uno degli strumenti abilitatori (Digital Enablers) della trasformazione digitale del Paese insieme a Cloud, Cybersecurity, Intelligenza Artificiale e IoT, che hanno trainato il mercato digitale durante la pandemia e che incideranno sull’evoluzione della società nei prossimi anni e sono i pilastri su cui si fonda la crescita degli investimenti tecnologici.

Secondo il documento, il mercato della blockchain registra in Italia valori ancora contenuti, pari a poco più di 26 milioni di euro nel 2020, con una crescita anno su anno che però prosegue a tassi a due cifre (+18%). Le previsioni di crescita del mercato della Blockchain si attestano a un tasso medio del 20% nei prossimi tre anni (2021-2024) e sono fortemente condizionate dall’attuazione nel PNRR.

Scarica qui il report completo

Confindustria e BDI, dichiarazione congiunta: l’industria protagonista di una UE più forte per affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale

In occasione dell’11° Business Forum Confindustria – BDI è stata firmata una dichiarazione congiunta nella quale Confindustria e BDI sostengono il Green Deal europeo e sono impegnate nella transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico entro la metà del secolo, considerando in ogni caso che è necessario un accordo globale al prossimo COP26, poiché l’Europa rappresenta circa l’8% delle emissioni globali di GHC.

Le imprese stanno intensificando gli sforzi per rendere i propri processi produttivi più efficienti e sostenibili, e per allinearli agli obiettivi europei di decarbonizzazione. Secondo gli industriali italo-tedeschi, la rinnovata strategia industriale della Commissione, volta a promuovere crescita, resilienza e sovranità, va nella giusta direzione poiché un approccio più forte che comprenda obiettivi chiari, strumenti adeguati e un monitoraggio rigoroso della politica, è indubbiamente necessario. Ridurre le principali dipendenze strategiche industriali e tecnologiche dell’economia dell’Ue sulla base della strategia della Commissione è di notevole importanza. Le istituzioni europee, tuttavia, dovrebbero fissare al più presto chiari traguardi di politica industriale, stabilire piani d’azione sui temi cruciali ed applicare gli strumenti politici derivanti dal finanziamento nei programmi dell’Ue, inserendoli in un contesto normativo favorevole.

La crisi dovuta al Covid-19 ha mostrato quanto l’economia e la società siano sempre più dipendenti dalle tecnologie digitali e abbiano la necessità di disegnare nuovi modelli imprenditoriali. Ora più che mai, la trasformazione digitale delle nostre imprese, l’adozione di tecnologie digitali (quali IA, Quantum, calcolo HP e Blockchain), l’accesso competitivo e l’uso dei dati hanno dunque un potenziale e un ruolo ancora più elevati da svolgere nell’aumento della produttività industriale, riducendo i costi e fornendo prodotti e servizi innovativi. BDI e Confindustria accolgono le iniziative dell’Ue per favorire la trasformazione digitale poiché un’intelligente politica in materia di dati associata alla certezza del diritto per l’uso e lo scambio di dati da parte delle imprese è parte integrante del successo di un’economia dei dati innovativa.

Consulta la joint declaration

Per maggiori informazioni: https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Confindustria-e-Bdi-Dichiarazione-congiunta-L-industria-protagonista-di-una-Ue-piu-forte-per-affrontare-le-sfide-della-transizione-ambientale-e-digitale

 

Digitalizzazione e sostenibilità per la ripresa dell’Italia

The European House-Ambrosetti ha presentato uno studio sull’impatto del digitale nello sviluppo sostenibile del Paese, realizzato in collaborazione con Microsoft Italia.

La ricerca si è posta l’obiettivo di indagare il contributo del digitale allo sviluppo sostenibile, identificandone gli ambiti di applicazione e quantificandone gli impatti sulle sue diverse componenti per l’Italia nel contesto della ripresa post Covid-19.

Secondo la ricerca, tra il 2020 e il 2030 il digitale contribuirà ad abbattere fino al 10% delle emissioni rispetto ai livelli del 2019, con un impatto pari a quello incrementale delle energie rinnovabili.

Sotto il profilo della sostenibilità economica, le aziende digitalizzate sono il 64% più produttive rispetto alle aziende che non hanno ancora attuato percorsi di trasformazione digitale.

Dal punto di vista della sostenibilità sociale, l’adozione di nuove forme di lavoro a distanza è, secondo il 63,7% del campione, la principale leva attraverso cui il digitale può contribuire alla sostenibilità sociale.

