45 milioni per Blockchain e Intelligenza Artificiale

E’ stato firmato il decreto attuativo del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, istituito presso il Mise con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro, che ha l’obiettivo di promuovere la competitività e la produttività del sistema imprenditoriale del Paese attraverso progetti di ricerca e innovazione tecnologica legati al programma Transizione 4.0.

I 45 milioni di euro del Fondo, messi a disposizione dal Mise per sostenere con finanziamenti agevolati la realizzazione dei progetti innovativi, potranno essere ulteriormente incrementati attraverso contributi volontari di enti, associazioni, imprese e singoli cittadini. Inoltre potranno essere combinati con fondi e risorse nazionali o comunitarie in modo da favorire l’integrazione con i finanziamenti di ricerca europei e nazionali.

In particolare, è previsto che una quota di finanziamenti sia riservata alle attività situate in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna, ma se entro sei mesi dall’apertura dei termini per la presentazione delle domande i progetti legati a queste regioni non saranno stati avviati anche queste risorse potranno essere utilizzate per le richieste arrivate da tutto il territorio nazionale.

Con un successivo provvedimento ministeriale saranno rese note le modalità e i termini di presentazione delle domande per richiedere i finanziamenti agevolati, che potranno essere presentate da soggetti pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro.

Per monitorare lo stato di realizzazione dei progetti di sviluppo, applicazione e trasferimento tecnologico alle imprese, Il Mise si avvarrà del supporto di Infratel.

Il decreto, firmato anche dal Ministro dell’Economia, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Per maggiori informazioni:

https://www.mise.gov.it/index.php/it/198-notizie-stampa/2042927-mise-45-milioni-alle-imprese-per-investimenti-in-blockchain-e-intelligenza-artificiale

 

609 milioni per la digitalizzazione delle imprese

Sono 609 milioni di euro le risorse destinate dal Ministero dello Sviluppo Economico al “Piano voucher per le imprese”.

Si tratta di un intervento previsto nell’ambito della Strategia italiana per la banda ultralarga ed interamente dedicato alle imprese. Una platea che, a seconda della tipologia e dell’importo del voucher che verrà richiesto, potrà variare da un minimo di 850.000 a un massimo di 1.400.000 imprese beneficiarie.

Le imprese potranno richiedere un solo voucher che potrà essere di diverso importo, da un minimo di 300 euro a un massimo di 2.000 euro, e di diversa durata del contratto, da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi, per garantire un incremento della velocità di connessione, da 30 Mbit/s a oltre 1Gbit/s. Inoltre, nel caso di passaggio a connessioni a 1 Gbit/s, il valore del voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di 500 euro, per la copertura di parte dei costi sostenuti dalle imprese beneficiarie e giustificati dagli operatori.

Insieme all’erogazione dei voucher, verranno realizzate iniziative di comunicazione in grado di accompagnare le imprese nella conoscenza della misura e degli strumenti tecnologici messi a disposizione per favorire la diffusione della connessione ad alta velocità e la digitalizzazione del sistema produttivo in tutto il territorio nazionale.

Il Piano per le imprese, approvato dalla Commissione europea lo scorso 15 dicembre 2021, avrà durata fino ad esaurimento delle risorse stanziate, comunque non oltre 24 mesi dall’avvio dell’intervento da parte di Infratel.

Per maggiori informazioni:

https://www.mise.gov.it/index.php/it/198-notizie-stampa/2042995-mise-giorgetti-609-milioni-per-digitalizzazione-imprese

 

GAIA-X hub Italia: l’hub italiano per lo sviluppo dell’economia dei dati

Gaia-X è un progetto europeo per lo sviluppo di una “data economy” nel continente, tramite la creazione di un cloud federato europeo.

Gaia-X promuove e facilita gli scambi di dati tra aziende, enti di ricerca ed enti pubblici, nel rispetto dei principi europei e, in particolare, della privacy, della sicurezza, della trasparenza e della proprietà dei propri dati attraverso la definizione di standard e regole comuni.

