Elementi chiave per il successo dell’innovazione 4.0

Stiamo imparando che le tecnologie dell’Industria 4.0 tendono a modificare le logiche produttive in tutti gli ambiti in cui intervengono, sia tradizionali che digitali. La competizione sul mercato continuerà a crescere, richiedendo alle aziende un’innovazione continua. Ma quali sono gli elementi chiave che possono permettere ad un’azienda di innovare con successo?

Dall’analisi di una serie di casi aziendali di successo è nato il libro “Il gioco degli opposti: storie di innovazione italiana” (Bianchi, Di Minin, Marullo – ed. Egea), in cui i ricercatori del S.Anna di Pisa evidenziano tre aspetti comuni che hanno portato al successo le innovazioni prodotte da queste aziende:

  1. la capacità del management di mantenere un equilibrio continuo tra vecchio e nuovo, tra esplorazione ed efficienza, tra disciplina e sperimentazione;
  2. l’attenzione a consolidare gli elementi di eccellenza del proprio business, ma anche ad adottare strategie che spingano a fondo sulla creatività;
  3. l’analisi dei gap tra obiettivi prefissi e risultati effettivamente ottenuti, per apportare correzioni continue focalizzate sul perseguimento dell’obiettivo innovativo finale.

Si tratta di elementi comuni a tutti i casi di successo esaminati, che denotano in linea generale una necessità di fondo da parte del management delle imprese che vogliono fare innovazione, quella di sapere mantenere un costante equilibrio tra vecchio e nuovo, tra passato e futuro del business aziendale, evitando che l’uno prevalichi l’altro.

 

Firmato il decreto attuativo del Piano Transizione 4.0

Il decreto definisce le modalità attuative del nuovo credito d’imposta per il periodo successivo al 31 dicembre 2019. Si definiscono in particolare i criteri tecnici per la classificazione delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al credito d’imposta, nonché l’individuazione, nell’ambito delle attività di innovazione tecnologica, degli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica rilevanti per la maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta. Sono inoltre individuati i criteri per la determinazione e l’imputazione temporale delle spese ammissibili e in materia di oneri documentali.

Con la pubblicazione del decreto, inviato alla Corte dei Conti per la registrazione, diventeranno attuative le disposizioni relative alle numerose novità introdotte nella Legge di Bilancio 2020 per incentivare e supportare la competitività delle imprese e valorizzare il Made in Italy.

Il Piano Transizione 4.0 nel complesso mobiliterà 7 miliardi di euro di risorse per le imprese che punteranno sull’innovazione, gli investimenti green, in ricerca e sviluppo, in attività di design e innovazione estetica e sulla formazione 4.0. Si tratta di settori decisivi nei quali sarà fondamentale investire nei prossimi anni per favorire il processo di transizione digitale del sistema produttivo italiano, anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale e per accrescere le competenze tecnologiche dei lavoratori.

Per maggiori informazioni sul Piano Transizione 4.0: https://www.mise.gov.it/index.php/it/transizione40

 

Il Digitale nel Recovery Package dell’UE

Il 27 maggio 2020 la Commissione europea ha presentato un importante piano per la ripresa, il cosiddetto Recovery Package.

Per garantire una ripresa sostenibile, inclusiva ed equa per tutti gli Stati membri, la Commissione propone la creazione del nuovo Next Generation EU, integrato in un rinnovato bilancio dell’UE e un programma di lavoro per il 2020 adattato alla situazione di crisi generata dalla pandemia con priorità per le azioni necessarie a promuovere la ripresa e il rilancio dell’economia europea.

Insieme alla transizione green, il digitale emerge come la priorità strategica dell’UE. La Commissione riconosce come la pandemia e le sue conseguenze abbiano messo in luce ancor più l’importanza della digitalizzazione in tutti i settori dell’economia e della società. Le nuove tecnologie hanno assicurato la business continuity, l’e-commerce, l’e-learning, consentendo di rimanere in contatto e di lavorare in remoto.