Il report “Digitalizzazione e sostenibilità per la ripresa dell’Italia” è disponibile al seguente link

Per maggiori informazioni consulta il comunicato stampa

 

I 100 luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità

Si svolgerà il 23 settembre 2021 alle ore 16.30 presso lo Strategy Innovation Hub della Ca’ Foscari di Venezia il webinar del Progetto “100 Luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità”.

L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sui casi aziendali di innovazione e Industria 4.0 e di innovazione sostenibile fino ad oggi presentati. Il progetto coinvolge alcune PMI considerate Fabbriche Vetrina in quanto hanno già intrapreso progetti innovativi in chiave digitale e sostenibile e sono aperte a condividere con altre PMI la loro esperienza.

Consulta il programma dei lavori ed effettua l’iscrizione all’evento.

 

Il Competence Center Cyber 4.0 finanzia i primi progetti delle imprese sulla cybersecurity

Approvati i primi 7 progetti in tema di cybersecurity che verranno finanziati dal Competence Center Cyber 4.0 attraverso le risorse messe a disposizione dal MISE.

I 7 progetti finanziati (qui l’elenco completo) affronteranno sia il tema “generale” della cyber sicurezza, sia gli ambiti specifici della cybersecurity nei settori automotive, aerospace ed e-health. Ciascuna delle iniziative progettuali beneficerà di un finanziamento che va da 79.000 € a 189.000 €, per un ammontare complessivo pari ad 1 milione di euro.

E’ inoltre ancora possibile candidarsi per il secondo bando di gara emanato dal Competence Center Cyber 4.0. Le imprese interessate potranno presentare le proprie candidature in risposta al Bando 2/2021 entro il 30 Settembre 2021. Per tutti gli approfondimenti è possibile consultare la pagina dedicata.

 

Il G20 al lavoro per lo sviluppo della Digital Economy

Lo scorso agosto a Trieste si è tenuto il meeting del G20, presieduto dal ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, dedicato al tema della trasformazione digitale e sostenibile delle attività produttive.

I ministri dei 20 Paesi più industrializzati hanno concordato sull’urgenza di “accelerare la trasformazione digitale e di coglierne tutte le opportunità che ne derivano, preparando il campo per le sfide future e tenendo conto dei diversi livelli di sviluppo dei paesi”.

Il meeting ha portato all’approvazione di una dichiarazione dei ministri che indica 11 azioni per accelerare la transizione digitale:

  1. Trasformazione digitale della produzione per la crescita sostenibile
  2. Utilizzare l’Intelligenza Artificiale per l’inclusione delle micro, piccole e medie imprese (Mpmi) e la promozione delle startup
  3. Misurazione, pratica e impatto dell’economia digitale
  4. Consapevolezza e protezione dei consumatori nell’economia digitale globale
  5. Tutelare i bambini e rafforzare le loro competenze nell’ambiente digitale
  6. Incoraggiare l’innovazione per le comunità e le Smart Cities
  7. Creare infrastrutture digitali e inclusione sociale
  8. Offrire un flusso libero di dati, anche a livello internazionale, basato sulla fiducia
  9. Predisporre strumenti digitali per i servizi pubblici
  10. Focus sull’identità digitale
  11. Favorire una regolamentazione agile

Consulta i dettagli nella dichiarazione integrale dei ministri del G20 a conclusione del meeting.

 

Kaspersky lancia la piattaforma gratuita Kaspersky Cybersecurity

Una recente indagine di Kaspersky evidenzia che metà delle piccole imprese italiane ha difficoltà a finanziare miglioramenti nella sicurezza informatica, anche se si rende conto dell’importanza di proteggersi dalle minacce. Proprio per venire incontro alle esigenze di queste PMI, l’azienda ha lanciato una piattaforma gratuita con l’obiettivo di incoraggiare le aziende a colmare le proprie lacune e a verificare la propria preparazione in merito alla sicurezza informatica, facendo ovviamente i conti con il loro budget. La piattaforma contiene consigli e suggerimenti utili per migliorare la sicurezza informatica aziendale.

Le tre sezioni della piattaforma permettono agli utenti di apprendere le best practice relative alle routine e ai processi generali di qualsiasi attività commerciale, ad esempio come proteggere i database dei clienti, i report e altri dati importanti; come spendere meno in IT e come organizzare la comunicazione interna ed esterna di un’azienda. Oltre alle raccomandazioni generali, la piattaforma offre una serie di indicazioni specifiche a seconda del settore produttivo dell’impresa. Tutti i consigli sono brevi, facilmente attuabili e non richiedono particolari competenze IT o di cybersecurity.

