Innovation Fund – Info Day Nazionale

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con ENEA e Confindustria, organizza a Roma il prossimo 23 gennaio presso la sede di Confindustria in Viale dell’Astronomia 30, una giornata di approfondimento relativa a due bandi, lanciati nell’ambito dell’Innovation Fund, che mettono a disposizione un budget di 4 miliardi di euro derivanti dai proventi del sistema EU-ETS per interventi di decarbonizzazione dei sistemi produttivi e per il sostegno alla produzione dell’idrogeno rinnovabile.

L’evento consentirà di esaminare le caratteristiche principali e le novità dei bandi e a fornire informazioni e strumenti utili a confezionare proposte progettuali di successo, attraverso sessioni di approfondimento e case studies. I partecipanti avranno inoltre l’opportunità di incontrare in modalità B2B gli esperti di CINEA e DG CLIMA per sessioni di orientamento dedicate agli schemi progettuali da proporre e per tutti i chiarimenti sul testo del bando.

La partecipazione è libera e gratuita, previa registrazione online.

Per approfondimenti

Per iscrizioni

Innovazione digitale e sostenibile: percorso in 4 tappe

Nell’ambito delle attività del Digital Innovation Hub Emilia-Romagna è stato programmato un percorso webinar in 4 tappe, in collaborazione con Schneider Electrics, con lo scopo di mostrare una possibile roadmap verso un’innovazione digitale e sostenibile delle aziende, ricevendo informazioni utili per accelerare un auspicabile processo di trasformazione digitale attraverso best practice e soluzioni tecnologiche.

Di seguito i dettagli dei 4 appuntamenti (per partecipare ad ogni webinar è necessaria la registrazione gratuita):

  • Da dove cominciamo per diventare smart factory info e registrazione
    Giovedì 16 luglio 2020, dalle ore 11.00 alle ore 12:00
    Evento dedicato alle aziende che sono all’inizio del proprio cammino di digitalizzazione. Il webinar mostra quale può essere un piano d’azione coerente con annesse tecnologie, per iniziare a beneficiare dei vantaggi dovuti alla digitalizzazione. Verranno trattati gli ambiti energetici, produttivi e manutentivi, anche attraverso casi reali di aziende che hanno intrapreso questo percorso.
  • Dal dato all’informazione: il monitoraggio energetico info e registrazione
    Giovedì 23 luglio 2020, dalle ore 16.30 alle ore 17.30
    L’energia è una materia prima e come tale deve essere misurata, controllata ed efficientata. Ad oggi il monitoraggio energetico è utilizzato in molte aziende, sia per adempiere a normative che per agire in termini di sostenibilità. Il webinar permette di approfondire le modalità con cui realizzare un sistema di monitoraggio efficace in base alle proprie esigenze grazie alla digitalizzazione dei dati e di come trasformare questi dati in informazioni utili.
  • Dal dato all’informazione: il monitoraggio produttivo info e registrazione
    Mercoledì 9 settembre 2020, dalle ore 16.30 alle ore 17:30
    Macchinari e protocolli sono spesso disomogenei all’interno dell’area produttiva questo rende non banale la raccolta del dato. Il webinar permette di capire quali siano le tecnologie, dalle più semplici “plug and play” ai sistemi più strutturati, a servizio della raccolta dati e come utilizzare questi in modo ottimale. Verranno mostrati i benefici ottenuti da aziende che già fanno dei dati una risorsa.
  • Dal dato all’informazione: la manutenzione digitale info e registrazione
    Mercoledì 23 settembre 2020, dalle ore 16.30 alle ore 17:30
    Maggiore sicurezza, riduzione dei tempi di fermo macchina e maggiore affidabilità, sono solo alcuni dei benefici che è possibile ottenere grazie all’innovazione nel mondo della manutenzione. Il webinar approfondisce aspetti legati ai sistemi di asset management, alla realtà aumentata, alla manutenzione predittiva e non solo.

 

Intelligenza artificiale e apprendimento automatico, quali le differenze

C’è ancora molta confusione tra i concetti di apprendimento automatico e intelligenza artificiale. Molti si riferiscono infatti ancora all’AI e al Machine Learning come a concetti equivalenti e li utilizzano indifferentemente come nozioni parallele.

Ma l’apprendimento automatico è semplicemente un ramo dell’intelligenza artificiale, un sistema per ottenerla. Un modo in cui il software analizza i dati, ne riconosce le caratteristiche e “impara” dal loro esame.

Tom M. Mitchell, professore ed ex presidente del dipartimento di apprendimento automatico presso l’Università Carnegie Mellon, lo descrive come “lo studio degli algoritmi informatici che migliorano automaticamente attraverso l’esperienza”.

L’apprendimento automatico infatti si basa sull’analisi di grandi serie di dati, esaminati e confrontati per individuare modelli comuni. L’intelligenza artificiale invece riguarda tutte le macchine computazionali in grado di eseguire compiti caratteristici dell’intelligenza umana. Comprende una considerevole quantità di progressi tecnologici e l’apprendimento automatico è solo uno di questi.

Il termine “intelligenza artificiale” è stato concepito negli anni ‘50 da un gruppo di ricercatori tra cui Allen Newell e Herbert A. Simon. Da subito i ricercatori si mostrarono molto fiduciosi fino a quando negli anni ’70 iniziarono a incontrare serie difficoltà e gli investimenti subirono abbondanti riduzioni. Un periodo difficile, conosciuto come l’inverno dell’intelligenza artificiale, nonostante alcuni grandi successi come il sistema Deep Blue di IBM, un computer a parallelismo massivo in grado di calcolare 200 milioni di posizioni al secondo, che sconfisse in una memorabile sfida l’allora campione mondiale di scacchi.

L’apprendimento automatico ha raggiunto ultimamente notevoli traguardi in relazione all’intelligenza artificiale. Enormi quantità di dati raccolti da infinità di sensori presenti nellInternet of Things, migliorano e continueranno sempre più a migliorare l’AI.

 

Intelligenza artificiale, al via la consultazione pubblica sulla Strategia Nazionale

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il 1 ottobre 2020 la consultazione pubblica sulla Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale, elaborata dal MiSE sulla base delle proposte definite dal gruppo di esperti selezionati dal Ministero.

Obiettivo della Strategia Nazionale è delineare un piano coerente per consentire all’Italia di massimizzare i benefici derivanti dalla trasformazione digitale e tecnologica, che rappresenta uno dei punti centrali per favorire l’innovazione e la competitività delle imprese.

Durante il periodo di consultazione pubblica, dall’1 al 31 ottobre 2020, i soggetti interessati potranno inviare osservazioni scrivendo all’indirizzo email [email protected].

Per ulteriori approfondimenti: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Strategia_Nazionale_AI_2020.pdf

 

Intelligenza artificiale, un alleato o un ostacolo per la sicurezza informatica?

L’Intelligenza Artificiale (AI) è attualmente una delle tecnologie più rilevanti, in grado di portare benefici in tutti i settori della nostra società, dalla vita quotidiana alle attività lavorative. L’influenza e le innovazioni che apporta per le persone e per le imprese è infatti enorme. Ma se da un lato le tecnologie semplificano molte attività, dall’altro portano a misurarsi con un persistente divario digitale e con problematiche legate alla privacy e all’etica.

Infatti se lo sviluppo tecnologico consente di fare passi enormi in termini di cyber difesa, i cambiamenti tecnologici comportano anche grandi opportunità per gli hacker, che in questo modo possono diventare a loro volta più “intelligenti” e veloci. Occorre perciò comprendere se, quando si parla di sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale è da considerarsi come un ostacolo oppure come un alleato. Anche un solo malware, basato sull’intelligenza artificiale, è in grado di portare attacchi su larga scala, con conseguenze enormi, che le aziende non possono sottovalutare.

Dato che è molto probabile assistere in futuro ad un aumento consistente di attacchi cyber, è importante che le aziende investano sempre più nella formazione dei propri dipendenti e nella tecnologia, per rilevare e mitigare le minacce che sfruttano l’intelligenza artificiale. In scenari ancora più preoccupanti, gli hacker saranno in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale per nascondere la presenza di malware nella rete e organizzare tecniche diversificate di attacco per aggirare gli algoritmi di sicurezza.

La risposta per definire quale sia il miglior utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno delle aziende è sempre quella di adottare una strategia di prevenzione, individuazione e risposta efficace e personalizzata. Grazie all’AI, le aziende potranno infatti ridurre il rischio legato alle minacce e rendere il malware innocuo, supportando la difesa contro i vettori di attacco più comuni, come i download dannosi, i plug-in e gli allegati e-mail.

Le applicazioni, costantemente utilizzate nelle organizzazioni, sono i maggiori obiettivi ai quali gli hacker puntano con i loro attacchi basati sull’AI. Per questo motivo, i manager dovranno innanzitutto partire da qui per garantire una protezione continua alle infrastrutture IT, indipendentemente dalla tipologia delle tecnologie che entreranno nel mercato.

L’adozione dell’intelligenza artificiale e le efficienze operative dell’automazione appaiono ogni giorno più necessarie ed evidenti. Nonostante ciò, l’AI non può essere la sola soluzione ai problemi, i team di sicurezza dovranno quindi continuare a rappresentare la prima linea di difesa nella battaglia della cybersecurity.

Se alimentata da specifiche conoscenze e integrata ai servizi applicativi, l’intelligenza artificiale permetterà infatti di raccogliere informazioni sugli attacchi, rilevando le anomalie all’interno della rete da segnalare più rapidamente di quanto potrebbe mai fare qualsiasi essere umano.

 

Intelligenza Artificiale: l’Italia lancia la Strategia Nazionale

L’Italia ha adottato, con il passaggio in Consiglio dei Ministri il 24 novembre 2021, il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024, frutto del lavoro congiunto del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.

In linea con la Strategia Europea, il Programma delinea 24 politiche da implementare nei prossimi tre anni per potenziare il sistema IA in Italia, attraverso la creazione e il potenziamento di competenze, ricerca, programmi di sviluppo e applicazioni dell’IA. Queste politiche hanno l’obiettivo di rendere l’Italia un centro sull’intelligenza artificiale competitivo a livello globale, rafforzando la ricerca e incentivando il trasferimento tecnologico. Per rispondere a queste sfide sono state individuate le fonti di investimento europee e nazionali per sostenere ciascuna politica.

Consulta il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale

Per maggiori informazioni: https://innovazione.gov.it/notizie/comunicati-stampa/intelligenza-artificiale-l-italia-lancia-la-strategia-nazionale/

 

International Summer School on Artificial Intelligence

Dal 4 al 6 giugno 2019, Udine ospiterà l’International Summer School on Artificial intelligence: from Deep Learning to Data Analytics – AI-DLDA 2019, la nuova edizione della scuola estiva internazionale organizzata da DITEDI – Cluster ICT del Friuli Venezia Giulia, Università di Udine, Digital Innovation Hub Udine e Area Science Park.

Il percorso formativo, dedicato a imprenditori e dipendenti di aziende del settore ICT e tecnici aziendali di imprese manifatturiere coinvolti in processi di trasformazione digitale dell’impresa, prevede tre giorni di approfondimenti teorici e laboratoriali, a stretto contatto con docenti, dottorandi e ricercatori internazionali, con l’obiettivo di far conoscere e sperimentare i più avanzati algoritmi e le migliori applicazioni nel campo dell’intelligenza artificiale e del machine learning per l’Industria 4.0.

Le lezioni del mattino si terranno presso Palazzo Torriani, Largo Carlo Melzi n. 2 – Confindustria Udine, mentre i laboratori del pomeriggio, con la partecipazione di ricercatori e dottorandi, si svolgeranno a Palazzo Garzolini di Toppo-Wassermann, Via Gemona n. 92 – Università degli Studi di Udine.

I temi delle tre giornate (vedi dettagli del programma):

  • Martedì 4 giugno 2019 – Machine learning for big data and cybersecurity
  • Mercoledì 5 giugno 2019 – AI Applications
  • Giovedì 6 giugno 2019 – Machine Learning for Robotics

Mercoledì 5 giugno alle ore 17.00, è inoltre in programma un seminario aperto al pubblico con il coinvolgimento di docenti nazionali e internazionali e la testimonianza di imprese che hanno già attivato percorsi di trasformazione digitale sperimentando applicazioni di intelligenza artificiale nel processo produttivo.

Per il programma dettagliato e per iscriversi visitare il sito web www.aidlda.it (le iscrizioni sono aperte fino a venerdì 24 maggio 2019).

Per informazioni: [email protected] – tel. 0432 1698013; [email protected] – tel. 0432 276228.

Investire in Innovazione per ripartire dalla crisi e crescere

Digital Innovation Hub Toscana e Macronodo dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Competence Center ARTES 4.0 e l’Unione Industriale Pisana, organizzano il workshop “INVESTIRE IN INNOVAZIONE PER RIPARTIRE DALLA CRISI E CRESCERE” per presentare alle imprese opportunità concrete e informazioni utili per sostenere la ripartenza economica, con una prospettiva di crescita improntata all’innovazione.

Imprenditori, esperti, ricercatori e docenti universitari condivideranno con i partecipanti le proprie competenze e illustreranno in modo pratico l’offerta di finanziamenti, tecnologie e servizi a disposizione di piccole e medie imprese, startup e giovani imprenditori, grandi aziende e sistema economico nel suo complesso, per migliorare, crescere e svilupparsi in chiave digitale, sulla base delle nuove esigenze e modalità che si stanno affermando in questa delicata fase di rilancio dell’economia.

La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria e sarà possibile in presenza o via streaming.

Consulta il programma dei lavori.

Per ulteriori Informazioni e per iscriversi al workshop consulta il seguente link.

 

ITASEC 22 – La centralità della sicurezza informatica per la trasformazione digitale del Paese

Si è svolta a Roma dal 20 al 23 giugno, presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria, ITASEC 22, la principale conferenza nazionale sulla sicurezza informatica, organizzata dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).con il patrocinio dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

La tre giorni sulla Cybersecurity è stata l’occasione per alzare la soglia di attenzione sul problema della sicurezza informatica, sempre più strategico in virtù del crescente tasso di digitalizzazione del Paese e dell’aumento degli oggetti e delle macchine interconnesse in rete.

Hanno partecipato all’evento rappresentanti delle Istituzioni, del mondo accademico e dell’industria, per un confronto trasversale sulle sfide della digitalizzazione e per approfondire i principali temi legati al mondo della sicurezza informatica

ITASEC 22 è stata inoltre occasione di confronto tra stakeholders sulla nuova Strategia Nazionale di Cybersicurezza (2022-2026) e sul relativo piano di Implementazione, i cui punti principali sono stati illustrati da Roberto Baldoni, direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che ha risposto alle domande di Luca Zorloni, giornalista di Wired Italia, media partner di ITASEC 22.

Per maggiori approfondimenti: https://itasec.it/2022/06/23/ruolo-agenzia-sicurezza-nazionale-cvcn-strategia-europeacybersicurezza/

 

ITS Pop Days: dal 5 al 7 maggio una fiera digitale per presentare le Accademie del Made in Italy 4.0

La mancanza di profili tecnici nel mercato del lavoro è da anni un elemento critico nel dialogo fra scuola e impresa e rischia di arrestare lo sviluppo del tessuto industriale nel nostro Paese.

Esistono tuttavia dei canali formativi post diploma che preparano ogni anno centinaia di giovani super tecnici per il mondo del lavoro. Sono gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), l’unico canale formativo terziario professionalizzante alternativo ai percorsi universitari presente oggi in Italia.

Inseriti da oltre un decennio nel dialogo fra impresa e studenti, sono percorsi formativi biennali post diploma erogati da Fondazioni nei cui organi di governo siedono le stesse imprese che indicano i moduli didattici più utili per i profili più ricercati.

Si tratta di percorsi formativi riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università ed alternativi rispetto ai classici percorsi universitari. Molto frequentati in altri paesi europei, hanno permesso ad esempio a Germania e Francia di fornire alle imprese le decine di migliaia di tecnici preparati di cui avevano bisogno, soprattutto in relazione all’adozione di tecnologie 4.0, rispetto alle quali gli ITS detengono un know how ed una dotazione di laboratori dedicati di assoluta eccellenza.

In Italia purtroppo sono ancora poco conosciuti dai ragazzi e dalle loro famiglie. Proprio per questo Confindustria, in collaborazione con Umana e con Indire, organizza dal 5 al 7 maggio gli ITS POP DAYS, una vera e propria Fiera nella quale 90 ITS da tutta Italia si riuniranno “virtualmente”, illustrando la propria offerta formativa, le eccellenze e le collaborazioni che li caratterizzano, raccontando la propria storia e le opportunità di impiego per i ragazzi che frequentano i loro corsi.

