Il Competence Center Cyber 4.0 lancia il secondo bando di gara dedicato alle PMI sui temi della cybersecurity

Il Competence Center Cyber 4.0 ha pubblicato il secondo bando di gara rivolto alle piccole e medie imprese per progetti in ambito cybersecurity. Cyber 4.0 ha come capofila l’Università La Sapienza di Roma e aggrega in un partenariato pubblico-privato organismi pubblici di ricerca e imprese, tra le quali Sistemi Formativi Confindustria.

Il bando, per il quale è prevista una dotazione finanziaria pari a 1,2 milioni di euro, punta ad agevolare la collaborazione tra PMI e Cyber 4.0 attraverso progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. L’obiettivo è anche quello di favorire la competitività del territorio e del sistema produttivo italiano in termini di impatto sociale, economico, ambientale, sul lavoro e sulla competitività del sistema impresa, aumentando il contenuto tecnico-scientifico di prodotti, processi e servizi.

I progetti potranno essere presentati entro le ore 14 del 18 settembre 2021 e potranno riguardare quattro aree tematiche:

  • Cybersecurity in senso lato e trasversalmente ai settori produttivi,
  • Cybersecurity – nel comparto Aerospazio,
  • Cybersecurity – nel comparto Automotive,
  • Cybersecurity – nel comarto E-Health.

Per maggiori informazioni e per partecipare al bando: https://cyber40.it/sites/default/files/bandi/Bando%20Cyber4.0_2_21.pdf

 

Il progetto Fabbriche Vetrina fa tappa alla Galdi

Proseguono gli appuntamenti del progetto “Fabbriche Vetrina” per far conoscere esempi e soluzioni di Industria 4.0 applicate nelle realtà aziendali.

Il nuovo appuntamento del roadshow 2021 si svolgerà presso la Galdi Srl, azienda che progetta e sviluppa macchine confezionatrici automatiche per il riempimento di prodotti alimentari in cartoni Gable Top.

Il webinar e il virtual tour si terranno martedì 29 giugno dalle 15.45 alle 17.30.

Consulta il programma dei lavori e iscriviti all’evento

 

L’Intelligenza Artificiale nel manufacturing

Google Cloud ha presentato i risultati di una ricerca sull’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore manifatturiero a livello globale. I risultati sono frutto di un sondaggio condotto su oltre 1.000 costruttori di macchine in diversi Paesi quali Italia, Francia, Germania, Giappone, Corea, Regno Unito e Stati Uniti.

Il 76% degli intervistati (dirigenti senior del settore manifatturiero) ha fatto ricorso a tecnologie disruptive come l’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati e il cloud durante la pandemia; la percentuale sale all’81% se si considerano solo i rispondenti italiani.

Due terzi dei produttori di macchine che usano l’IA nelle loro operazioni quotidiane riferisce che il loro ricorso all’IA sta aumentando. Le tre ragioni principali per l’adozione dell’AI sono: assistenza per la business continuity (38%), supporto nell’aumentare l’efficienza dei dipendenti (38%) e, più in generale, utilità per i dipendenti (34%).

Due sono le aree principali in termini di specifici casi d’uso dell’AI: controllo qualità – con oltre un terzo degli intervistati che utilizza l’AI per ispezioni di qualità (39%) e per controlli di qualità del prodotto e/o della linea di produzione (35%) – e ottimizzazione della supply chain – con uso dell’AI per la gestione della catena di approvvigionamento (36%), la gestione del rischio (36%) e la gestione dell’inventario (34%).

L’uso dell’IA tra i produttori differisce in base alla geografia: Italia (80%) e Germania (79%) guidano la classifica relativa all’uso dell’AI nelle operazioni quotidiane, mentre la percentuale media globale si attesta al 64%.

In riferimento all’adozione del cloud – essenziale per l’accelerazione dell’AI – l’Italia emerge come il Paese nel quale una strategia cloud/hybrid/multi cloud è adottata dall’88% dei produttori di macchine intervistati.