Per diffondere e dare concreta applicazione ai principi comuni di Gaia-X su tutto il territorio europeo, l’associazione europea Gaia-X AISBL si avvale di una struttura di Hub nazionali, costituiti dai paesi aderenti per promuovere la progettazione e lo sviluppo di un ecosistema europeo dei dati, federato, sovrano e pienamente operativo.

Gli Hub nazionali sono il principale punto di contatto per le organizzazioni e le imprese interessate a sviluppare la “data economy”, ne promuovono l’adesione e la partecipazione alle attività e favoriscono lo sviluppo di iniziative progettuali legate all’economia dei dati.

Confindustria, insieme alla Fondazione Bruno Kessler e all’Istituto Italiano di Fisica Nucleare, su indicazione del Ministero dello Sviluppo economico, Ministero dell’Innovazione e Transizione digitale e del Ministero dell’Università e ricerca, ha il compito di organizzare e promuovere le attività dell’Hub nazionale GAIA-X HUB ITALIA, costituitosi legalmente sotto forma di Associazione Riconosciuta il 3 dicembre 2021.

GAIA-X HUB ITALIA è aperto a:

  • imprese di tutti i settori produttivi;
  • Pubblica Amministrazione e istituzioni pubbliche;
  • centri di ricerca e università;
  • tutti i soggetti interessati allo sviluppo del cloud e dell’economia dei dati.

L’Hub diffonde l’adozione dei principi Gaia-X in Italia, promuove l’aggregazione tra stakeholder e lo sviluppo di progetti e casi d’uso nazionali, sostenendo i membri nell’implementazione dei label e degli standard dedicati.

I settori considerati prioritari dall’Italia per i suoi data space sono Salute e Scienze della Vita, Agricoltura, Industria 4.0, Turismo e Made in Italy. Sono inoltre previsti Data Space sui settori dell’Aerospazio, della Mobilità e dell’Economia Circolare.

Per maggiori informazioni:

https://www.gaia-x.eu/

https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa/dettaglio/CONFINDUSTRIA-FBK-E-INFN-COSTITUISCONO-L-ASSOCIAZIONE-GAIA-X-HUB-ITALIA

 

Legge di bilancio 2022: proroga del piano Transizione 4.0 per il periodo 2023-2025

Il Piano Transizione 4.0 entra nel suo sesto anno di vita e, pur essendo il 2022 già coperto dalle misure esistenti, la Legge di Bilancio 2022 anticipa la proroga del Piano Transizione 4.0 al periodo 2023-2025, garantendo coerenza e stabilità nel tempo ai diversi incentivi per il rilancio degli investimenti privati, che spesso richiedono tempi lunghi per essere definiti e poi realizzati. Nel corso del 2022 il Governo ha intenzione di aprire un tavolo di confronto con il mondo delle imprese per individuare l’indirizzo futuro del piano.

L’obiettivo è assicurare la capacità degli incentivi sia di tenere conto della ulteriore evoluzione delle tecnologie digitali e dello sviluppo di nuove applicazioni sia di rafforzare il supporto alla transizione green che è uno degli obiettivi del nuovo Piano Transizione 4.0. Il tutto in coerenza con le finalità del PNRR e con la necessità di garantire un efficiente ed efficace utilizzo delle rilevanti risorse messe a disposizione.

In questi anni, infatti, le tecnologie digitali si sono ulteriormente evolute. Ad esempio, l’intelligenza artificiale, la raccolta e l’analisi dei dati, l’avvio di nuovi progetti come Gaia-X da un lato fanno emergere nuovi fabbisogni di competenze ed evidenziano la necessità di definire percorsi formativi di qualità, dall’altro sottolineano la necessità di un approccio alla transizione digitale “per progetti”, che consentano una reale integrazione e interconnessione dei processi aziendali. Analogamente, anche la transizione verso la sostenibilità ambientale può trovare un supporto più mirato nel Piano, che già include tecnologie green, ma che può essere ulteriormente rafforzato.