ITS POP DAYS è pensato per far conoscere di più e meglio questa realtà permettendo a tutti di navigare tra gli stand virtuali degli ITS, con la possibilità di dialogare in diretta tramite live chat e partecipare a un programma di incontri e webinar sui temi della formazione, del lavoro e sul futuro delle nuove generazioni.

Consulta il programma dell’evento e partecipa!

 

ITS: incentivi per l’innovazione tecnologica 4.0

Entro il 3 dicembre 2021, gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) potranno richiedere le agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali, materiali e immateriali, macchinari e servizi che rientrano nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0, per la realizzazione di sedi e laboratori innovativi legati alle tecnologie 4.0, con l’obiettivo di favorire la formazione di competenze professionali e potenziare la sinergia con il mondo delle imprese.

Per la misura sono disponibili complessivamente 15 milioni di euro, che verranno concessi attraverso un contributo, nella misura del 50% delle spese ammissibili, per investimenti non inferiori a 400.000 euro effettuati nel biennio 2020-2021.

Per tutti i dettagli: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/its-e-innovazione-4-0

 

Kaspersky lancia la piattaforma gratuita Kaspersky Cybersecurity

Una recente indagine di Kaspersky evidenzia che metà delle piccole imprese italiane ha difficoltà a finanziare miglioramenti nella sicurezza informatica, anche se si rende conto dell’importanza di proteggersi dalle minacce. Proprio per venire incontro alle esigenze di queste PMI, l’azienda ha lanciato una piattaforma gratuita con l’obiettivo di incoraggiare le aziende a colmare le proprie lacune e a verificare la propria preparazione in merito alla sicurezza informatica, facendo ovviamente i conti con il loro budget. La piattaforma contiene consigli e suggerimenti utili per migliorare la sicurezza informatica aziendale.

Le tre sezioni della piattaforma permettono agli utenti di apprendere le best practice relative alle routine e ai processi generali di qualsiasi attività commerciale, ad esempio come proteggere i database dei clienti, i report e altri dati importanti; come spendere meno in IT e come organizzare la comunicazione interna ed esterna di un’azienda. Oltre alle raccomandazioni generali, la piattaforma offre una serie di indicazioni specifiche a seconda del settore produttivo dell’impresa. Tutti i consigli sono brevi, facilmente attuabili e non richiedono particolari competenze IT o di cybersecurity.

Approfondisci il tema su: https://www.corrierecomunicazioni.it/cyber-security/cybersecurity-la-meta-delle-pmi-italiane-ha-problemi-di-budget/

Accedi alla piattaforma Kaspersky: https://www.kaspersky.com/blog/budget-cybersecurity/

 

L’automazione modifica il lavoro, la pandemia lo distrugge

Secondo l’ultimo report pubblicato dal World Economic Forum, i maggiori rischi per il lavoro vengono dalla pandemia e non dall’automazione.

E’ vero che robot ed automazione elimineranno 85 milioni di posti di lavoro nel 2025, ma ne creeranno ben 97 milioni. Con un saldo positivo di ben 12 milioni di posti di lavoro su scala globale. Ovviamente questa “rivoluzione” del lavoro passa per un cambiamento dei profili lavorativi verso figure più istruite e dotate di competenze specifiche.

Le principali figure che verranno rimpiazzate dai robot, secondo il report, saranno impiegati per inserimento dati; segretari amministrativi ed esecutivi; impiegati contabili; commercialisti e revisori; operai addetti all’assemblaggio; meccanici e riparatori di macchinari. Mentre aumenteranno le opportunità lavorative per analisti di dati e data scientist; specialisti d’intelligenza artificiale e di machine learning; specialisti dei big data; specialisti in marketing digitale; specialisti dell’automazione dei processi; analisti della sicurezza delle informazioni; sviluppatori di software e applicazioni; specialisti dell’Internet of Things.

A fronte di questa evoluzione delle figure professionali, la vera minaccia per il lavoro è invece rappresentata dalle conseguenze economiche della pandemia da Covid-19: secondo le stime dell’Organizzazione internazionale del Lavoro, nei primi nove mesi del 2020 i redditi da lavoro nel mondo si sono ridotti di ben 3.500 miliardi di dollari, ovvero del 10,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Più che l’automazione, che porterà ad un cambiamento dei profili professionali, occorre quindi combattere e superare la pandemia per evitare la perdita di milioni di posti di lavoro.

 

L’Economia del Dato

Confindustria Cuneo, in collaborazione con il Digital Innovation Hub Piemonte e il Politecnico di Torino, organizza il ciclo di incontri l’ECONOMIA DEL DATO, a Cuneo dal 20 febbraio al 3 luglio 2020, nell’ambito di “INDUSTRIA 4.0. INNOVARE, FORMARE, COMPETERE”.

Una serie di interventi tecnici e case history aziendali dedicati a big data analytics, artificial intelligence e cyber security, utili per capire come raccogliere, gestire, proteggere e utilizzare i dati delle aziende. I cinque appuntamenti si terranno direttamente nelle sedi di Aziende Associate e del Politecnico di Torino.

Gli incontri, gratuiti, sono riservati alle imprese associate e si rivolgono a tutti coloro che si occupano di produzione, qualità, organizzazione, ricerca & sviluppo, ICT, logistica e supply chain.

Per iscriversi e per tutti gli approfondimenti: https://www.uicuneo.it/servizio/ricerca-sviluppo-innovazione/notizia/30102/percorso-formativo-su-industria-40-edizione-2020/

 

L’importanza della Cyber resilienza per le imprese

La Cyber Resilienza è la capacità di un sistema informatico di riprendersi rapidamente da qualsiasi tipo di avversità. Sviluppare una tale capacità da parte delle imprese è oggi quanto mai necessario e richiede interventi e attenzioni continue su vari fronti: protezione delle informazioni, disaster recovery, business continuity.

Le connessioni online rappresentano la porta d’ingresso privilegiata degli hacker, le aziende quindi hanno la necessità di presidiare tali accessi per garantire l’integrità dei propri dati ed evitare di interrompere la continuità aziendale, respingendo le minacce alla proprietà intellettuale ed alla credibilità aziendale.

Un elemento chiave della Cyber Resilienza è rappresentato dalla comprensione di cosa possa minacciare l’organizzazione, che si può ottenere attraverso un’accurata mappatura di tutti i rischi informatici. Esigenza questa ancor più pressante oggi e nel futuro, anche a causa della pandemia, che ha portato in smart working milioni di lavoratori, con conseguente moltiplicazione delle connessioni online e quindi dei rischi di intrusione da parte dei criminali informatici.

Per ulteriori approfondimenti consulta l’articolo completo.

 

L’Intelligenza Artificiale al servizio della musica

L’Intelligenza Artificiale è destinata a migliorare in modo significativo la nostra società e fra i tanti ambiti il mondo della musica è uno dei campi ideali per l’applicazione delle sue tecniche. Nell’industria musicale infatti stanno nascendo sempre più applicazioni innovative in grado di automatizzare il processo creativo, da sempre associato unicamente alla natura e alla ideazione umana.

Ne è la prova la canzone “Break Free” nella quale la famosa artista Taryn Southern ha collaborato con Amper per il suo album d’esordio I AM AI. La youtuber ci ha messo la voce, mentre gli accordi, le armonie e le sequenze sono stati sviluppati grazie all’Intelligenza Artificiale. Amper infatti non è una persona, ma un sistema messo a punto da un team di ingegneri e professionisti della musica. Ma non è il primo esperimento in questo campo: nel 2016, infatti, una start-up londinese ha messo a punto AIVA (Artificial Intelligence Virtual Artist) un algoritmo di deep learning in grado di comporre brani di musica classica.

Un altro eccellente esempio viene da Google che, all’interno del progetto open source Magenta, ha realizzato A.I. Duet un software in grado di suonare il pianoforte, in duetto appunto, con l’utente. Sempre negli Stati Uniti è stato invece presentato Shimon, un robot con quattro braccia e otto bastoni capace di comporre e improvvisare musica, creato da Gil Weinberg, direttore del Georgia Tech’s Center for music technology, nel laboratorio del Georgia Institute of Technology di Atlanta.

Le possibilità sono davvero infinite e, grazie a queste entusiasmanti ricerche, il settore è in continua e rapida espansione. La Sony Computer Science ha realizzato Flow Machines un software in grado di rielaborare gli stili musicali che gli vengono dati come input. Grazie alla memorizzazione di circa 13.000 spartiti ed alla loro analisi, il programma ha infatti imparato, ascoltando diversi generi musicali, a produrre autonomamente una nuova linea melodica.

La generazione del suono e il songwriting non sono però le uniche applicazioni dell’intelligenza artificiale all’interno della sfera musicale. Oltre alla crescente importanza dell’IA negli sforzi creativi, uno degli obiettivi principali rimane infatti quello di migliorare l’esperienza del consumatore. Dalle iniziali tecnologie di Gracenote, precursore negli standard di riconoscimento musicale, che identificava e visualizzava le informazioni riguardo artista, album e titoli dei brani, sono stati fatti molti passi avanti. Per anni infatti la musica è stata classificata secondo questi criteri, oggi invece ne abbiamo molti di più a disposizione, come ad esempio le attuali indagini sulla creazione di playlist basate sugli stati d’animo. Esemplare in questo campo è la proposta di Spotify, che ogni lunedì rilascia una playlist chiamata Discover Weekly, una raccolta di canzoni che l’utente non ha mai sentito prima ma che, grazie ad un algoritmo che consulta gli ascolti effettuati, analizza i dati e studia le sue possibili preferenze.

Dai chat bot alle interfacce intelligenti per creare flussi di dati attraverso pubblicità mirate e servizi di preferenza delle canzoni altamente personalizzati, sono moltissimi gli aspetti che mostrano tutto il potenziale della collaborazione tra l’intelligenza artificiale e l’industria musicale.

L’unica perplessità riguarda l’ambito di competenza artistico, l’eterno interrogativo su cosa sia o meno arte. Difficile fare previsioni in quest’area d’intersezione tra arte e tecnologia, il dibattito è attuale e sempre aperto. Si dovrebbe considerare arte solo ciò che è partorito dall’intelletto umano? È possibile che i robot siano in grado di seguire le orme degli artisti per poi sostituirli? Una cosa è certa: lo sviluppo dell’intelligenza artificiale dovrebbe comunque essere sempre incentrato sul miglioramento delle capacità degli esseri umani e sulla loro liberazione da molte attività piuttosto che sulla loro sostituzione.

L’intelligenza artificiale per capire l’orientamento politico di un luogo

Google Street View è un servizio di Google Maps e Google Earth, introdotto il 25 maggio 2007, che fornisce viste panoramiche e permette agli utenti di vedere nel dettaglio varie città del mondo. Queste immagini sono realizzate da fotocamere montate sulle Google Car che riprendono tutto ciò che gli succede intorno a 360 gradi. Un’enorme quantità di foto quindi, nelle quali restano immortalate strade, case e moltissime automobili.

Alcuni ricercatori di intelligenza artificiale, analizzando il tipo di veicolo ripreso, sono stati in grado di fare previsioni sull’orientamento politico delle zone in cui le automobili si trovano all’interno del territorio degli USA. Il team, formato in gran parte da membri della Stanford University, ha conteggiato nello specifico i camion pickup e le berline presenti in una data città. Il risultato della ricerca dimostra che l’area urbana con un maggior numero di camioncini riscontra una probabilità dell’82% di votare repubblicano mentre nelle zone con più berline sussiste un 88% di possibilità di preferenza democratica.

I sistemi di intelligenza artificiale elaborano enormi quantità di dati per realizzare previsioni sulle informazioni analizzate, in questo caso oltre 50 milioni di immagini in 200 città. I ricercatori hanno utilizzato una tecnica di riconoscimento degli oggetti per individuare le auto nelle immagini e hanno quindi classificato i veicoli (22 milioni, che rappresentano l’8% di tutte le automobili degli Stati Uniti) per marca, modello e anno. Per identificarli hanno utilizzato uno strumento di intelligenza artificiale chiamato rete neurale artificiale, nello specifico una rete neurale convoluzionale (CNN o ConvNet dall’inglese convolutional neural network) nota per essere la migliore a gestire le immagini. Questo sistema ha impiegato solo due settimane per analizzare 50 milioni di immagini, mentre per un essere umano sarebbe stato necessario un periodo di tempo di circa 15 anni, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences).

Gli autori dello studio hanno anche dovuto capire come il tipo di veicolo fosse in correlazione con le inclinazioni politiche dell’area e altre informazioni demografiche. Per fare ciò hanno utilizzato l’analisi di regressione, uno strumento matematico e statistico più che valido con l’obiettivo di stimare l’eventuale relazione funzionale esistente tra la variabile dipendente e le variabili indipendenti.

In definitiva, ciò che hanno appreso è «sorprendentemente accurato» afferma Timnit Gebru, primo autore dello studio e ricercatore presso il Laboratorio di Intelligenza Artificiale di Stanford. Ad esempio, il sistema ha previsto che Casper, città degli Stati Uniti d’America, capoluogo della Contea di Natrona nello Stato del Wyoming, avesse una preferenza repubblicana. Questa conclusione è stata supportata dai risultati delle elezioni presidenziali del 2008, che il team ha utilizzato come indicatore del mondo reale.

Ovviamente questo metodo non è così preciso da poterlo sostituire completamente alla conduzione di un censimento, ma potrebbe comunque completarlo in maniera efficace. Inoltre, nei paesi poveri di risorse, un procedimento come questo potrebbe essere utile per raccogliere informazioni demografiche senza il costo di una rilevazione statistica completa.

Il quadro generale è chiaramente più vasto rispetto alle semplici immagini di automobili e alle previsioni di voto. Anche Gebru afferma che la strategia rappresenta un nuovo tipo di strumento che gli scienziati sociali potrebbero sfruttare utilizzando le tecniche di Intelligenza Artificiale su una grande quantità di altri dati presi da Google Street View. Un altro esempio? Il numero e la condizione degli alberi presenti nelle città in relazione alla salute pubblica, visto che molti studi hanno ormai appurato che la presenza di piante è positivamente correlata al benessere fisico e psichico dell’uomo.

L’Innovazione Digitale nella Logistica e nei Trasporti

Si terrà a Roma il 23 gennaio, dalle 14:30 alle ore 16:30, presso il Tecnopolo Tiburtino (Via Ardito Desio, 60), l’evento organizzato da Cicero DIH Lazio e DIH Liguria, in collaborazione con il Competence Cener Start 4.0, dedicato ai temi dell’innovazione digitale nei comparti della logistica e dei trasporti. Il programma dell’evento prevede in particolare un focus dedicato ai servizi di “Test Before Invest” proposti dal Competence Center Start 4.0.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni: [email protected]

L’Intelligenza Artificiale nel manufacturing

Google Cloud ha presentato i risultati di una ricerca sull’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore manifatturiero a livello globale. I risultati sono frutto di un sondaggio condotto su oltre 1.000 costruttori di macchine in diversi Paesi quali Italia, Francia, Germania, Giappone, Corea, Regno Unito e Stati Uniti.

Il 76% degli intervistati (dirigenti senior del settore manifatturiero) ha fatto ricorso a tecnologie disruptive come l’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati e il cloud durante la pandemia; la percentuale sale all’81% se si considerano solo i rispondenti italiani.

Due terzi dei produttori di macchine che usano l’IA nelle loro operazioni quotidiane riferisce che il loro ricorso all’IA sta aumentando. Le tre ragioni principali per l’adozione dell’AI sono: assistenza per la business continuity (38%), supporto nell’aumentare l’efficienza dei dipendenti (38%) e, più in generale, utilità per i dipendenti (34%).

Due sono le aree principali in termini di specifici casi d’uso dell’AI: controllo qualità – con oltre un terzo degli intervistati che utilizza l’AI per ispezioni di qualità (39%) e per controlli di qualità del prodotto e/o della linea di produzione (35%) – e ottimizzazione della supply chain – con uso dell’AI per la gestione della catena di approvvigionamento (36%), la gestione del rischio (36%) e la gestione dell’inventario (34%).

L’uso dell’IA tra i produttori differisce in base alla geografia: Italia (80%) e Germania (79%) guidano la classifica relativa all’uso dell’AI nelle operazioni quotidiane, mentre la percentuale media globale si attesta al 64%.

In riferimento all’adozione del cloud – essenziale per l’accelerazione dell’AI – l’Italia emerge come il Paese nel quale una strategia cloud/hybrid/multi cloud è adottata dall’88% dei produttori di macchine intervistati.