Per ulteriori approfondimenti: https://cloud.google.com/blog/products/ai-machine-learning/research-on-ai-trends-in-manufacturing

 

La strategia italiana per la banda ultralarga

E’ stata approvata dal Comitato interministeriale della transizione digitale la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga “Verso la Gigabit Society”.

L’obiettivo è quello di accelerare la transizione digitale del nostro Paese, secondo le indicazioni della Commissione europea. Sono 7 gli interventi che compongono la Strategia italiana:

  • Piano aree bianche
  • Piano voucher
  • Piano Italia a 1 Giga
  • Piano Italia 5G
  • Piano Scuole connesse
  • Piano Sanità connessa
  • Piano Isole Minori

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano (PNRR) destina 6,7 miliardi di euro per i progetti dedicati alla Strategia per la Banda Ultralarga. Si tratta di risorse che si aggiungono agli investimenti già avviati per realizzare la transizione digitale in favore di cittadini e imprese.

 

PNRR: le priorità per le imprese

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’occasione storica per l’Italia. È la chiave per ridare slancio all’economia e liberare un potenziale di risorse ed energie, che le limitazioni imposte dalla crisi sanitaria, hanno compresso e condizionato da più di un anno. Il Piano è anche l’occasione per modernizzare il Paese e dare l’avvio a riforme non più rinviabili, che sono tanto necessarie quanto ambiziose, oltre ad essere propedeutiche alla realizzazione degli investimenti previsti nel cronoprogramma.

Nel PNRR, infatti, le riforme rappresentano un capitolo importante, a cui sono destinati 4,6 miliardi di euro e dai quali è stimato, a regime, un contributo positivo al PIL pari al 3,3%. Sono risorse ingenti che dovranno essere indirizzate in primo luogo alla pubblica amministrazione, alla giustizia, al lavoro e alla concorrenza. A questi si aggiungono interventi settoriali, riguardanti le attività economiche, il fisco e la protezione sociale dei lavoratori, che seppur non ricompresi nel perimetro del PNRR, ne affiancheranno l’attuazione.

Quanto ai driver su cui si concentra il Piano, sono tre gli assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. L’obiettivo è quello di accelerare i processi di transizione e modernizzazione del tessuto produttivo e ridurre i divari che lacerano il Paese.

Leggi tutti i dettagli al seguente link

 

Pubblicati i programmi di lavoro di Horizon Europe

La Commissione europea ha pubblicato il 16 giugno 2021 i Programmi di lavoro di Horizon Europe, il programma quadro dell’Ue per la Ricerca&Innovazione con una dotazione di 95,5 miliardi di euro: 90,1 provenienti dal bilancio comune e 5,4 dallo strumento di ripresa Next Generation EU.

Horizon Europe rappresenta un programma importante per le aziende italiane che vogliono sviluppare progetti europei collaborativi di alto livello. Nei programmi di lavoro pubblicati dalla Commissione europea sono disponibili tutte le call previste per il biennio 2021-2022, con i testi dei topic, le date di apertura e le date di scadenza per la presentazione dei progetti.

Di seguito i programmi di lavoro relativi ai Cluster del secondo pilastro “Sfide globali e competitività industriale europea”, disponibili nel Funding and Tender Portal:

Dal 28 giugno al 9 luglio 2021 si terrà la prima edizione degli Info Days di Horizon Europe. L’evento, della durata di 10 giorni, darà l’opportunità ai potenziali candidati e ad altri stakeholder nell’ambito ricerca e innovazione dell’UE di ricevere informazioni e porre domande sulle novità, sui principali strumenti di finanziamento e sui processi di Horizon Europe. Le giornate informative affronteranno i diversi temi dedicati ai vari cluster di Horizon Europe.

Di seguito il calendario completo degli Info Days:

  • 28 giugno – Infrastructures
  • 29 e 30 giugno – Digital, industry & space (cluster 4)
  • 30 giugno – Civil security for society (cluster 3)
  • 1 luglio – Culture, creativity & inclusive society (cluster 2)
  • 1 luglio – The Marie Skłodowska-Curie Actions
  • 2 luglio – Health (cluster 1)
  • 5 e 6 luglio – Climate, energy & mobility (cluster 5)
  • 7 e 8 luglio – Food, bioeconomy, natural resources, agriculture & environment (cluster 6)
  • 9 luglio – European Research Area (ERA) & Widening

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web Horizon Europe InfoDays.