Approfondisci il tema su: https://www.corrierecomunicazioni.it/cyber-security/cybersecurity-la-meta-delle-pmi-italiane-ha-problemi-di-budget/

Accedi alla piattaforma Kaspersky: https://www.kaspersky.com/blog/budget-cybersecurity/

 

La Data Economy in Italia e il ruolo del cloud per la transizione digitale

I benefici della Data Economy e il dispiegamento della banda ultra larga possono portare all’Italia, nello scenario base, tra i 52,2 e i 78,4 miliardi l’anno da qui al 2030, con un’incidenza sul PIL in crescita dal 3% al 4,1%. E’ quanto emerge dallo studio “La Data Economy in Italia e il ruolo del Cloud per la transizione digitale”, realizzato da The European House-Ambrosetti su incarico di Tim e presentato nel corso del Forum Ambrosetti di Cernobbio. Secondo la ricerca, per Data Economy si intende quell’estesa catena di attività che valorizzano i dati attraverso processi di generazione, raccolta, elaborazione, analisi, automazione e sfruttamento dei dati, resi possibili da tecnologie digitali abilitanti quali il Cloud, l’Internet of Things e gli algoritmi di analisi dei dati.

Lo sviluppo della Data Economy implica inoltre la crescita dei “professionisti dei dati”, il cui numero può raggiungere gli 1,1 milioni al 2030 (1,6 milioni in uno scenario accelerato) dai 600mila attuali.

Il punto di attenzione dello studio è costituito dai ritardi che l’Unione Europea (e quindi anche l’Italia) sconta rispetto ai principali competitor (Stati Uniti e Cina).

L’Europa genera una mole rilevante di dati, ma non è oggi in grado di valorizzarne tutti i possibili benefici a causa di un ritardo competitivo nei modelli di business digitali. L’Europa che è oggi la seconda regione al mondo per numero di utilizzatori di Internet (728 milioni, dopo i 2.525 milioni dell’Asia) può contare solo su una società nella top15 globale delle aziende tech per capitalizzazione. Il contributo europeo all’economia delle piattaforme è inoltre pari solo al 4% a livello globale, meno di un quinto rispetto all’Asia (21%) e ben 18,5 volte in meno rispetto agli Stati Uniti (74%).

Consulta il report al seguente link e la presentazione dello studio

Per maggiori informazioni consulta il comunicato stampa

Nuova tappa degli Innovation Days 2021 in Abruzzo

Riparte, dopo la pausa di agosto, il percorso Innovation Days 2021, realizzato da Confindustria e Sole24Ore con l’obiettivo di entrare nelle aziende e negli enti di ricerca che fanno innovazione. Dopo le prime cinque tappe di Milano, Torino, Bologna, Bari e Arezzo, la sesta tappa arriva in Abruzzo il 28 settembre, ospitata presso l’azienda Kromoss.

Con questa sesta tappa l’iniziativa focalizza l’attenzione sui settori del Fashion, dell’Arredamento e dell’Acciaio. Non perdere questo viaggio nell’innovazione delle imprese: registrati per partecipare.

E’ possibile rivedere le videoregistrazioni delle precedenti tappe e tutti i video relativi alle aziende visitate al seguente link.

Guardiamo al futuro per costruire oggi l’Italia di domani!

 

Startup e grandi imprese: insieme per abilitare l’innovazione

Secondo un recente studio condotto da McKinsey & Company e B Heroes, la partnership tra grandi imprese e startup può rivelarsi proficua per abilitare l’innovazione. Purtroppo però solo il 41% delle nuove imprese ha collaborazioni in atto.

Dalla collaborazione tra queste due tipologie di soggetti, potrebbero derivare grandi vantaggi per entrambe: le grandi imprese possono attingere al serbatoio di talenti e idee delle realtà emergenti, le quali a loro volta possono beneficiare di nuove forme di finanziamento, un ingresso accelerato nel mercato degli utenti finali e un ritorno d’immagine positivo.

Il report Quando Davide si allea con Golia. Collaborare per innovare: ripensare i modelli di partnership fra startup e grandi aziende in Italia di McKinsey & Company e B Heroes analizza le caratteristiche del contesto europeo e lo stato della relazione fra startup e grandi aziende nel nostro Paese attraverso interviste a più di 80 startup italiane e ad un importante panel di manager di grandi aziende nazionali e internazionali. Il report indica che uno dei fattori che potrebbero aiutare le startup in Europa a superare gli ostacoli alla crescita è proprio la collaborazione con le grandi aziende. Occorre però individuare un modello di interazione efficace per entrambe, realizzabile su larga scala e sostenibile nel tempo.

Approfondisci il tema su: https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/innovazione-startup-e-grandi-aziende-accoppiata-vincente-ma-litalia-e-al-palo/