Per ulteriori approfondimenti: https://cloud.google.com/blog/products/ai-machine-learning/research-on-ai-trends-in-manufacturing

 

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA MANIFATTURA DEL FUTURO

Digital Innovation Hub Udine e Industry Platform 4 Fvg  organizzano lunedì 15 aprile, con inizio alle ore 15.00, in Confindustria Udine a Palazzo Torriani, il convegno dal titolo “L’intelligenza artificiale per la manifattura del futuro”

L’Intelligenza Artificiale sarà uno dei fattori alla base del cambiamento interno delle aziende. Questa tecnologia renderà le macchine e i robot capaci di interagire tra di loro e soprattutto di imparare dalle varie situazioni che si creano all’interno dei processi produttivi delle PMI. Un cambiamento che significherà più efficienza e minori costi per le imprese. Ma per governare la fabbrica del futuro ed affrontare le sfide della quarta rivoluzione industriale avremo necessità di risorse umane qualificate che ora scarseggiano. Di fronte ai fenomeni migratori dei giovani talenti dobbiamo evitarne la fuga ed essere attrattivi.

Il workshop presenterà i principali trend tecnologici nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e darà voce alle imprese per confrontarsi sulla strategia per la manifattura del futuro.

Consulta il programma dell’evento.

Per maggiori informazioni: [email protected]

Per iscriversi online: www.ip4fvg.it/intelligenzaartificiale

 

L’Italia entra nella coalizione europea per le competenze digitali

Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione ha lanciato nell’ambito dell’iniziativa Repubblica digitale, la Coalizione nazionale italiana che aderisce alla Coalizione per le competenze e le professioni digitali della Commissione europea.

L’obiettivo è colmare le diverse forme, sociali e culturali, di divario digitale tra la popolazione italiana, favorire l’inclusione digitale e promuovere lo sviluppo di nuove competenze professionali. Le coalizioni nazionali sono partenariati tra diversi soggetti che negli Stati membri lavorano insieme per migliorare le competenze digitali dei cittadini a livello nazionale, regionale o locale: riuniscono aziende ICT, ministeri, servizi per l’impiego pubblici e privati, associazioni, organizzazioni senza scopo di lucro e parti sociali, che sviluppano misure concrete per portare le competenze digitali a tutti i livelli della società.

 

L’Ue punta sulle sinergie tra settori civile, difesa e spazio

La Commissione europea ha presentato un piano d’azione sulle sinergie tra i settori civile, della difesa e dello spazio per sostenerne la base industriale europea attraverso cloud, processori, cyber intelligence, intelligenza quantistica e artificiale.

I principali obiettivi del piano riguardano:

  • il rafforzamento della complementarità tra i programmi e gli strumenti comunitari in tema di ricerca e sviluppo;
  • i vantaggi economici e tecnologici per i cittadini europei che dovranno derivare anche dalla ricerca nei settori della difesa e dello spazio;
  • l’agevolazione dell’impiego dei risultati della ricerca industriale e dell’innovazione in campo civile nei progetti europei in materia di difesa.

Sono state quindi individuate ben undici azioni incentrate sull’interazione tra i settori civile, della difesa e dello spazio, che i commissari europei auspicano potranno generare innovazioni rivoluzionarie, permettendo all’Europa di rimanere il punto di riferimento mondiale per la definizione degli standard e la capacità industriale.

Approfondisci su CorCom.

 

La Data Economy in Italia e il ruolo del cloud per la transizione digitale

I benefici della Data Economy e il dispiegamento della banda ultra larga possono portare all’Italia, nello scenario base, tra i 52,2 e i 78,4 miliardi l’anno da qui al 2030, con un’incidenza sul PIL in crescita dal 3% al 4,1%. E’ quanto emerge dallo studio “La Data Economy in Italia e il ruolo del Cloud per la transizione digitale”, realizzato da The European House-Ambrosetti su incarico di Tim e presentato nel corso del Forum Ambrosetti di Cernobbio. Secondo la ricerca, per Data Economy si intende quell’estesa catena di attività che valorizzano i dati attraverso processi di generazione, raccolta, elaborazione, analisi, automazione e sfruttamento dei dati, resi possibili da tecnologie digitali abilitanti quali il Cloud, l’Internet of Things e gli algoritmi di analisi dei dati.

Lo sviluppo della Data Economy implica inoltre la crescita dei “professionisti dei dati”, il cui numero può raggiungere gli 1,1 milioni al 2030 (1,6 milioni in uno scenario accelerato) dai 600mila attuali.

Il punto di attenzione dello studio è costituito dai ritardi che l’Unione Europea (e quindi anche l’Italia) sconta rispetto ai principali competitor (Stati Uniti e Cina).

L’Europa genera una mole rilevante di dati, ma non è oggi in grado di valorizzarne tutti i possibili benefici a causa di un ritardo competitivo nei modelli di business digitali. L’Europa che è oggi la seconda regione al mondo per numero di utilizzatori di Internet (728 milioni, dopo i 2.525 milioni dell’Asia) può contare solo su una società nella top15 globale delle aziende tech per capitalizzazione. Il contributo europeo all’economia delle piattaforme è inoltre pari solo al 4% a livello globale, meno di un quinto rispetto all’Asia (21%) e ben 18,5 volte in meno rispetto agli Stati Uniti (74%).

Consulta il report al seguente link e la presentazione dello studio

Per maggiori informazioni consulta il comunicato stampa

La dematerializzazione consentirà alle imprese di diventare più produttive e sostenibili

Da quanto emerge nel report dell’IndustryLab di Ericsson, che ha coinvolto gli opinion leader e i decisori di business in un’indagine dedicata al ruolo dell’Ict nel futuro delle loro organizzazioni, saranno proprio i processi di dematerializzazione la chiave per ottenere una maggiore redditività e una minore impronta ambientale in futuro.

Sette imprese su dieci hanno già raggiunto la metà del loro percorso di dematerializzazione e si avviano ad impiegare massicciamente realtà aumentata, realtà virtuale, cloud e tecnologia mobile. Questo passaggio determinerà la forte transizione al lavoro da remoto che, oltre ai risparmi sulla manutenzione degli uffici, permetterà di creare agilmente nuove filiali, avvalersi di personale all’estero o gestire un’attività di e-commerce in tutto il mondo con soluzioni cloud.

E la dematerializzazione permetterà anche di aumentare la sostenibilità delle imprese, attraverso la riduzione del pendolarismo, la riduzione nell’uso di materiali consumabili e il risparmio energetico attraverso il passaggio a soluzioni cloud.

Approfondisci su Corriere Comunicazioni e scarica il Report dell’IndustryLab di Ericsson

 

La digital transformation delle PMI

La misura Digital Transformation prevista dal Decreto Crescita (articolo 29, commi 5-8) è finalizzata a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti 4.0 e di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

I beneficiari della misura sono le PMI in forma singola o congiunta (aggregazioni non superiori a 10 imprese). I progetti presentati in forma congiunta possono essere realizzati mediante contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato, dove figuri come soggetto promotore capofila un DIH-Digital Innovation Hub o un EDI-ecosistema digitale per l’innovazione.

Con il decreto direttoriale MISE 9 giugno 2020 sono disciplinati i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni. Con successivo decreto direttoriale saranno indicati i termini e le modalità di presentazione delle domande.

Consulta il decreto direttoriale 9 giugno 2020: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/DD_9_giugno_2020.pdf

 

La fabbrica intelligente sarà 5G

I miliardi di sensori installati nelle industrie di tutto il mondo producono miliardi di dati, che però a poco servono se non si impiega la tecnologia giusta per raccoglierli, gestirli ed interpretarli. Per fare questo sarà fondamentale il diffondersi del 5G.

La Intel ha evidenziato come il 5G, combinato con cloud, edge computing e intelligenza artificiale permetterà di andare oltre la sola interconnessione dei dispositivi presenti negli stabilimenti produttivi, permettendo alla produzione di diventare veramente più intelligente, e quindi più efficiente, produttiva ed economica.

Il 5G agevolerà la proliferazione dell’Internet of Things (IoT), consentendo alle industrie di automatizzare i processi manuali, lavorare in modalità wireless e collegare tutte le sedi dell’azienda.

Gli esperti di Intel stimano che entro il 2025 si conteranno più di 75 miliardi di dispositivi IoT installati e ciò potrà creare un impatto economico fino a 3.700 miliardi di dollari nel comparto manifatturiero. Il 5G porterà una connettività senza soluzione di continuità e grandi capacità di calcolo, con bassi tempi di latenza.

E l’impiego del 5G si allargherà all’intero ciclo di vita del prodotto, dall’approvvigionamento e la produzione sino alla distribuzione e alla vendita, portando anche una riduzione dei costi di manutenzione ed un aumento della produttività della supply chain.

Leggi i dettagli su: https://www.lastampa.it/tecnologia/dossier/smart-factory/2021/07/13/news/potenza_velocita_e_sicurezza_la_fabbrica_intelligente_sara_5g-310172513/

 

La LEAN Experience Factory si amplia

LEF, centro di eccellenza nel campo della trasformazione digitale, ha inaugurato il 19 luglio 2021 l’ampliamento della propria sede. LEF nasce come centro di formazione esperienziale nel 2011 dalla joint venture tra McKinsey&Company, Confindustria Alto Adriatico ed altri soci del territorio ed è inoltre socio dello SMACT Competence Center e parte dell’iniziativa IP4FVG.

Uno spazio di 3000 metri quadrati che offre esclusivi programmi di formazione esperienziale in presenza e da remoto.

I nuovi spazi si preparano a ospitare quella che, da fabbrica digitale modello, è diventata oggi un’azienda modello digitale con processi reali, ambienti di backoffice e operatori che simulano le attività di una vera e propria azienda facendo comprendere tutte le fasi della trasformazione digitale.

Per maggiori informazioni visita il sito https://lef-digital.com/

 

La pandemia non ferma gli investimenti dell’industria 4.0

Malgrado la pandemia le imprese manifatturiere non frenano, ma anzi aumentano gli investimenti in tecnologie 4.0. E’ quanto emerge da un’indagine di Deloitte, che evidenzia 3 ambiti prioritari in cui le imprese italiane stanno investendo:

  • automatizzazione di magazzini e centri di distribuzione,
  • uso di sensori per rilevare la qualità di un prodotto/processo aziendale,
  • prodotti smart e interconnessi con tecnologie IoT.

Viene inoltre evidenziato come le maggiori opportunità di sviluppo e innovazione sono legate ai cosiddetti ecosistemi di smart manufacturing, in cui attraverso una rete di collaborazioni e interazioni con una pluralità di soggetti, non solo afferenti alla propria filiera produttiva, ma detentori di specifiche competenze, le aziende hanno la possibilità di accelerare sia la capacità innovativa, sia il time-to-market, ma anche l’apertura di nuovi canali o mercati. Deve tuttavia ancora maturare la capacità delle imprese di costituire tali ecosistemi, non soltanto sul fronte della della produzione, ma anche su quelli della supply-chain e dell’individuazione dei talenti.

Per ulteriori approfondimenti: https://www.industriequattropuntozero.it/2021/04/16/industria-4-0-6-aziende-su-10-continuano-a-investire-dopo-la-pandemia/ 

 

 

La Rete dei DIH di Confindustria partecipa alla fiera SPS Italia, Parma 23-25 maggio 2023

La rete dei Digital Innovation Hub di Confindustria sarà presente ad SPS Italia, la fiera dell’automazione e del digitale che si terrà a Parma dal 23 al 25 maggio 2023. L’appuntamento annuale organizzato da Messe Frankfurt Italia rappresenta per le aziende un momento di confronto ed aggiornamento sull’evoluzione delle tecnologie.

Gli eventi che vedono la partecipazione dei DIH di Confindustria sono:

  • 23 maggio dalle 10:00 alle 12:45 – Green Arena Pad. 4
    Tavola rotonda: “La nuova era dell’industria al servizio della società: efficienza, sostenibilità e uomo al centro” alla quale interverranno tra gli altri Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Regione Emilia-Romagna, Andrea Bianchi, Presidente ANIE Automazione, Gianluigi Viscardi, Coordinatore Rete Nazionale dei DIH di Confindustria, Federico Faggin, Presidente Fondazione Federico & Elvia Faggin e Bruno Siciliano, Professore Ordinario di Automatica e Robotica Università di Napoli Federico II.
  • 23 maggio dalle 16:00 alle 17:00 – Red Arena Pad. 8
    Workshop: “Rete dei DIH di Confindustria a supporto della trasformazione digitale delle aziende”. L’evento ha l’obiettivo di presentare alle aziende le opportunità offerte dalla rete dei DIH di Confindustria attraverso il contributo dei rappresentanti dei DIH e delle aziende che sono state supportate dai DIH. Si parlerà di assessment della maturità digitale, roadmap di sviluppo, progetti di filiera, fabbriche vetrina e opportunità di finanziamenti europei per le aziende.

Scarica qui l’elenco completo degli eventi e iscriviti alla fiera

 

La rivoluzione del modello Direct to Consumer

Si svolgerà giovedì 14 ottobre 2021 alle ore 11 il webinar intitolato “Il ciclo di produzione inizia o finisce con l’esperienza di acquisto?” organizzato dal Competence Center Made in collaborazione con SAP.

L’evento si inserisce nell’iniziativa #MADEpossible ed è dedicato alla rivoluzione del modello Direct to Consumer (D2C) che ha avuto un’accelerazione improvvisa a seguito della situazione pandemica.

La transizione al modello D2C offre alle aziende tre aree di opportunità nella relazione con il cliente. La prima è la gestione del brand e dell’immagine. La seconda è la gestione della distribuzione e della supply chain. La terza è la gestione della customer experience. L’incontro sarà l’occasione per discutere su come avere pieno controllo sui dati di produzione e logistica e su tutti i dati che aiutano a capire ragioni e comportamenti di acquisto e di consumo. Questo è cruciale per produrre item massimamente configurabili dal cliente finale, realizzando una fabbrica iperconnessa e facilmente adattabile, senza incrementare i costi di produzione e continuando ad offrire una customer experience di valore.

Consulta il programma dei lavori.

Per seguire l’evento è possibile registrarsi al seguente LINK

 

La sfida legale sull’Intelligenza Artificiale

La Commissione Europea ha redatto una proposta di regolamento dedicata all’impiego dell’Intelligenza Artificiale, che punta a garantire più attenzione alle conseguenze sui diritti dei cittadini dall’impiego di questa tecnologia. A differenza dell’approccio americano o cinese, quello europeo punta a garantire una maggiore garanzia giuridica della dignità umana rispetto alla IA.

Da qui la proposta di applicare alcuni vincoli: l’Intelligenza Artificiale dovrà infatti essere non-escludente, trasparente e non rischiosa in materia di diritti fondamentali.

Di questi temi si è parlato nell’ambito del #Digital Law, evento realizzato nell’ambito dell’Internet Festival 2021.

Guarda la registrazione dell’evento.

Approfondisci su: https://www.punto-informatico.it/una-colossale-sfida-legale-si-aggira-per-leuropa-lia/

 

La strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il documento definitivo con le proposte relative alla “Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale”, in coerenza con quanto previsto a livello europeo nel Piano coordinato per l’IA che invita tutti gli Stati membri a dotarsi di strategie nazionali che definiscano i livelli di investimento e le misure per la diffusione dell’IA.

Alle proposte ha lavorato il gruppo di 30 esperti selezionati dal Mise, elaborando un documento sottoposto alla consultazione pubblica nel 2019 e recependo le osservazioni pervenute.

La strategia è strutturata in tre parti: la prima è dedicata all’analisi del mercato globale, europeo e nazionale dell’Intelligenza Artificiale. La seconda parte descrive gli elementi fondamentali della strategia, mentre la terza approfondisce la governance proposta per l’IA italiana e propone alcune raccomandazioni per l’implementazione, il monitoraggio e la comunicazione della strategia nazionale in tema di intelligenza artificiale.

Il documento sarà alla base della definizione della strategia italiana nell’ambito del Piano Coordinato europeo. Il Mise ha annunciato che terrà a breve un webinar di presentazione del lavoro con la partecipazione dei Sottosegretari Liuzzi, Manzella e degli esperti.

Consulta il documento: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Proposte_per_una_Strategia_italiana_AI.pdf

 

La strategia italiana per la banda ultralarga

E’ stata approvata dal Comitato interministeriale della transizione digitale la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga “Verso la Gigabit Society”.