Inoltre, è disponibile il calendario degli Info Days nazionali di Horizon Europe che si terranno nella settimana tra il 12 e il 16 luglio. Al seguente link il programma e tutte le informazioni per partecipare: https://apre.it/la-settimana-horizon-europe-2021/

 

Skills Outlook 2021: il report dell’OCSE sulla formazione continua

La formazione continua è indispensabile per abilitare gli individui alle competenze necessarie ad affrontare i cambiamenti economici, lavorativi, climatici e demografici che stanno trasformando le società: è questo il messaggio principale che emerge dal rapporto Skills Outlook 2021 dell’OCSE, che indaga sul significato e sull’importanza della formazione continua (lifelong learning), fornendo spunti su come i Paesi possono implementare strategie mirate a migliorare le competenze degli individui, aumentando la loro capacità di “imparare a imparare”.

Un dibattito che precede la pandemia: già da un decennio, come evidenzia il rapporto, la formazione continua viene considerata essenziale per essere al passo con un mondo del lavoro in rapido cambiamento. Tuttavia, la pandemia e la crisi che ha generato hanno ulteriormente accelerato questi trend, stravolgendo equilibri socio-economici e modificando le competenze richieste ai lavoratori, mentre le skill apprese nel contesto dell’istruzione formale o di un lavoro diventano obsolete più rapidamente.

La digitalizzazione e l’automazione dei processi e delle mansioni lavorative fa sì che alcune delle competenze necessarie per svolgere compiti di routine siano ora meno rilevanti. Un fenomeno che, secondo l’Ocse, già prima della pandemia era destinato a determinare la scomparsa del 15% delle professioni attualmente esistenti, mentre per un 32% si sarebbe resa necessaria la riorganizzazione delle mansioni e l’apprendimento di nuove competenze per la forza lavoro.

Con la pandemia e il ricorso al lavoro da remoto e alle tecnologie digitali per garantire la continuità dei processi, si evidenzia quindi un “doppio senso di urgenza” nell’intraprendere percorsi di formazione: da un lato ci sono le competenze che sono necessarie adesso, in un mondo del lavoro che è profondamente diverso rispetto a quello che era soltanto due anni fa, dall’altro quelle necessarie nel lungo periodo, in vista dei cambiamenti che avverranno nei prossimi 15-20 anni.

Per approfondimenti: https://www.innovationpost.it/2021/06/15/competenze-e-occupazione-il-report-dellocse-la-formazione-continua-e-una-necessita-assoluta/
Leggi il “Report OECD Skills Outlook 2021”
Leggi il focus su “L’Italia nel confronto con gli altri Paesi”

 

Smart Money: 9,5 milioni di euro per le startup innovative

Il MISE ha pubblicato l’avviso che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni dell’intervento Smart Money in favore delle start up innovative. L’incentivo ha una dotazione finanziaria di 9,5 milioni di euro per sostenere le spese connesse alla realizzazione di un piano di attività e di sviluppo, nonché favorire investimenti nel capitale di rischio delle startup innovative.

Le imprese che si trovano nella fase iniziale della loro attività possono richiedere un contributo a fondo perduto per l’acquisto dei servizi forniti dagli enti abilitati (incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative). Inoltre, dopo aver completato il piano di attività ammesso alle agevolazioni, le startup possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se sono presenti enti abilitati, investitori qualificati o business angels che abbiano fatto investimenti in equity nel capitale sociale.

Le domande potranno essere presentate dalle start up interessate a partire dalle ore 12.00 del 24 giugno 2021 esclusivamente attraverso la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia e secondo le modalità e gli schemi che sono disponibili nella sezione dedicata del sito.

Per maggiori Informazioni: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/smart-money