Secondo la Commissione europea, gli investimenti per la transizione digitale dovranno essere indirizzati in via prioritaria a:

  • una migliore connettività,
  • una maggiore presenza industriale e tecnologica nei settori strategici. Tecnologie quali l’intelligenza artificiale, la cibersicurezza, le infrastrutture cloud e per i dati, le reti 5G e 6G, i supercomputer e i computer quantistici, nonché le tecnologie blockchain, avranno effetti di ricaduta e rafforzeranno l’autonomia strategica dell’Europa,
  • creazione di un’economia basata sui dati. La CE presenterà un’iniziativa legislativa sulla condivisione e la governance dei dati e un Data Act che stabilirà le condizioni per un migliore accesso e controllo dei dati industriali. La Commissione proporrà inoltre di rendere disponibili dati pubblici di interesse comune e, attraverso il Digital Service Act, di migliorare il quadro giuridico per i servizi digitali, definendo norme chiare per le piattaforme online,
  • maggiore resilienza informatica. Una nuova strategia per la cybersicurezza esaminerà come rafforzare la cooperazione, le conoscenze e le capacità a livello dell’UE,
  • servizi pubblici digitali, sviluppo di un e-ID (identità elettronica pubblica) universalmente accettato per consentire un accesso semplice, affidabile e sicuro ai servizi pubblici digitali transfrontalieri.

La Commissione presenterà inoltre un’agenda per le competenze per l’Europa e un piano d’azione aggiornato sull’istruzione digitale.

Di seguito i link ai documenti:

https://ec.europa.eu/info/live-work-travel-eu/health/coronavirus-response/recovery-plan-europe_it

https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/cwp-2020-adjusted-factsheet_en.pdf

 

Indagine 2020 del Politecnico di Milano sull’Industria 4.0 in Italia

L’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano ha lanciato una survey online con l’obiettivo di analizzare l’evoluzione dello scenario applicativo in Italia del fenomeno Industria 4.0.

Il questionario, rivolto a CIO/IT Manager, COO/Direttori Operations, Direttori di stabilimento e Direttori di produzione, è composto da 20 domande suddivise in 5 sezioni (Contesto, Progetti 4.0, Intelligenza Artificiale, Rilanciare la manifattura) ed è compilabile al seguente link: https://survey.opinio.net/s?s=24941.

I risultati dell’indagine saranno presentati, insieme alle altre evidenze della ricerca, in un evento in streaming che si terrà la mattina del 18 giugno e che permetterà di capire quali siano oggi le principali sfide per le aziende italiane nell’era post-COVID e come l’Industria 4.0 può essere una risposta. Ma gli esiti dell’indagine serviranno anche per approfondire le differenze nell’approccio all’Industria 4.0 da parte di grandi imprese e PMI, per comprendere quali siano le progettualità più diffuse, ma soprattutto per scoprire quali siano le basi per intraprendere un percorso di trasformazione digitale da parte delle imprese.

La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione al seguente link: https://www.osservatori.net/it_it/eventi/convegno-presentazione-risultati-ricerca-osservatorio-industria-4-0-2020

 

Le applicazioni del computer quantistico nel business

Il quantum computing non è più ormai un tema trattato solo nei laboratori di ricerca, ma è entrato nel mondo del business: il computer quantistico presentato nel 2019 da Ibm, tramite il cloud, viene già usato dalle aziende per una serie di applicazioni commerciali.

I computer quantistici sfruttano le leggi della fisica e della meccanica quantistica, che fa riferimento alle particelle subatomiche, per svolgere i calcoli in modo molto più veloce. I più importanti player in questo settore sono rappresentati da Ibm e Google. L’Europa da parte sua, ha investito 1 miliardo di euro in dieci anni sulla “Quantum Flagship Initiative”.

I maggiori esperti a livello mondiale sono concordi nel prevedere che l’impiego congiunto di quantum computing, digital computing, cloud computing e intelligenza artificiale, genererà a breve un grande valore sia per imprese che per la società in generale, come sta già dimostrando l’impiego di queste tecnologie nella ricerca di un vaccino per il Covid-19.

I settori in cui già ora vengono sviluppate applicazioni commerciali che impiegano il quantum computing vanno dall’informatica, ai servizi finanziari, dalla logistica alla cybersecurity. Proprio in relazione a quest’ultima, dato che i computer quantistici potrebbero riuscire a superare tutte le barriere della normale crittografia, si sta sviluppando una nuova forma di crittografia quantistica, cui sta lavorando anche l’UE, che sta investendo molto sul tema, a partire dal progetto OpenQkd (Open European quantum key distribution testbed), che coinvolge l’Università di Padova.

Per maggiori approfondimenti sul tema del quantum computing: https://www.digital4.biz/executive/innovation-management/computer-quantistico-quantum-computing/