L’obiettivo è quello di accelerare la transizione digitale del nostro Paese, secondo le indicazioni della Commissione europea. Sono 7 gli interventi che compongono la Strategia italiana:

  • Piano aree bianche
  • Piano voucher
  • Piano Italia a 1 Giga
  • Piano Italia 5G
  • Piano Scuole connesse
  • Piano Sanità connessa
  • Piano Isole Minori

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano (PNRR) destina 6,7 miliardi di euro per i progetti dedicati alla Strategia per la Banda Ultralarga. Si tratta di risorse che si aggiungono agli investimenti già avviati per realizzare la transizione digitale in favore di cittadini e imprese.

 

La trasformazione digitale si basa sulla leadership

Quando si tratta di trasformare con successo un’organizzazione, la leadership resta il fattore più importante e forse anche essere il più difficile da controllare. Come i casi Dell Hell e il rinnovamento di SAP insegnano, gli esempi di trasformazione digitale di maggior successo coinvolgono solitamente i leader che guidano in prima persona o che comunque sostengono apertamente il cambiamento.

Rispetto a quella classica, la leadership digitale impiega gli strumenti tecnologici di ultima generazione, come ad esempio le piattaforme di feedback dei dipendenti e i blog CEO. Le soluzioni all’avanguardia per la collaborazione, la comunicazione e l’amministrazione consentono quindi alle aziende di creare approcci inediti alla propria organizzazione, aprendo la strada a modi totalmente innovativi di esercitare la leadership.

Strumenti sempre più intelligenti per la gestione delle informazioni o per l’analisi in tempo reale delle prestazioni oltre a consentire un accesso più immediato ai dati aziendali, lasciano infatti il posto a nuove forme di processo decisionale. Parlando di feedback, tecnologie come i social network aziendali, ad esempio, non solo rendono la collaborazione più facile per tutti all’interno di un’azienda, ma sono anche un modo semplice per i leader e i responsabili di ottenere una visione non filtrata di ciò che accade nell’intera organizzazione.

Gli strumenti di comunicazione digitale inoltre sono molto più personalizzati rispetto alla maggior parte dei media, consentendo di creare una relazione più intima e personale, su una scala molto ampia. Oggi i software più dinamici permettono di migliorare i modi in cui i dipendenti lavorano, collaborano e si organizzano, modificando, a loro volta, il modo in cui il lavoro può essere strutturato e organizzato.

La trasformazione digitale è una grande sfida. Richiede alle aziende un grande sforzo, come ad esempio quello di monitorare l’ambiente per sviluppi digitali rilevanti, nuovi canali di distribuzione e nuovi comportamenti con i clienti. Per questo motivo occorre identificare le capacità digitali da costruire, lungo l’intera catena del valore e attraverso tutte le funzioni, assumendo le persone giuste e assicurandosi di farlo in modo agile.

Perché la trasformazione digitale fondamentalmente è un costante adattamento organizzativo a un ambiente in continua evoluzione, ad un alto ritmo e con una destinazione ancora in parte sconosciuta.

 

Lancio dell’accordo nazionale tra CONFINDUSTRIA e SCHNEIDER ELECTRIC

Confindustria e Schneider Electric hanno avviato una collaborazione per sensibilizzare le imprese sulle opportunità offerte dalle tecnologie digitali in termini di crescita sostenibile.

A tale scopo Schneider Electric metterà a disposizione gratuitamente 10.000 ore per condividere luoghi, risorse, competenze e servizi con la rete dei Digital Innovation Hub di Confindustria su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di contribuire alla diffusione della cultura della digitalizzazione e stimolare la domanda di trasformazione digitale delle imprese.

L’accordo è basato su 10 punti strategici:

  1. rendere la trasformazione digitale leva per l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile;
  2. fare sistema con siti e testimonianze smart esemplari, promuovendo lo scambio nazionale e locale di esperienze e buone pratiche;
  3. stimolare l’individuazione di “Fabbriche vetrina”, contribuendo al progetto realizzato a livello nazionale dalla rete dei DIH di Confindustria;
  4. promuovere la Digital Live Experience con le PMI;
  5. supportare i servizi informativi e formativi dei DIH con specialisti e partner;
  6. aprire a sperimentazioni di filiera;
  7. collaborare con i Competence Center promuovendo collaborazioni con i DIH;
  8. progettare e testare un processo di “Post Digital Assessment” con le PMI;
  9. dare seguito ai primi test di collaborazione con i DIH entro il 2019, valorizzandoli sulla piattaforma DIHIWARE;
  10. condividere e monitorare una dashboard sull’andamento elle attività.

Le aziende interessate a partecipare alle iniziative ed alle attività previste dall’accordo possono contattare il più vicino DIH del network Confindustria.

 

Le applicazioni del computer quantistico nel business

Il quantum computing non è più ormai un tema trattato solo nei laboratori di ricerca, ma è entrato nel mondo del business: il computer quantistico presentato nel 2019 da Ibm, tramite il cloud, viene già usato dalle aziende per una serie di applicazioni commerciali.

I computer quantistici sfruttano le leggi della fisica e della meccanica quantistica, che fa riferimento alle particelle subatomiche, per svolgere i calcoli in modo molto più veloce. I più importanti player in questo settore sono rappresentati da Ibm e Google. L’Europa da parte sua, ha investito 1 miliardo di euro in dieci anni sulla “Quantum Flagship Initiative”.

I maggiori esperti a livello mondiale sono concordi nel prevedere che l’impiego congiunto di quantum computing, digital computing, cloud computing e intelligenza artificiale, genererà a breve un grande valore sia per imprese che per la società in generale, come sta già dimostrando l’impiego di queste tecnologie nella ricerca di un vaccino per il Covid-19.

I settori in cui già ora vengono sviluppate applicazioni commerciali che impiegano il quantum computing vanno dall’informatica, ai servizi finanziari, dalla logistica alla cybersecurity. Proprio in relazione a quest’ultima, dato che i computer quantistici potrebbero riuscire a superare tutte le barriere della normale crittografia, si sta sviluppando una nuova forma di crittografia quantistica, cui sta lavorando anche l’UE, che sta investendo molto sul tema, a partire dal progetto OpenQkd (Open European quantum key distribution testbed), che coinvolge l’Università di Padova.

Per maggiori approfondimenti sul tema del quantum computing: https://www.digital4.biz/executive/innovation-management/computer-quantistico-quantum-computing/

 

Le aziende sono pronte a cogliere i vantaggi del 5G?

La tecnologia 5G, nuova generazione di connettività wireless, promette di trasformare i  servizi con maggiore velocità di banda e solidità di connessione, rispetto alla precedente.

La prima generazione è nata nel 1983 negli Stati Uniti ed offriva una velocità di trasmissione voce di soli 2.4 Kbps. I telefoni cellulari hanno poi avuto un rapido sviluppo passando nei primi anni ’90 al 2G digitale con una migliore qualità e scambio dati. Nei primi anni 2000, il 3G e la banda larga è passato ai 2.000 kilobit al secondo e infine con il 4G, attualmente in uso, ha esteso la velocità e lo scambio dati migliorando la solidità della linea (100.000 kbps).

Nello specifico il 5G promette di offrire una velocità di 10 – 100 volte in più rispetto all’attuale LTE reti, una latenza praticamente impercettibile (circa di 1 millisecondo), disponibilità di rete al 99,999% e un risparmio di consumo energetico del 90%.

L’automazione prenderà sempre più piede all’interno delle aziende, chiamate a integrare le caratteristiche della rete 5G con i prodotti, i servizi e i processi. L’impatto che può avere nei futuri piani aziendali è enorme: nella capacità di soddisfare i clienti e nelle nuove opportunità di business.

Secondo i dati emersi dallo studio “5G Smart Ecosystems Are Transforming the Enterprise Are You Ready?” condotto da Oracle Communications, che ha coinvolto 265 responsabili IT, in aziende di medie e grandi dimensioni di tutto il mondo, la quasi totalità delle imprese (il 97%) è consapevole dei vantaggi che il 5G potrebbe portare.

Mentre il 95% degli intervistati si sta già preparando a coglierne le opportunità, impostando programmi innovativi per sfruttare i vantaggi di IoT ed ecosistemi intelligenti, circa l’85% prevede di implementare entro il 2021 soluzioni di connettività che utilizzano questa tecnologia.

Oltre ai vantaggi iniziali come Quality of Experience e velocità, le reti 5G saranno trasformative e avranno un impatto duraturo sul modo in cui le aziende fanno affari. La maggior parte delle organizzazioni vorrà nuovi sistemi di monetizzazione per le soluzioni abilitate, preferendo soluzioni basate sugli ecosistemi.

Da questa ricerca “Emerge chiaramente come le aziende vogliano capitalizzare le promesse del 5G; detto questo però, per avere successo, bisogna evitare di pensare al 5G semplicemente come un’altra tecnologia di connettività, e considerarlo invece un abilitatore per creare i cosiddetti ecosistemi intelligenti di cui si parla da tanto tempo” ha dichiarato Doug Suriano, Sr. VP e General Manager di Oracle Communications.

“Questo significa farsi fin dall’inizio le domande giuste: capire come il 5G possa aiutare a dar vita a soluzioni future, su quale arco temporale ragionare, come si potrà avere accesso al 5G rapidamente e come si potranno sfruttare le sue potenzialità per evolversi”.

Con la possibilità di “stratificare” parti considerevoli di reti aziendali, il 5G darà vita a nuove offerte ed ecosistemi smart di valore fondamentale per lo sviluppo del business.

Un impatto ampio e trasversale sulle aziende che, aumentando la produttività, riducendo i costi e migliorando l’esperienza dei clienti, permetterà di fornire connessioni ad altissima velocità, assicurando anche che i componenti IoT installati in ambienti di tipo “smart factory” trasmettano in tempo reale informazioni sullo stato di macchine e altri asset produttivi.

 

Leadership e gestione remota nella nuova impresa digitale

Confindustria Digitale organizza in collaborazione con LUISS Business School il webinar “Leadership e gestione remota nella nuova impresa digitale” che si terrà mercoledì 15 luglio alle ore 17.00.

L’emergenza sanitaria ha dimostrato che le imprese più resilienti sono state quelle già organizzate per avvantaggiarsi subito delle potenzialità delle tecnologie digitali. Durante il lockdown questa condizione ha riguardato non più del 30% delle imprese italiane, coinvolgendo circa 8 milioni di italiani che hanno potuto continuare a svolgere la propria attività in sicurezza lavorando da remoto. L’insegnamento da trarre è che non si può e non si deve tornare indietro: nella fase di ripartenza i passi giusti da fare sono dunque quelli di estendere e completare i processi innovativi avviati.

Un’occasione di riflessione e confronto, per convertire l’esperienza della emergenza in una grande opportunità di trasformazione digitale del Paese.

Consulta il programma dei lavori.

Per partecipare al webinar è necessaria la registrazione.

 

Leading the Digital Decade – Evento online, 1 e 2 giugno 2021

L’1 e il 2 giugno 2021 la Commissione europea e la Presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione Europea organizzano l’evento “Leading the Digital Decade” sulla trasformazione digitale dell’Europa.

L’evento sarà dedicato alla definizione degli obiettivi digitali dell’UE per il 2030 e del percorso necessario per raggiungerli e permettere a tutti di accedere ai benefici della digitalizzazione e creare il futuro digitale dell’Unione europea.

Durante il primo giorno verrà discusso il “Decennio digitale europeo: obiettivi digitali per il 2030”, il secondo giorno sarà dedicato al lancio del programma  Digital Europe per accelerare la ripresa economica e la trasformazione digitale dell’Europa a beneficio di cittadini e imprese.

Per partecipare è necessario registrarsi nella pagina dedicata all’evento (https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/leading-digital-decade).

 

Legge di bilancio 2022: proroga del piano Transizione 4.0 per il periodo 2023-2025

Il Piano Transizione 4.0 entra nel suo sesto anno di vita e, pur essendo il 2022 già coperto dalle misure esistenti, la Legge di Bilancio 2022 anticipa la proroga del Piano Transizione 4.0 al periodo 2023-2025, garantendo coerenza e stabilità nel tempo ai diversi incentivi per il rilancio degli investimenti privati, che spesso richiedono tempi lunghi per essere definiti e poi realizzati. Nel corso del 2022 il Governo ha intenzione di aprire un tavolo di confronto con il mondo delle imprese per individuare l’indirizzo futuro del piano.

L’obiettivo è assicurare la capacità degli incentivi sia di tenere conto della ulteriore evoluzione delle tecnologie digitali e dello sviluppo di nuove applicazioni sia di rafforzare il supporto alla transizione green che è uno degli obiettivi del nuovo Piano Transizione 4.0. Il tutto in coerenza con le finalità del PNRR e con la necessità di garantire un efficiente ed efficace utilizzo delle rilevanti risorse messe a disposizione.

In questi anni, infatti, le tecnologie digitali si sono ulteriormente evolute. Ad esempio, l’intelligenza artificiale, la raccolta e l’analisi dei dati, l’avvio di nuovi progetti come Gaia-X da un lato fanno emergere nuovi fabbisogni di competenze ed evidenziano la necessità di definire percorsi formativi di qualità, dall’altro sottolineano la necessità di un approccio alla transizione digitale “per progetti”, che consentano una reale integrazione e interconnessione dei processi aziendali. Analogamente, anche la transizione verso la sostenibilità ambientale può trovare un supporto più mirato nel Piano, che già include tecnologie green, ma che può essere ulteriormente rafforzato.

Per maggiori informazioni:

https://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/transizione-4-0-il-futuro-del-piano-la-continuita-e-unesigenza-ma-la-discontinuita-offre-opportunita/

 

Leonardo accompagna la “trasformazione digitale” dei fornitori chiave con il supporto dei DIH del territorio

Leonardo, in partnership con i Digital Innovation Hub (DIH) di Confindustria, lancia una nuova iniziativa incentrata sulle tematiche dell’industria 4.0 e cyber security dedicata ai propri fornitori chiave, compresi nella ELITE Leonardo Lounge, per accompagnarli nella loro “trasformazione digitale”.

L’iniziativa si inserisce all’interno del programma di ottimizzazione e rafforzamento della supply chain LEAP2020 (Leonardo Empowering Advanced Partnership) ed è stata presentata nel corso del workshop “Tecnologie e Network per l’innovazione” dedicato alle aziende della ELITE Leonardo Lounge, l’ambiente dedicato alle aziende ad alto potenziale della supply chain di Leonardo sviluppato da ELITE di Borsa Italiana.

Sono oltre quaranta le PMI coinvolte, fornitori chiave di Leonardo, provenienti da 12 diverse Regioni, per un fatturato aggregato pari a 1 miliardo di euro e un totale di oltre 5.700 dipendenti, che seguiranno una specifica roadmap formativa.

Di queste, 6 sono sul territorio piemontese e saranno gestite dal DIH Piemonte durante tutto il progetto, in coordinamento con la rete DIH per un intervento tagliato su misura.

Le aziende partecipanti, con il supporto della rete DIH di Confindustria, saranno valutate in termini di maturità digitale e sicurezza cibernetica e quindi orientate verso un percorso di progressiva trasformazione digitale, per cogliere le opportunità connesse allo sviluppo di tecnologie 4.0. Il progetto supporterà inoltre il networking dei fornitori verso l’ecosistema dell’innovazione dell’industria 4.0 – dalle smart factory ai Competence Center, dai centri di ricerca ai provider di tecnologie abilitanti – contribuendo a raggiungere l’obiettivo del programma LEAP2020 di rendere la base fornitori di Leonardo più innovativa, competitiva e sostenibile contribuendo a favorire l’evoluzione della “supply chain” in “value chain”.

Per maggiori info​: https://dih.piemonte.it/leap-2020/

 

Master “Intelligence e ICT” di I e II livello dell’Università degli Studi di Udine

L’Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche, in collaborazione con il DIH Udine, ha organizzato il Master universitario “Intelligence e ICT”, di I e II livello.

Il Master offre una preparazione alla gestione delle tecnologie digitali emergenti (Intelligenza artificiale, Machine e Deep Learning, Big Data Analysis, Cyber Security, Biometria e Gait Analysis, Web Intelligence, Text Mining, Open Source Intelligence, Crowdsource Intelligence, Augmented e Virtual Reality). Inoltre fornisce quelle conoscenze di base di geopolitica e diritto che, unite alla capacità di usare le tecnologie informatiche, sono gli strumenti indispensabili per poter affrontare le sfide dell’intelligence nel mutevole contesto sia del panorama internazionale sia della protezione aziendale ai sempre più crescenti attacchi di tipo cyber.

Il conseguimento del Master di I o di II livello in Intelligence e ICT costituisce il più avanzato titolo di studio di livello universitario che riconosce le competenze nel settore dell’intelligence e della sicurezza informatica per le aziende. Tutte le lezioni saranno fruibili sia in presenza sia in diretta/streaming e saranno registrate per permetterne anche una fruizione asincrona.