Per maggiori informazioni:

https://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/transizione-4-0-il-futuro-del-piano-la-continuita-e-unesigenza-ma-la-discontinuita-offre-opportunita/

 

Ricerca e Innovazione: pubblicati 4 avvisi per un valore di 4,5 miliardi di euro

Sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca e sulla piattaforma GEA quattro avvisi pubblici con l’obiettivo di potenziare la ricerca prodotta dalle università e dagli enti pubblici di ricerca per favorire la valorizzazione dei risultati, promuovere il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di startup e spin off.

Le quattro misure hanno un valore complessivo di circa 4,5 miliardi di euro e prevedono il coinvolgimento di Invitalia a supporto del Ministero nella valutazione economico-finanziaria dei progetti.

Gli avvisi fanno riferimento alle azioni previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”.

 

Avviso Centri Nazionali (CN)

Inizio presentazione domande: 17/01/2022 ore 12:00

Fine presentazione domande: 15/02/2022 ore 12:00

Dotazione finanziaria: 1,6 miliardi. È finalizzato al potenziamento di strutture di ricerca e alla creazione di “campioni nazionali” di R&S su alcune Key Enabling Technologies e ambiti tecnologici coerenti con le priorità dell’Agenda della Ricerca europea e i contenuti del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027, in attuazione dell’Investimento 1.4 “Potenziamento strutture di ricerca e creazione di campioni nazionali di R&S”.

Per maggiori informazioni:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-direttoriale-n3138-del-16-12-2021

 

Avviso Ecosistemi dell’Innovazione (ECS)

Inizio presentazione domande: 24/01/2022 ore 12:00

Fine presentazione domande: 24/02/2022 ore 12:00

Dotazione finanziaria: 1,3 miliardi. È finalizzato alla creazione di 12 ecosistemi dell’innovazione sul territorio nazionale, in attuazione dell’Investimento 1.5 “Creazione e rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione”. Gli ECS, rappresentati da reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, saranno impegnati nella valorizzazione dei risultati della ricerca, agevolando il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.

Per maggiori informazioni:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/avviso-n-3277-del-30-12-2021

 

Avviso Infrastrutture Tecnologiche di Innovazione (ITEC)

Inizio presentazione domande: 26/01/2022 ore 12:00

Fine presentazione domande: 10/03/2022 ore 12:00

Dotazione finanziaria 500 milioni. È finalizzato alla realizzazione o all’ammodernamento di infrastrutture tecnologiche di innovazione, in attuazione dell’Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”.

Per maggiori informazioni:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/avviso-n-3265-del-28-12-2021

 

Avviso Infrastrutture di Ricerca (IR)

Inizio presentazione domande: 31/01/2022 ore 12:00

Fine presentazione domande: 28/02/2022 ore 12:00

Dotazione finanziaria: 1,08 miliardi. È finalizzato alla creazione o al potenziamento di infrastrutture di ricerca (IR) individuate nel Programma nazionale delle infrastrutture di ricerca, nonché di reti tematiche o multidisciplinari di IR esistenti, in attuazione dell’Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”.

Per maggiori informazioni:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/avviso-n-3264-del-28-12-2021

 

Approfondisci su: https://www.invitalia.it/chi-siamo/area-media/notizie-e-comunicati-stampa/ricerca-pubblicati-4-avvisi-mur-pnrr

 

Riforma degli accordi per l’innovazione

E’ stato pubblicato il decreto MISE che riforma lo strumento degli Accordi per l’Innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro.

Sono semplificate le procedure per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardare l’occupazione e rafforzare la presenza di prodotti italiani in mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti, anche in forma congiunta tra loro, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie definite dal programma Horizon Europe:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello Sviluppo Economico.

A seguito della valutazione positiva dei progetti si potrà procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Mise, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

In ogni fase del procedimento, il Ministero effettuerà un attento monitoraggio sulle iniziative agevolate, al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonché lo stato di attuazione degli interventi finanziati.

Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Per maggiori informazioni: Accordi per l’innovazione