Il master è rivolto a referenti della sicurezza aziendale e laureati di primo e di secondo livello in discipline politico-sociali e scientifiche ed è finalizzato a formare e perfezionare profili professionali in grado di utilizzare le moderne risorse offerte dalle tecnologie digitali nell’ampio contesto dell’intelligence economica, della sicurezza e della gestione e protezione dei dati.

Le attività didattiche si svolgeranno da novembre 2022 a settembre 2023 e la domanda di ammissione deve essere presentata on-line entro le ore 12.00 del 20 ottobre 2022 attraverso il seguente link: www.uniud.it/masterintelligence in cui sono disponibili anche tutte le informazioni sul master (è previsto un numero massimo di 50 iscritti).

Per ulteriori informazioni:

 

MEDISDIH organizza il primo DIH WORLD COMMUNITY DAY in Puglia

MEDISDIH, Distretto Meccatronico Regionale e Digital Innovation Hub della Puglia, in qualità di partner del progetto H2020 “DIH-World” organizza il suo Primo COMMUNITY DAY, che avrà luogo il 16 aprile 2021.

L’evento ha lo scopo di riunire esperti e best practice in ambito Industria 4.0. Il Community Day di MEDISDIH vedrà diversi interventi volti a dare un’idea tangibile di come i servizi dei DIH a supporto della digitalizzazione della struttura organizzativa delle PMI possano risultare cruciali per le loro funzioni aziendali, indipendentemente dalla dimensione di impresa e dallo specifico mercato di riferimento.

Consulta il programma dei lavori e iscriviti per partecipare.

Per maggiori informazioni visita la web page dedicata sul sito di MEDISDIH

 

Mobile World Congress 2018

Dal 26 febbraio al 1 marzo 2018, aprirà a Barcellona il Mobile World Congress, da oltre trent’anni l’evento più atteso per i progetti tecnologici più innovativi del panorama internazionale.

Con oltre 100.000 delegati, circa 2.300 espositori e 170 delegazioni governative, occupando 100.000 metri quadrati di superficie espositiva, l’MWC è infatti indubbiamente l’appuntamento di riferimento a livello mondiale per il settore tecnologico nel campo delle nuove tecnologie e del mobile.

Eccellente piattaforma di lancio dei migliori smartphone, smartwatch, tablet e altri dispositivi connessi, svelerà le principali innovazioni messe in commercio in questa prima parte dell’anno.

Ma non solo smartphone. In mostra anche numerose invenzioni specialistiche tra cui display flessibili, chipset all’avanguardia, soluzioni di intelligenza artificiale di nuova generazione oltre a numerose app, software e accessori.

Sarà inoltre possibile assistere a numerosi incontri dimostrativi e interventi su tematiche che riguardano la quarta rivoluzione industriale, l’innovazione, le nuove tipologie di servizi del futuro, il consumatore digitale e la tecnologia all’interno della società.

Tra le proposte presentate anche il progetto sulla tecnologia Blockchain e la sua applicazione nella catena produttiva per assicurare sicurezza e tracciabilità nelle transazioni economiche.

Per velocizzare i tempi di ingresso alle sale espositive, l’organizzazione ha adottato un sistema di riconoscimento facciale, oltre alla tecnologia NFC e Bluetooth presente nei badge.

Il Festival è anche caratterizzato da un impatto ambientale sostenibile. Tutti i tappeti e la carta utilizzati, così come l’ottanta percento dei suoi materiali da costruzione, sono infatti realizzati con materiali riciclati e alla fine del congresso saranno nuovamente riutilizzati. Un evento che è un connubio perfetto tra innovazione, tecnologia e sostenibilità!

 

News sul Piano Transizione 4.0

Il decreto Aiuti (Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50) recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” – ha introdotto importanti modifiche a due fondamentali strumenti del Piano 4.0.

Le modifiche riguardano il credito d’imposta per l’acquisto di beni immateriali 4.0 inclusi nell’allegato B (Legge di Bilancio per il 2017) e il credito d’imposta per supportare la formazione sulle tecnologie 4.0.

Per l’acquisto di beni immateriali 4.0 è stato previsto l’aumento dell’aliquota di credito d’imposta dal 20% al 50% per tutto il 2022. Per la formazione è invece prevista una riforma più incisiva che mira a rafforzare il supporto alle imprese che effettueranno percorsi di formazione seguendo le indicazioni contenute in un decreto attuativo che dovrà essere adottato dal Mise. Per queste imprese è prevista una maggiorazione delle aliquote del credito d’imposta, diversificate in funzione della dimensione aziendale e che per le piccole imprese arriverà al 70%.

 

Nuova Sabatini: 300 milioni di rifinanziamento

E’ stata rifinanziata con ulteriori 300 milioni di euro la “Nuova Sabatini”, la misura del Ministero dello Sviluppo Economico che ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per l’acquisto di beni strumentali.

Si tratta di risorse stanziate con la Legge di assestamento di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2021, approvata e pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 246 del 14 ottobre 2021.

La continuità operativa della misura era stata già assicurata con il Decreto Sostegni bis attraverso lo stanziamento di 425 milioni di euro, che ha permesso di riaprire a luglio 2021 lo sportello per la presentazione delle domande delle imprese. Questo duplice intervento ha quindi consentito di rifinanziare la “Nuova Sabatini” con un ammontare complessivo di risorse pari a 725 milioni di euro.

La misura intende rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle PMI, attraverso l’accesso al credito finalizzato all’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

Per maggiori informazioni: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/beni-strumentali-nuova-sabatini

 

Nuova tappa degli Innovation Days 2021 in Abruzzo

Riparte, dopo la pausa di agosto, il percorso Innovation Days 2021, realizzato da Confindustria e Sole24Ore con l’obiettivo di entrare nelle aziende e negli enti di ricerca che fanno innovazione. Dopo le prime cinque tappe di Milano, Torino, Bologna, Bari e Arezzo, la sesta tappa arriva in Abruzzo il 28 settembre, ospitata presso l’azienda Kromoss.

Con questa sesta tappa l’iniziativa focalizza l’attenzione sui settori del Fashion, dell’Arredamento e dell’Acciaio. Non perdere questo viaggio nell’innovazione delle imprese: registrati per partecipare.

E’ possibile rivedere le videoregistrazioni delle precedenti tappe e tutti i video relativi alle aziende visitate al seguente link.

Guardiamo al futuro per costruire oggi l’Italia di domani!

 

Nuova tappa degli Innovation Days 2021 in Toscana

Arriva al giro di boa il percorso Innovation Days 2021, realizzato da Confindustria e Sole24Ore con l’obiettivo di entrare nelle aziende e negli enti di ricerca che fanno innovazione. Dopo le prime quattro tappe di Milano, Torino, Bologna e Bari, la quinta tappa arriva in Toscana il 15 luglio, ospitata presso l’azienda Zucchetti Centro Sistemi.

Con questa quinta tappa l’iniziativa, giunta a metà percorso, focalizza l’attenzione sugli importanti settori del Fashion, del Turismo e della Robotica. Non perdere questo viaggio nell’innovazione delle imprese: registrati per partecipare.

E’ possibile rivedere le videoregistrazioni delle precedenti tappe e tutti i video relativi alle aziende visitate al seguente link.

Guardiamo al futuro per costruire oggi l’Italia di domani!

Nuova tappa degli Innovation Days 2021 in Veneto

Nuovo evento online del percorso Innovation Days 2021, realizzato da Confindustria e Sole24Ore con l’obiettivo di entrare nelle aziende e negli enti di ricerca che fanno innovazione. Dopo le tappe in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia, Toscana, Abruzzo e Campania, l’ottava tappa arriva in Veneto il 10 novembreospitata presso il Calzaturificio Jumbo.

Con questa tappa l’iniziativa focalizza l’attenzione sui settori del Fashion e dell’Arredamento. Non perdere questo viaggio nell’innovazione delle imprese: registrati per partecipare.

E’ possibile rivedere le videoregistrazioni delle precedenti tappe e tutti i video relativi alle aziende visitate al seguente link.

Guardiamo al futuro per costruire oggi l’Italia di domani!

Nuova tappa dei 100 luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità

Si svolgerà il 6 dicembre 2021 dalle ore 16.00 alle ore 17.30 presso la Check Up Srl, azienda di Treviso che produce sistemi di elettronica integrata dal 1991, il webinar del Progetto “100 Luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità”.

L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sui casi aziendali di innovazione e Industria 4.0 e di innovazione sostenibile fino ad oggi presentati. Il progetto coinvolge alcune PMI considerate “Fabbriche Vetrina” in quanto hanno già intrapreso progetti innovativi in chiave digitale e sostenibile e sono aperte a condividere con altre PMI la loro esperienza.

Consulta il programma dei lavori ed iscriviti all’evento.

 

Nuova tappa dei 100 luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità presso IPV PACK

Si svolgerà il 24 gennaio 2023 dalle ore 16.00 alle ore 17.00 presso la IPV PACK, azienda di Carmignano di Brenta (PD) che produce e lavora plastica e distribuisce materiali di alta qualità per l’imballaggio del settore alimentare, pet food e industriale, la nuova tappa del Progetto “100 Luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità”.

L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sui casi aziendali di innovazione e Industria 4.0 e di innovazione sostenibile fino ad oggi presentati. Il progetto coinvolge alcune PMI considerate “Fabbriche Vetrina” in quanto hanno già intrapreso progetti innovativi in chiave digitale e sostenibile e sono aperte a condividere con altre PMI la loro esperienza.

Consulta il programma dei lavori ed iscriviti all’evento.

 

Nuova tappa del progetto Fabbriche Vetrina in I.CO.P.

Fa tappa a Udine il roadshow “I 100 luoghi di Industria 4.0″ di Confindustria racconta le imprese più evolute del 4.0, presenti sul portale nazionale Preparatialfuturo, dedicato da Confindustria all’Industria 4.0.

Organizzato in collaborazione con IP4FVG, l’evento online dal titolo “I.CO.P. 100 anni di storia, dalla tradizione ai cantieri 4.0” è in programma il 24 marzo alle ore 15.30.

Il focus della tappa sarà la trasformazione digitale dell’edilizia e avrà come protagonista I.CO.P., azienda leader nell’innovazione tecnologica applicata alle costruzioni e alle opere speciali di ingegneria.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di Cantiere 4.0 di IP4FVG, frutto della partnership tra Area Science Park, Ditedi, ANCI FVG e ANCE FVG.

Consulta il programma dei lavori e iscriviti all’evento.

 

Nuova tappa del progetto Fabbriche Vetrina in Technowrapp

Dopo i primi due incontri presso Berti Macchine Agricole e Imesa, la terza tappa del percorso di scoperta delle Fabbriche Vetrina individuate da Confindustria per far conoscere esempi concreti di realtà aziendali che hanno introdotto soluzioni 4.0, si svolgerà presso Technowrapp, un’azienda di Belluno che progetta e produce fasciapallet automatici con film estensibile e sistemi di movimentazione e trasporto pallet.

Il webinar e la visita aziendale virtuale si terranno mercoledì 16 dicembre, dalle 15.30 alle 17.15.

Consulta il programma dei lavori e  iscriviti all’evento.

 

Nuova tappa del progetto Fabbriche Vetrina presso Rea Robotics

Continua in modalità webinar il roadshow 2021 dedicato alle realtà aziendali coinvolte nel progetto “Fabbriche Vetrina” con l’obiettivo di conoscere le eccellenze presenti sui territori e attivando processi di networking e condivisione di best practices.

Il prossimo appuntamento si terrà giovedì 28 ottobre presso REA Robotics, azienda di Padova che si occupa di automazione industriale proponendo sistemi integrati solidi e flessibili, disegnati a misura di ogni realtà.

Consulta il programma dei lavori iscriviti all’evento

 

Nuovi modelli di business abilitati da Industria 4.0

Lo sviluppo di innovazioni in diversi contesti tecnologici, e il loro contributo alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale, hanno portato alla nascita di nuovi modelli di business abilitati dall’Industria 4.0.

Sensoristica, Iot e cloud computing, ad esempio, consentono la produzione di una quantità inimmaginabile di informazioni, meglio distribuite rispetto al passato, aprendo ad una vasta gamma di servizi e facilitazioni per le imprese. Questo consente, non solo la riduzione di asimmetrie ed errori nell’intero sistema di produzione di un’azienda, ma anche una diversa allocazione delle risorse e l’applicazione di nuovi rapporti contrattuali tra fornitori e clienti.

In altri casi, invece, il nuovo modello di business è abilitato dalle caratteristiche intrinseche alla tecnologia stessa. Come nel caso della stampa 3D e dei vantaggi che la manifattura additiva porta nella produzione, nella gestione delle scorte di magazzino e nella movimentazione logistica.

È indispensabile, comunque, che tali trasformazioni vengano accompagnate anche da un cambiamento culturale. Occorre attuare uno sforzo di formazione che guidi tutti gli individui coinvolti nel processo, così che siano comprese a pieno le potenzialità e l’impatto di tale rivoluzione.

Il progetto “Ricomincio da 4”, sviluppato da Federmeccanica e Federmanager con il supporto di Fondirigenti, offre la possibilità di approfondire la conoscenza dei nuovi modelli di business e degli ulteriori argomenti relativi alle innovazioni tecnologiche dell’Industria 4.0, visita il link: https://ricomincioda4.fondirigenti.it/

 

Nuovi Poli di Innovazione digitale PNRR: prima classificata la proposta di Confindustria

Lo scorso 22 dicembre è stata approvata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy la graduatoria dei soggetti attuatori dei nuovi Poli di Innovazione digitale nell’ambito del PNRR. La proposta presentata da Confindustria attraverso Sistemi Formativi Confindustria e la Rete nazionale dei Digital Innovation Hub, si è posizionata al primo posto.

Il progetto permetterà al Sistema Confindustria, attraverso la Rete dei DIH e con il coordinamento nazionale di Sistemi Formativi Confindustria, di erogare alle imprese un insieme articolato di servizi dedicati al first-assessment della maturità digitale, sia di singole aziende che di intere filiere produttive, al cybersecurity assessment e alle attività che rientrano nel post-assessment e nell’orientamento all’innovazione.

Nel complesso, la commissione esaminatrice, in considerazione delle proposte progettuali pervenute, ha ammesso al finanziamento, oltre al progetto di Confindustria, anche quelli di Confartigianato, Unioncamere, Coldiretti, Legacoop-CNA e Confcommercio.

Per ulteriori approfondimenti consulta il Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Nuovo bando Macchinari Innovativi

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il decreto direttoriale 23 giugno 2020 che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione previste dal nuovo bando “Macchinari innovativi”, che ha l’obiettivo di favorire investimenti di PMI e Reti d’impresa nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Per la misura sono disponibili complessivamente 265 milioni di euro per sostenere la competitività e la trasformazione tecnologica dei sistemi produttivi nei territori interessati, attraverso l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature innovative. Le risorse per gli investimenti agevolativi sono finanziati dal Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR e saranno rese disponibili alle imprese attraverso l’apertura di due distinti sportelli.

Le domande relative al primo sportello, valutate e gestite da Invitalia, potranno essere compilate a partire dalle ore 10.00 del 23 luglio 2020 mentre l’invio sarà possibile a partire dalle ore 10.00 del 30 luglio 2020.

Consulta il decreto direttoriale 23 giugno 2020: https://www.mise.gov.it/index.php/it/93-normativa/decreti-direttoriali/2041225-decreto-direttoriale-23-giugno-2020-nuovo-bando-macchinari-innovativi-modalita-e-termini-presentazione-domande-1-sportello

Per ulteriori informazioni relative al nuovo bando Macchinari Innovativi: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/macchinari-innovativi

 

Nuovo Piano Transizione 4.0

Il nuovo Piano Transizione 4.0 mette a disposizione delle imprese risorse per circa 24 miliardi di euro e comprende diverse linee di intervento. Il Piano prevede un potenziamento degli incentivi sugli investimenti 4.0 attraverso l’incremento dei tetti massimi agevolabili e delle aliquote del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali e beni 4.0, materiali e immateriali e per investimenti in ricerca e sviluppo, in innovazione tecnologica e in design e ideazione estetica.

Nell’ambito delle attività per l’innovazione sono state previste aliquote più elevate per i progetti di investimento che abbiano specifici obiettivi 4.0 e green e il rafforzamento del credito d’imposta per la formazione 4.0, con l’inclusione nella base di calcolo di ulteriori voci di spesa (es. spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione) e l’estensione dell’agevolazione al 2022.

I nuovi crediti d’imposta sono validi per 2 anni e le nuove agevolazioni riguarderanno gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020.

Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico sono illustrate sinteticamente le nuove misure nel documento Presentazione Nuovo Piano Transizione 4.0

Per tutti gli approfondimenti: https://www.mise.gov.it/index.php/it/transizione40

 

Nuovo regolamento europeo sull’Artificial Intelligence

Il nuovo quadro normativo sull’Intelligenza Artificiale (AI), presentato da Margrethe Vestager, Vicepresidente della Commissione Europea, sarà applicato sia ai soggetti pubblici che privati, con un approccio basato su quattro diversi livelli di rischio:

  • Rischio inaccettabile: sarà vietato lo sviluppo di un’AI che violi i diritti fondamentali delle persone.
  • Rischio alto: saranno soggetti a specifici vincoli e limitazioni i sistemi di AI con ripercussioni negative sulla sicurezza delle persone o sui loro diritti fondamentali.
  • Rischio limitato: è previsto un obbligo di trasparenza per l’impiego di sistemi come i chatbot, affinché gli utenti siano consapevoli che stanno interagendo con una macchina.
  • Rischio minimo: tutti gli altri sistemi di IA possono essere sviluppati e utilizzati nel rispetto della legislazione vigente senza ulteriori obblighi giuridici.

C’è quindi un forte interesse da parte della Commissione ad accelerare con gli investimenti sull’AI, ma garantendo sistemi sicuri, trasparenti, etici, imparziali e sotto il controllo umano. Così da affiancare ai giusti scopi commerciali, l’indispensabile bene comune.

Per ulteriori approfondimenti: https://www.fortuneita.com/2021/04/25/ai-affidabile-in-europa-si-puo/

 

Online il sito web di Gaia-X Hub Italia

Il sito web ufficiale dell’Hub italiano di Gaia-X è online. Il sito rappresenta la principale fonte di informazioni sul progetto Gaia-X in Italia, permetterà di rimanere informati sui progetti dell’Hub italiano, promuoverà le sue attività e sarà un punto di contatto per tutte le organizzazioni interessate a iscriversi all’associazione e a partecipare. Il portale fornirà inoltre informazioni sulla governance del Regional Hub e sui principali data space in Italia.

Gaia-X è il progetto europeo per lo sviluppo della data economy. L’iniziativa agevola gli scambi di dati tra aziende, enti di ricerca ed enti pubblici, creando un ambiente aperto, trasparente e sicuro, in cui dati e servizi potranno essere resi disponibili, raccolti e condivisi in un ambiente di fiducia che permette alle aziende di mantenere il controllo sui propri dati.

Il sito è raggiungibile all’indirizzo https://www.gaiax-italia.eu/

Phishing: vittima un’azienda italiana su due

Il phishing è il tentativo fraudolento di ottenere informazioni sensibili mascherandosi come entità affidabile in una comunicazione elettronica.

È una forma di frode, un esempio di tecniche utilizzate per ingannare gli utenti spesso attratti da comunicazioni che pretendono di provenire da parti fidate come social web, siti di aste, banche, processori di pagamento online o amministratori IT.

Spesso infatti un utente malintenzionato utilizza e-mail di phishing per distribuire collegamenti o allegati malevoli che possono eseguire una varietà di funzioni, tra cui l’estrazione di credenziali di accesso o informazioni sull’account delle vittime.

Gli attacchi si basano tipicamente sulle tecniche di social networking applicate alle e-mail o ad altri metodi di comunicazione elettronica, inclusi i messaggi diretti inviati tramite social network, messaggi di testo SMS e altre modalità di messaggistica istantanea.

Il phishing è uno tra i cybercrimini più comuni e diffusi. Un vero punto debole per il nostro Paese e tra le maggiori minacce che le aziende oggi si trovano a dover affrontare.

Secondo una ricerca di Trend Micro infatti più del 55% delle imprese italiane ne ha subito almeno uno. Un’alta percentuale, superiore rispetto a quella mondiale che arriva al 38%. A rendere le aziende vulnerabili sono anche gli errori dei dipendenti, cosa che spinge ben il 98% delle imprese italiane ad organizzare specifici corsi di training, la percentuale più alta al mondo dopo gli Stati Uniti.

La difesa dal phishing inizia con l’educazione degli utenti a identificare i messaggi ostili. Un filtro può anche bloccare molte e-mail di massa e ridurre il numero di phishing email che raggiungono le caselle di posta degli utenti.

I server aziendali inoltre dovrebbero utilizzare almeno uno standard di autenticazione per accertarsi che la posta elettronica in entrata sia verificata.

Esistono molte altre risorse che aiutano a combattere il phishing. Un gateway di sicurezza Web ad esempio, controllando gli URL richiesti su un database costantemente aggiornato di siti sospetti, può fornire un altro livello di difesa, impedendo agli utenti di raggiungere la destinazione di un collegamento dannoso.

L’ottimizzazione dei firewall, l’aggiornamento e l’attenzione costante ai click sono infine i principali strumenti in grado di creare uno scudo tra l’utente e gli intrusi esterni.

Solo la conoscenza può dare sicurezza. Una politica di diffusione e consolidamento delle competenze informatiche, intesa ad estendere una campagna di “alfabetizzazione digitale”, può infatti creare le adeguate premesse per una cultura capillare e condivisa della cybersicurezza.

 

PIEMONTE GOES DIGITAL Roadshow 2019

Il Digital Innovation Hub Piemonte inaugura il suo roadshow regionale dal titolo “Piemonte Goes Digital” con un evento di presentazione alle aziende che si svolgerà presso l’Unione Industriale della provincia di Asti giovedì 30 maggio 2019 ore 18.30.

Interverranno il Presidente dell’Unione Industriale della provincia di Asti Andrea AmalbertoMassimiliano Cipolletta e Vittorio Illengo, rispettivamente Presidente e Direttore del DIH Piemonte, Lorenzo Paniate responsabile del servizio su Asti, insieme a Mista spa, che, nella figura di Luigi Costa,  General Manager dell’azienda, testimonierà il suo percorso di innovazione guidato dal DIHP.

L’evento è ad accesso libero confermando la partecipazione a [email protected]

Programma dei lavori

 

PNRR: le priorità per le imprese

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’occasione storica per l’Italia. È la chiave per ridare slancio all’economia e liberare un potenziale di risorse ed energie, che le limitazioni imposte dalla crisi sanitaria, hanno compresso e condizionato da più di un anno. Il Piano è anche l’occasione per modernizzare il Paese e dare l’avvio a riforme non più rinviabili, che sono tanto necessarie quanto ambiziose, oltre ad essere propedeutiche alla realizzazione degli investimenti previsti nel cronoprogramma.

Nel PNRR, infatti, le riforme rappresentano un capitolo importante, a cui sono destinati 4,6 miliardi di euro e dai quali è stimato, a regime, un contributo positivo al PIL pari al 3,3%. Sono risorse ingenti che dovranno essere indirizzate in primo luogo alla pubblica amministrazione, alla giustizia, al lavoro e alla concorrenza. A questi si aggiungono interventi settoriali, riguardanti le attività economiche, il fisco e la protezione sociale dei lavoratori, che seppur non ricompresi nel perimetro del PNRR, ne affiancheranno l’attuazione.

Quanto ai driver su cui si concentra il Piano, sono tre gli assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. L’obiettivo è quello di accelerare i processi di transizione e modernizzazione del tessuto produttivo e ridurre i divari che lacerano il Paese.

Leggi tutti i dettagli al seguente link

 

Poli europei di Innovazione Digitale: riunita la cabina di regia

L’11 gennaio 2021 si è riunita la cabina di regia sui Poli europei di Innovazione Digitale, cui hanno partecipato il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, il Ministro dell’Università e della ricerca, Gaetano Manfredi, il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano e i rappresentanti dei 45 poli di trasferimento tecnologico che hanno superato la preselezione nazionale.

E’ stata sottolineata l’importanza strategica della creazione di una rete europea degli EDIH (European Digital Innovation Hubs). Si tratta di un passaggio fondamentale nel processo di digitalizzazione del Paese, in particolar modo per le piccole e medie imprese e gli enti locali, per favorire la creazione di punti di contatto e supporto specializzati nelle nuove tecnologie necessarie per una trasformazione dei processi produttivi e dei servizi al cittadino. Questo percorso è inoltre rilevante per gli ecosistemi di innovazione che ruotano attorno a questi poli, che rappresentano un anello fondamentale nell’architettura del trasferimento tecnologico del Paese.

I Ministri hanno sottolineato e auspicato che i 45 poli di trasferimento tecnologico che hanno superato la preselezione nazionale avviino un processo finalizzato a favorire l’integrazione tra progetti affini, con l’obiettivo di rafforzare la presenza italiana nella rete degli European Digital Innovation Hubs.

Per ulteriori informazioni: Poli europei di innovazione digitale: 45 i progetti selezionati

 

Poli nazionali candidati alla call ristretta europea per la selezione degli European Digital Innovation Hubs (EDIH)

A seguito dell’Avviso pubblico del 17/08/2020 per la preselezione dei Poli di innovazione digitale operanti sul territorio nazionale, ritenuti idonei a partecipare alla call ristretta europea nell’ambito del Programma Europa digitale, il 9 novembre 2020 il MISE ha trasmesso le risultanze dell’attività istruttoria alla Cabina di Regia istituita dai Ministri dello sviluppo economico, dell’università e della ricerca e dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione.

L’11 dicembre la Cabina di Regia ha comunicato l’elenco dei Poli per l’innovazione digitale ritenuti idonei a partecipare alla call europea ristretta, finalizzata alla selezione dei Poli che faranno parte della rete degli EDIH, che è stato trasmesso alla Commissione europea.

 

PREMIO CAMPANIA DIGITAL INNOVATION HUB

Il DIH Campania ha lanciato il Premio Campania Digital Innovation Hub che ha la finalità di incentivare attività imprenditoriali innovative, sostenendo gli imprenditori che investono sulle tecnologie legate a Industria 4.0 e favorendo la nascita di imprese innovative in chiave 4.0.

L’iniziativa prevede tre tipologie di premio di importo pari a 40.000 euro ciascuno per le seguenti categorie:

  • Nuove idee imprenditoriali Industria 4.0
  • Innovazione di prodotto nell’Industria 4.0
  • Innovazione di processo nell’Industria 4.0

Requisiti, modalità di partecipazione e termini per la presentazione dei progetti sono disponibili sul sito del DIH Campania al seguente link: http://www.campaniadih.it/premio/

 

Presentati i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano sull’Industria 4.0

Il mercato di prodotti e servizi per l’Industria 4.0 è cresciuto del 22% nel 2019 e quasi triplicato in quattro anni per un totale di 3,9 miliardi di euro, con Industrial IoT, Analytics e Cloud in testa.

Attualmente quasi un’azienda su due ha adottato applicazioni di Industrial IoT (+20% rispetto al 2019) in ambito smart factory (47%), connettendo gli impianti con software e sensori e acquisendo dati dalla produzione, mentre nella supply chain si arriva al 27%.

Durante il lockdown, in molti casi gli strumenti digitali applicati all’industria hanno permesso la continuità del business. Il cosiddetto “Industrial Smart Working” ha consentito il controllo delle macchine e l’assistenza da remoto e software dedicati hanno permesso una veloce riorganizzazione della produzione e dei turni di lavoro.

Tutto questo è stato possibile grazie all’Industrial IoT e al Cloud. Per un’azienda su quattro intervistate dall’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano, infatti, queste tecnologie sono state fondamentali per gestire l’emergenza. E ora quasi un terzo delle aziende sta riconvertendo la produzione o sta valutando di farlo proprio per reagire alla crisi.

Le previsioni per il prossimo anno, legate all’effettivo superamento dell’emergenza, alla ripartenza della domanda e ai possibili stimoli agli investimenti, variano da uno scenario ottimistico di chiusura dell’anno quasi in linea con il budget iniziale a uno pessimistico di contrazione del fatturato 4.0 nell’ordine del 5-10%. Il sentiment verso l’Industria 4.0 rimane positivo, rafforzato dalla considerazione che l’emergenza abbia accelerato la trasformazione digitale. Per l’incertezza però il 26,5% delle imprese posticiperà, nei prossimi mesi, almeno metà degli investimenti pianificati.

Per maggiori approfondimenti sui risultati della ricerca: https://www.corrierecomunicazioni.it/industria-4-0/industria-4-0-al-bivio-sul-2020-pesa-lincognita-investimenti/

 

Presentato il progetto “Filiera 4.0” di ABB Italia Lighthouse Plant

Nel quadro delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 promosso dal MISE, ABB Italia, recentemente riconosciuta come Lighthouse Plant per il suo impegno nella digitalizzazione, ha presentato insieme al Digital Innovation Hub Lombardia di Confindustria, Confindustria Bergamo e UBI Banca, i risultati dell’assessment della filiera dei fornitori della fabbrica ABB di Dalmine, curata dal Digital Innovation Hub Lombardia in collaborazione con il DIH Lazio e DIH Veneto della rete DIH di Confindustria.

Questo assessment rappresenta una delle linee di intervento delle aziende Lighthouse nella promozione della cultura del digitale. Obiettivo di questa attività è quello di scattare una fotografia sull’attuale livello di maturità digitale per pianificare azioni di miglioramento che possano guidare una trasformazione con risultati evidenti in termini di competitività delle imprese. Di fatto i Lighthouse Plant sono grandi fabbriche destinate a dimostrare concretamente, anche a beneficio delle PMI (di filiera e non), che certe applicazioni industriali sono tanto necessarie quanto sostenibili per affrontare le sfide della competizione globale.

L’assessment, realizzato presso un campione di 17 fornitori ubicati in Lombardia, Veneto e Lazio e costituito da piccole/medie imprese afferenti a 5 differenti categorie merceologiche, si è articolato attraverso un’analisi della maturità digitale di ogni singola impresa, valutata su 5 livelli (1. Iniziale; 2. Gestito; 3. Definito; 4. Integrato e Interoperabile; 5. Orientato alla digitalizzazione). Parallelamente sono stati valutati i rapporti dei singoli fornitori con la capo filiera ABB. La metodologia adottata è il tool “TEST4.0” del Politecnico di Milano/Assoconsult.

Gli elementi analizzati per definire i livelli di digitalizzazione hanno coperto 4 dimensioni che hanno prodotto informazioni sui processi (monitoraggio/controllo ed esecuzione), sulle tecnologie a supporto dei processi e sull’organizzazione, ossia la struttura organizzativa che sottende l’esecuzione dei processi. A questi si aggiungono 8 macroprocessi (R&D, Produzione, Qualità, Manutenzione, Marketing, Logistica, Supply Chain, HR) anche questi analizzati rispetto alla loro maturità digitale.

Confrontati con un campione qualificato di oltre 700 imprese che hanno effettuato la valutazione della maturità digitale tramite la rete nazionale dei DIH di Confindustria (utilizzando lo stesso tool “TEST4.0”), gli indici assegnati alle aziende della filiera ABB risultano più alti della media nazionale, segno di un percorso di integrazione e allineamento già avviato nell’ultimo decennio da ABB con i propri fornitori strategici.

Per ulteriori approfondimenti: http://www.dihlombardia.com/news/quando-anche-la-filiera-diventa-4.0

E’ possibile consultare un estratto della presentazione dei risultati dell’assessment di filiera.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il DIH Lombardia.

 

Presentazione dei progetti di ricerca del Competence Center Start 4.0: il “Dominio Porto”

Giovedì 19 novembre 2020, a partire dalle ore 9.30, si terrà la prima giornata dell’iniziativa promossa dal Centro di Competenza Start 4.0 con il supporto del Digital Innovation Hub Liguria, dedicata a favorire il trasferimento tecnologico e a dare applicazione ai progetti di ricerca presentati a Start 4.0 in occasione del primo bando di gara da questi pubblicato, che pur risultando di estremo interesse, non hanno potuto fruire di un finanziamento a causa dell’esaurimento delle risorse a disposizione.

L’evento sarà focalizzato sul “dominio” PORTO e sarà composto da 4 workshop virtuali di 45 minuti ciascuno, moderati da un membro del Comitato Tecnico Scientifico del DIH Liguria.

La struttura sarà la stessa per tutti gli incontri:

  • apertura dei lavori da parte del Centro di Competenza Start 4.0;
  • introduzione da parte di un membro del CTS del DIH Liguria;
  • illustrazione del progetto;
  • Q&A.

Al termine di ogni workshop, attraverso la piattaforma di videoconferenza, verrà data la possibilità di richiedere un contatto diretto con l’azienda protagonista dell’incontro.

Per conoscere i progetti che verranno presentati il 19 novembre e registrarsi ai workshop consulta il seguente link

Ulteriori workshop online sono stati inoltre programmati per la presentazione dei progetti presentati sui “domini” relativi a trasporti, produzione ed energia:

  • 26 novembre – PRESENTAZIONE PROGETTI DI RICERCA DOMINIO TRASPORTI
  • 10 dicembre – PRESENTAZIONE PROGETTI DI RICERCA DOMINIO PRODUZIONE
  • 17 dicembre – PRESENTAZIONE PROGETTI DI RICERCA DOMINIO ENERGIA

Per ulteriori dettagli sul ciclo di workshop clicca qui

 

Presentazione dei progetti di ricerca del Competence Center Start 4.0: il “Dominio Trasporti e Sicurezza”

Giovedì 26 novembre 2020, a partire dalle ore 9.30, si terrà la seconda giornata dell’iniziativa promossa dal Centro di Competenza Start 4.0 con il supporto del Digital Innovation Hub Liguria, dedicata a favorire il trasferimento tecnologico e a dare applicazione ai progetti di ricerca presentati a Start 4.0 in occasione del primo bando di gara da questi pubblicato, che pur risultando di estremo interesse, non hanno potuto fruire di un finanziamento a causa dell’esaurimento delle risorse a disposizione.

L’evento sarà focalizzato sul “dominio” TRASPORTI e SICUREZZA e sarà composto da 2 workshop virtuali di 45 minuti ciascuno, moderati da un membro del Comitato Tecnico Scientifico del DIH Liguria.

La struttura sarà la stessa per tutti gli incontri:

  • apertura dei lavori da parte del Centro di Competenza Start 4.0;
  • introduzione da parte di un membro del CTS del DIH Liguria;
  • illustrazione del progetto;
  • Q&A.

Al termine di ogni workshop, attraverso la piattaforma di videoconferenza, verrà data la possibilità di richiedere un contatto diretto con l’azienda protagonista dell’incontro.

Per conoscere i progetti che verranno presentati il 26 novembre e registrarsi ai workshop consulta il seguente link

Ulteriori workshop online sono stati inoltre programmati per la presentazione dei progetti presentati sui “domini” relativi a porto, produzione ed energia:

  • 19 novembre – PRESENTAZIONE PROGETTI DI RICERCA DOMINIO PORTO
  • 10 dicembre – PRESENTAZIONE PROGETTI DI RICERCA DOMINIO PRODUZIONE
  • 17 dicembre – PRESENTAZIONE PROGETTI DI RICERCA DOMINIO ENERGIA

Per ulteriori dettagli sul ciclo di workshop clicca qui

Presentazione dei progetti di ricerca del Competence Center Start 4.0: la “Produzione” e l’“Energia”

Giovedì 10 dicembre e giovedì 17 dicembre 2020, a partire dalle ore 9.30 si terranno la terza e la quarta giornata dell’iniziativa promossa dal Centro di Competenza Start 4.0 con il supporto del Digital Innovation Hub Liguria dedicata a favorire il trasferimento tecnologico e dare applicazione ai progetti di ricerca presentati a Start 4.0 in occasione del primo bando di gara da questi pubblicato, che pur risultando di estremo interesse, non hanno potuto fruire di un finanziamento a causa dell’esaurimento delle risorse a disposizione.

L’evento del 10 dicembre sarà focalizzato sul “dominio” PRODUZIONE e sarà composto da 2 workshop virtuali gratuiti di 45 minuti ciascuno, moderati da un membro del Comitato Tecnico Scientifico del DIH Liguria.

Articolazione della giornata:

  • Ore 9.30 presentazione del progetto YABA: Edge Controller Open Hardware modulare scalabile e multipiattaforma per l’automazione industriale (gestione e monitoraggio della produzione e della manutenzione predittiva, controllo della qualità di prodotto e della sicurezza mediante sistemi di visione).
  • Ore 10.30 presentazione del progetto AUTOPILOT CMS: Il primo Digital Twin/consulente digitale di un CMS in ambito e-commerce.

Clicca qui per registrarti alla giornata del 10 dicembre

L’evento del 17 dicembre sarà focalizzato sul “dominio” ENERGIA e sarà composto da 3 workshop virtuali gratuiti di 45 minuti ciascuno, sempre moderati da un membro del Comitato Tecnico Scientifico del DIH Liguria.

Articolazione della giornata:

  • Ore 9.00 presentazione del progetto SM4PE: Piattaforma modulare aperta per l’acquisizione dati, monitoraggio e manutenzione (correttiva, preventiva, CBM e predittiva) di sistemi di generazione di energia.
  • Ore 10.00 presentazione del progetto INESS: Sistema per il monitoraggio e la manutenzione predittiva di edifici e impianti energetici da fonti rinnovabili integrabile in fase di progettazione dei fabbricati.
  • Ore 11.00 presentazione del progetto MAGDEFENCE: Dimostratore pilota di un sistema di sorveglianza per la rilevazione di anomalie magnetiche (MAD) per la protezione di infrastrutture strategiche.

Clicca qui per registrarti alla giornata del 17 dicembre

Al termine di ogni workshop, attraverso la piattaforma di videoconferenza, verrà data la possibilità di richiedere un contatto diretto con l’azienda protagonista dell’incontro.

Per ulteriori dettagli sul ciclo di workshop è possibile scrivere a [email protected]

 

Presentazione del “Piano Transizione 4.0”

Si è tenuto in modalità webinar mercoledì 14 aprile alle ore 10.30 l’evento di presentazione del “Piano Transizione 4.0”, organizzato da Confindustria Digitale in collaborazione con Mise, Confindustria, Anitec-Assinform e Assotelecomunicazioni-Asstel.

Il Piano Transizione 4.0, pilastro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, adottato dal Governo, prevede specifici strumenti di incentivazione per stimolare gli investimenti delle imprese italiane nell’innovazione digitale. Acquisto di beni strumentali tecnologicamente avanzati, materiali e immateriali, attività di ricerca e sviluppo, di innovazione e design, formazione 4.0 sono oggetto di specifici crediti di imposta nell’ambito di un quadro di incentivi confermato e rafforzato dalla Legge di Bilancio 2021, per il periodo che va da novembre 2020 a giugno 2023.

L’incontro è stato l’occasione non solo per conoscere le novità del Piano e approfondire in modo articolato i meccanismi di accesso alle agevolazioni, ma anche per affrontare i temi della trasformazione digitale del nostro tessuto produttivo nell’ottica più ampia di partnership fra piccole e grandi imprese, distretti industriali, filiere.

Aperto dal Presidente di Confindustria Digitale Cesare Avenia, il dibattito ha visto gli interventi di Giulia Abruzzese, Politiche Fiscali Confindustria, Marco Calabrò, Direzione Generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del Mise, Silvia Candiani, Presidente Steering Committee Digitalizzazione PMI e Giorgio Migliarina, Presidente Steering Committee Innovazione digitale nelle filiere di Confindustria Digitale.

 

Presentazione risultati e iniziative del DIH Calabria

Si terrà a Cosenza la mattina del prossimo 8 ottobre l’iniziativa di presentazione dei risultati dell’analisi sulla maturità digitale e dei fabbisogni di innovazione realizzata dal DIH Calabria con le imprese partecipanti al progetto. L’occasione sarà utile anche per presentare le iniziative in itinere, messe in campo dal DIH per rispondere ai fabbisogni di innovazione territoriali.

In particolare saranno presentati gli sportelli territoriali dell’innovation hub, la comunità di competenze 4.0 e le iniziative formative per l’innovazione.

All’evento prenderanno parte anche i referenti del Competence Center MADE, importante centro nazionale per il trasferimento tecnologico, con il quale il DIH Calabria ha stipulato un accordo di partnership per l’accompagnamento delle aziende calabresi nel percorso di implementazione della transizione digitale.

I lavori potranno essere seguiti, previo accredito, sia in presenza (nel rispetto delle normative anticovid) presso la Sala Conferenze di Confindustria Cosenza, che in modalità streaming su piattaforma dedicata.

Consulta il programma dei lavori.

Per tutti gli approfondimenti e per partecipare all’evento è possibile scrivere a [email protected]

 

Produzione di dispositivi in 3D

La Commissione Europea ha chiesto a CECIMO (associazione europea dei costruttori di macchine utensili) in qualità di rappresentante degli interessi del settore additive presso la UE, di raccogliere manifestazioni di interesse per supportare la realizzazione di componenti e dispositivi 3D da utilizzare nell’emergenza del Coronavirus.

Per scaricare la documentazione e aderire all’iniziativa è possibile consultare il sito dell’Associazione Italiana Tecnologie al seguente link (sito).

 

Progetti di ricerca e sviluppo: DIH Toscana presenta il bando del Competence Center Artes 4.0

Il Centro di Competenza ARTES 4.0, costituito dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa unitamente a 13 Università, 97 partner industriali e al Digital Innovation Hub Toscana, è tra i primi competence center italiani a pubblicare un bando dedicato a Pmi, start-up innovative e aziende per finanziare progetti per l’Industria 4.0 ad alta maturazione tecnologica.

Per conoscere nei dettagli il bando del Centro di Competenza e ricevere indicazioni strategiche e operative per la partecipazione, il Digital Innovation Hub di Confindustria Toscana, in collaborazione con ARTES 4.0 e Confindustria Firenze, ha organizzato una presentazione dedicata alle imprese.

Grazie alla presenza dello staff di ARTES 4.0, le imprese partecipanti potranno avere una prima valutazione della fattibilità e dei fabbisogni per la realizzazione e il finanziamento dei progetti.

L’appuntamento è per giovedì 21 novembre, alle ore 10, presso Confindustria Firenze, via Valfonda 9, Firenze.

La partecipazione è libera e gratuita. Per iscriversi clicca qui

Per info [email protected]

 

Progetto LEAP 2020 Digital Supply Chain di Leonardo

28 key suppliers di Leonardo, selezionati tra i partecipanti alla ELITE-Leonardo Lounge, sono stati coinvolti nella wave 1 del progetto LEAP 2020 Digital Supply Chain che ha come obiettivo quello di accelerare la trasformazione digitale della filiera di Leonardo. Gli assessment della maturità digitale e gli indirizzi di sviluppo sono stati definititi dai Digital Innovation Hub di Confindustria. In particolare, sulla base della distribuzione regionale dei fornitori che hanno partecipato all’iniziativa, sono stati coinvolti i DIH di Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Umbria.

La modalità di lavoro della rete DIH Confindustria ha permesso di erogare la medesima tipologia di servizio sul tutto il territorio nazionale, incontrando singolarmente le aziende coinvolte con una prima sessione dedicata alla raccolta delle informazioni ed una seconda di presentazione/condivisione dei risultati.

Gli elementi analizzati per definire il livello di maturità digitale delle singole aziende e della filiera hanno riguardato 4 dimensioni di analisi (tecnologie, esecuzione, controllo, organizzazione) e 8 macroprocessi (R&D, Produzione, Qualità, Manutenzione, Marketing, Logistica, Supply Chain, HR).

I risultati presentati hanno mostrato un elevato score totale. Confrontati con un campione qualificato di oltre 700 imprese che hanno effettuato la valutazione della maturità digitale tramite la rete nazionale dei DIH di Confindustria, gli indici assegnati alle 28 aziende della filiera Leonardo risultano più alti della media nazionale per tutte le dimensioni e i macroprocessi analizzati. Qualità, Produzione, Ricerca&Sviluppo presentano valori ben sopra la media nazionale, a dimostrazione della particolare attenzione richiesta dal settore per gli aspetti di progettazione, produzione e controllo qualità e della centralità che questi ambiti hanno avuto nella prima fase del piano Industria 4.0.

Le aziende hanno poi condotto un assessment sulla Cyber Security sviluppato da Leonardo cha ha mostrato una significativa varianza dei punteggi tra le aziende coinvolte e che ha portato a definire 6 principali direttrici di sviluppo per la riduzione del rischio.

A questo link sono disponibili ulteriori approfondimenti. 

 

Programma di webinar settimanali del DIH Abruzzo sui temi della trasformazione digitale

E’ partito il 21 maggio alle ore 15.30 il primo webinar del ciclo di appuntamenti settimanali programmati da Match 4.0, il DIH Abruzzo, per la formazione continua sui temi della trasformazione digitale delle imprese.

Il programma degli appuntamenti prevede una nuova sessione di 90 minuti ogni giovedì alle 15,30. I webinar saranno realizzati in collaborazione con primari player internazionali della trasformazione digitale quali Schneider, Siemens, Hp, ABB, Cisco, IBM e con i rappresentanti di alcuni dei Competence Center nazionali (Cyber4.0 Roma, CIM4.0 Torino, Made4.0 Milano, Bi-Rex4.0 Bologna, Artes4.0 Pisa, ecc.), oltre a presentare testimonianze concrete di aziende locali che hanno già intrapreso il percorso 4.0 divenendo di fatto delle “fabbriche vetrina”. Saranno inoltre coinvolti il PID CCIAA Chieti Pescara ed i costituendi PID di Teramo e L’Aquila, oltre al Polo Innovazione Automotive abruzzese.

Il primo appuntamento del 21 maggio è dedicato al tema dello “Smart working” e sarà gestito dai due Innovation Manager del DIH Abruzzo: Bruno Guardiani e Alessandra De Luca.

Per maggiori informazioni, per consultare il calendario degli eventi e per partecipare gratuitamente ai webinar: www.match40.net

 

Pubblicata l’edizione 2022 dello Stanford AI Index Report

È stata pubblicata l’edizione 2022 dello Stanford AI Index Report, dedito a tracciare lo stato di avanzamento tecnico dell’intelligenza artificiale. L’AI Index, un’iniziativa indipendente dello Stanford Institute for Human-Centered Artificial Intelligence (HAI), della Stanford University, è opera dell’AI Index Steering Committee, un gruppo interdisciplinare di esperti provenienti dal mondo accademico e industriale.

Il rapporto annuale traccia, raccoglie, distilla e visualizza i dati relativi all’avanzamento dell’intelligenza artificiale, consentendo ai decisori di avere una visione completa e di intraprendere azioni significative per far progredire l’IA in modo responsabile ed etico. Contiene inoltre diversi approfondimenti sulle capacità tecniche e i dati economici dei sistemi IA allo stato attuale.

L’ultima edizione include dati provenienti da un’ampia serie di organizzazioni accademiche, private e non profit, oltre a un numero maggiore di dati raccolti autonomamente e analisi originali rispetto alle edizioni precedenti, tra cui un capitolo ampliato sulle prestazioni tecniche, un nuovo sondaggio tra i ricercatori di robotica di tutto il mondo, dati sulla legislazione globale in materia di IA in 25 Paesi e un nuovo capitolo con un’analisi approfondita delle metriche tecniche di etica dell’IA.

Il report, in lingua inglese, è disponibile a questo link.

 

Pubblicati i programmi di lavoro di Horizon Europe

La Commissione europea ha pubblicato il 16 giugno 2021 i Programmi di lavoro di Horizon Europe, il programma quadro dell’Ue per la Ricerca&Innovazione con una dotazione di 95,5 miliardi di euro: 90,1 provenienti dal bilancio comune e 5,4 dallo strumento di ripresa Next Generation EU.

Horizon Europe rappresenta un programma importante per le aziende italiane che vogliono sviluppare progetti europei collaborativi di alto livello. Nei programmi di lavoro pubblicati dalla Commissione europea sono disponibili tutte le call previste per il biennio 2021-2022, con i testi dei topic, le date di apertura e le date di scadenza per la presentazione dei progetti.

Di seguito i programmi di lavoro relativi ai Cluster del secondo pilastro “Sfide globali e competitività industriale europea”, disponibili nel Funding and Tender Portal:

Dal 28 giugno al 9 luglio 2021 si terrà la prima edizione degli Info Days di Horizon Europe. L’evento, della durata di 10 giorni, darà l’opportunità ai potenziali candidati e ad altri stakeholder nell’ambito ricerca e innovazione dell’UE di ricevere informazioni e porre domande sulle novità, sui principali strumenti di finanziamento e sui processi di Horizon Europe. Le giornate informative affronteranno i diversi temi dedicati ai vari cluster di Horizon Europe.

Di seguito il calendario completo degli Info Days:

  • 28 giugno – Infrastructures
  • 29 e 30 giugno – Digital, industry & space (cluster 4)
  • 30 giugno – Civil security for society (cluster 3)
  • 1 luglio – Culture, creativity & inclusive society (cluster 2)
  • 1 luglio – The Marie Skłodowska-Curie Actions
  • 2 luglio – Health (cluster 1)
  • 5 e 6 luglio – Climate, energy & mobility (cluster 5)
  • 7 e 8 luglio – Food, bioeconomy, natural resources, agriculture & environment (cluster 6)
  • 9 luglio – European Research Area (ERA) & Widening

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web Horizon Europe InfoDays.

Inoltre, è disponibile il calendario degli Info Days nazionali di Horizon Europe che si terranno nella settimana tra il 12 e il 16 luglio. Al seguente link il programma e tutte le informazioni per partecipare: https://apre.it/la-settimana-horizon-europe-2021/

 

Pubblicato il bando per la Digital Transformation delle PMI – Dal 15 dicembre le domande per richiedere l’agevolazione

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto direttoriale che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione per il bando “Digital Transformation” delle PMI.

Per questa misura sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Decreto Crescita, con l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Le domande potranno essere compilate a partire dalle ore 12.00 del prossimo 15 dicembre e saranno valutate e gestite da Invitalia.

Per maggiori informazioni consulta il decreto

 

Rapporto OCSE sulle prospettive dell’economia digitale

La pandemia ha amplificato tutti gli aspetti della trasformazione digitale nei vari Paesi dell’OCSE, aumentando la domanda di connettività e sottolineando l’importanza di tecnologie come l’intelligenza artificiale e i big data, ma anche le sfide connesse al loro utilizzo e al rischio dell’aumento del divario tra le varie componenti sociali: sono queste le tendenze individuate dal nuovo Rapporto OCSE sulle prospettive dell’economia digitale nei Paesi membri.

Il rapporto “Digital Economy Outlook 2020”, giunto alla terza edizione, ha come finalità quella di fornire una panoramica degli scenari e degli sviluppi delle politiche per il digitale nei Paesi membri e un’analisi dei dati relativi alla domanda e all’offerta di servizi e tecnologie digitali. Inoltre, il rapporto evidenzia quanto la trasformazione digitale stia influenzando le economie e le società, con un’attenzione speciale su come la pandemia amplifichi le opportunità e le sfide della trasformazione digitale.

Leggi qui la versione online del rapporto e scarica il Digital Economy Outlook 2020 supplement.

Per maggiori approfondimenti consulta l’articolo completo.

 

Report di Anitec-Assinform sul mercato digitale italiano

Continua a crescere il mercato digitale italiano, +5,5% rispetto al 2020 e nei prossimi 3 anni è previsto un continuo aumento del volume d’affari del digitale, anche grazie alle risorse del PNRR.

Questo quanto emerge dal report “Il Digitale in Italia 2021. Previsioni 2021-2024 e Policy”, realizzato da Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT.

Nel triennio 2022-2024 a farla da padrone continueranno ad essere i Digital Enabler: Cloud Computing, Big Data, Intelligenza Artificiale, IoT, Cybersecurity.

Il report dedica poi ampio spazio al tema della Cybersecurity, dato che sono in forte crescita anche gli attacchi cyber. Le aziende hanno però cominciato a prendere contromisure investendo ampiamente in cybersecurity e anche a livello istituzionale il tema della cyber sicurezza è stato affrontato puntando sulla nuova Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Consulta il report e approfondisci su: https://startupitalia.eu/166355-20211123-cosi-cambiera-e-crescera-il-mercato-digitale-italiano?infinite.

 

Ricerca e Innovazione: pubblicati 4 avvisi per un valore di 4,5 miliardi di euro

Sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca e sulla piattaforma GEA quattro avvisi pubblici con l’obiettivo di potenziare la ricerca prodotta dalle università e dagli enti pubblici di ricerca per favorire la valorizzazione dei risultati, promuovere il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di startup e spin off.

Le quattro misure hanno un valore complessivo di circa 4,5 miliardi di euro e prevedono il coinvolgimento di Invitalia a supporto del Ministero nella valutazione economico-finanziaria dei progetti.

Gli avvisi fanno riferimento alle azioni previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”.

 

Avviso Centri Nazionali (CN)

Inizio presentazione domande: 17/01/2022 ore 12:00

Fine presentazione domande: 15/02/2022 ore 12:00

Dotazione finanziaria: 1,6 miliardi. È finalizzato al potenziamento di strutture di ricerca e alla creazione di “campioni nazionali” di R&S su alcune Key Enabling Technologies e ambiti tecnologici coerenti con le priorità dell’Agenda della Ricerca europea e i contenuti del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027, in attuazione dell’Investimento 1.4 “Potenziamento strutture di ricerca e creazione di campioni nazionali di R&S”.

Per maggiori informazioni:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-direttoriale-n3138-del-16-12-2021

 

Avviso Ecosistemi dell’Innovazione (ECS)

Inizio presentazione domande: 24/01/2022 ore 12:00

Fine presentazione domande: 24/02/2022 ore 12:00

Dotazione finanziaria: 1,3 miliardi. È finalizzato alla creazione di 12 ecosistemi dell’innovazione sul territorio nazionale, in attuazione dell’Investimento 1.5 “Creazione e rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione”. Gli ECS, rappresentati da reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, saranno impegnati nella valorizzazione dei risultati della ricerca, agevolando il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.

Per maggiori informazioni:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/avviso-n-3277-del-30-12-2021

 

Avviso Infrastrutture Tecnologiche di Innovazione (ITEC)

Inizio presentazione domande: 26/01/2022 ore 12:00

Fine presentazione domande: 10/03/2022 ore 12:00

Dotazione finanziaria 500 milioni. È finalizzato alla realizzazione o all’ammodernamento di infrastrutture tecnologiche di innovazione, in attuazione dell’Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”.

Per maggiori informazioni:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/avviso-n-3265-del-28-12-2021

 

Avviso Infrastrutture di Ricerca (IR)

Inizio presentazione domande: 31/01/2022 ore 12:00

Fine presentazione domande: 28/02/2022 ore 12:00

Dotazione finanziaria: 1,08 miliardi. È finalizzato alla creazione o al potenziamento di infrastrutture di ricerca (IR) individuate nel Programma nazionale delle infrastrutture di ricerca, nonché di reti tematiche o multidisciplinari di IR esistenti, in attuazione dell’Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”.

Per maggiori informazioni:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/avviso-n-3264-del-28-12-2021

 

Approfondisci su: https://www.invitalia.it/chi-siamo/area-media/notizie-e-comunicati-stampa/ricerca-pubblicati-4-avvisi-mur-pnrr

 

Riforma degli accordi per l’innovazione

E’ stato pubblicato il decreto MISE che riforma lo strumento degli Accordi per l’Innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro.

Sono semplificate le procedure per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardare l’occupazione e rafforzare la presenza di prodotti italiani in mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti, anche in forma congiunta tra loro, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie definite dal programma Horizon Europe:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello Sviluppo Economico.

A seguito della valutazione positiva dei progetti si potrà procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Mise, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

In ogni fase del procedimento, il Ministero effettuerà un attento monitoraggio sulle iniziative agevolate, al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonché lo stato di attuazione degli interventi finanziati.

Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Per maggiori informazioni: Accordi per l’innovazione

 

Roadshow “Piemonte Goes Digital”: 28 gennaio a Biella

Il DIH Piemonte organizza il primo appuntamento dell’anno per “PIEMONTE GOES DIGITAL“, il roadshow nato per raccontare la trasformazione tecnologica delle aziende del territorio e sostenerle nel loro percorso di Digital Disruption.

Martedì 28 gennaio il DIH Piemonte si presenta alle aziende biellesi presso l’azienda ROJ srl a Biella con la collaborazione dell’Unione Industriali Biellese. Massimiliano Cipolletta, Presidente DIH Piemonte, illustrerà, insieme ai funzionari del servizio, i casi aziendali ed i percorsi guidati dal DIH Piemonte nella provincia biellese. Franco Oliaro, A.D. di Roj Srl, racconterà il percorso di cambiamento e sviluppo dell’azienda, sia dal punto di vista strategico che tecnologico.

Per info e iscrizioni contattare [email protected].

Programma dell’incontro.

 

Roadshow Meccanica 4.0

Si svolgerà a Torino il prossimo 6 giugno alle ore 10.00 presso la sede di AMMA (Via Vela, 17), la prima tappa del Roadshow “Meccanica 4.0”.

L’iniziativa promossa da Confindustria, Confindustria Digitale e la rete dei Digital Innovation Hub, con la collaborazione di Anima, Federazione Anie, Federmeccanica e Ucimu, punta ad agevolare l’individuazione delle specifiche necessità della filiera della Meccanica e della Meccatronica per fornire un supporto al processo di trasformazione digitale delle imprese.

Attraverso l’esperienza di chi ha già cambiato il proprio modo di fare business, verranno evidenziati i vantaggi derivanti dall’adozione delle nuove tecnologie, della cultura e delle competenze digitali, così come gli incentivi e le politiche di sostegno per la competitività dell’impresa.

Consulta il programma della giornata.

Per iscrizioni ed informazioni: [email protected]  – tel. 06 545258211

 

Robotica intelligente per l’industria 4.0

La principale differenza tra uomini e robot è data dalla capacità dell’uomo di adattarsi a situazioni riconfigurate. Tale capacità al momento manca ancora nei robot, soprattutto quelli industriali. E’ per questo che molti studi e sperimentazioni stanno puntando a sviluppare applicazioni di robotica intelligente, soprattutto nell’ambito di imprese 4.0.

Oggi esistono robot “manipolatori” molto affidabili in molti campi della produzione industriale. Quello che ancora manca ai robot industriali è la capacità di adattarsi e di autoriconfigurarsi a seguito di variazioni dell’ambiente e del ciclo di lavoro. Questa flessibilità è l’innovazione che dovrà essere inserita nei robot per le fabbriche 4.0.

Il recente lockdown ha dimostrato come, in assenza dell’uomo che interviene per riconfigurare il robot e adattarlo a nuove situazioni, esigenze e condizioni di lavoro, questo non riesce ad adattarsi e rischia quindi, se non riconfigurato dall’uomo, di produrre errori o di bloccarsi.

Per superare questo limite, i robot devono essere dotati di intelligenza. Si parla in tal senso di “robotica intelligente” o “robotica cognitiva”. Intendendo con questo termine lo sviluppo di robot in grado di percepire l’ambiente circostante, prendere decisioni in base ai dati raccolti e agire in modo efficace sull’ambiente. La flessibilità e l’adattabilità devono pertanto essere sviluppate sia nel programma che controlla il robot (l’Intelligenza Artificiale) sia nel corpo che costituisce il robot (quella che viene chiamata intelligenza corporea).

Per maggiori approfondimenti: https://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/robotica-intelligente-per-lindustria-4-0-ecco-perche-puo-rivoluzionare-le-imprese/

 

Schneider Electric: due giornate virtuali dedicate allo smart manufacturing

Schneider Electric organizza il 14 e 22 ottobre 2020 le due giornate “Smart Manufacturing Virtual Event”.

Entrambe le giornate hanno in comune la struttura, che prevede nella mattina sessioni plenarie e workshop e nel pomeriggio la visita libera del marketplace virtuale e l’organizzazione di incontri dedicati con esperti di Schneider Electric.

La sessione plenaria è dedicata al tema della Transizione 4.0 con esperienze e testimonianze su come fare innovazione e come gestire progetti di trasformazione digitale all’interno di un’industria, dalla PMI alla grande azienda.

La giornata del 14 ottobre sarà focalizzata sulla digitalizzazione delle macchine industriali. Verranno presentati esempi concreti attraverso workshop dedicati all’illustrazione dei benefici che si hanno dalla realizzazione di una “control room” per la gestione del parco installato di un OEM, all’analisi di casi reali di applicazione della manutenzione predittiva e all’utilizzo di strumenti digitali per virtualizzare e dimensionare una linea multi-robot.

La giornata del 22 ottobre si focalizza sul mondo dell’industria alimentare, farmaceutica e manifatturiera. Saranno trattati argomenti che mostreranno i benefici concreti della digitalizzazione dei processi industriali, quindi l’utilizzo di software per monitorare e tracciare la produzione, le soluzioni abilitanti per la transizione 4.0, con particolare attenzione agli impianti con una base installata e infine la gestione del service e della manutenzione nell’era digitale.

In entrambe le giornate saranno proposti anche due workshop che si occupano del tema della cybersecurity e presentano, con EcoStruxure Virtual Tour, tutte le caratteristiche della piattaforma di digitalizzazione proposta da Schneider Electric al settore industriale.

La partecipazione ai due Smart Manufacturing Virtual Event è gratuita. Per ulteriori informazioni e per iscriversi consulta il sito web dedicato.

 

SECONDA TAPPA DEL ROADSHOW “PIEMONTE GOES DIGITAL”

Si terrà il 10 giugno dalle 14.00 alle 17.00, presso il Salone d’Onore del Comune di Cuneo, in via Roma 28, il secondo incontro del roadshow organizzato da Confindustria Cuneo e DIH Piemonte, dedicato ai temi dell’innovazione.

Il Presidente Massimiliano Cipolletta e Vittorio Illengo, direttore del DIH Piemonte approfondiranno tutte le tematiche di interesse per le imprese che intendono fruire del piano nazionale Impresa 4.0:

  • verifica della compliance 4.0 per l’accesso alle agevolazioni,
  • le tecnologie abilitanti,
  • il network di Università e Centri di Ricerca,
  • il Digital Readness Assessment, lo strumento per misurare il livello di digitalizzazione e individuare le tecnologie applicabili all’impresa.

Per ulteriori informazioni: Mauro Danna, [email protected], tel. 0171.455480

 

Semplificate le procedure della Nuova Sabatini

Sono state pubblicate le nuove modalità di erogazione delle agevolazioni previste dalla misura “Nuova Sabatini” che recepiscono le novità e le semplificazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2021, che ha stanziato ulteriori 370 milioni di euro per il 2021.

Per tutte le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a partire dal 1° gennaio 2021, l’erogazione del contributo è effettuata in un’unica soluzione, indipendentemente dall’importo del finanziamento deliberato, anziché in sei quote annuali come previsto dall’impianto originario dello strumento agevolativo.

La misura agevolativa “Nuova Sabatini” ha l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle PMI, attraverso l’accesso al credito finalizzato all’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

In particolare, a fronte di un finanziamento (bancario o in leasing finanziario), di durata massima di 5 anni e di importo compreso tra 20 mila euro e 4 milioni di euro, per la realizzazione di un programma di investimenti, l’agevolazione è concessa nella forma di contributo in conto impianti nella misura del 2,75% calcolato sull’importo del finanziamento per la realizzazione di investimenti “ordinari”. Tale contributo è maggiorato al 3,575% per la realizzazione di investimenti 4.0.

Per maggiori Informazioni:
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/beni-strumentali-nuova-sabatini
https://www.mise.gov.it/index.php/it/normativa/circolari-note-direttive-e-atti-di-indirizzo/2042017-circolare-direttoriale-10-febbraio-2021-n-434-beni-strumentali-nuova-sabatini

 

SFC e L’Imprenditore realizzano l’Instant Book Industry 4.0

Il nuovo sito de L’Imprenditore è online ed è ricco di innovazioni e contenuti originali www.limprenditore.com tra cui, ad esempio, gli Instant book. Che offrono una panoramica chiara sui temi di maggiore interesse per le imprese.

Sistemi Formativi Confindustria e L’Imprenditore hanno realizzato il primo Instant book dedicato all’“Industry 4.0”. Uno strumento gratuito e di agile consultazione per sapere tutto sulla rivoluzione digitale:

  • QUIZ: Quanto conosci Industry 4.0?
    All’inizio dell’Instant book un breve quiz per valutare il proprio grado di conoscenza del tema Industry 4.0 prima di iniziare la lettura: un modo divertente per valutare alla fine del volume quante nuove cose è stato possibile scoprire!
  • ROADMAP: Come si è arrivati al Piano Industria 4.0?
    Ripercorriamo brevemente i passaggi più significativi che hanno portato alla realizzazione del Piano nazionale Industria 4.0 e alla creazione dei Digital Innovation Hub (DIH): dalla prima audizione di Confindustria alla Camera dei Deputati nel marzo del 2016 fino alla partecipazione della rete DIH a Connext 2019.
  • 10 CONCETTI CHIAVE: Industry 4.0 in pillole
    In questa parte vengono illustrati i 10 concetti chiave di Industry 4.0, ovvero le informazioni essenziali per inquadrare questo complesso fenomeno non soltanto dal punto di vista storico e tecnologico, ma anche economico e fiscale.
  • APPROFONDIMENTI: Contributi originali e di qualità
    Cosa sono le tecnologie abilitanti? E le competenze necessarie per la crescita nell’epoca dello smart working e della social enterprise? E come si può ripensare il proprio digital marketing per attrarre nuovi clienti e aprire nuovi mercati? Attraverso questi approfondimenti sarà possibile scoprire quali opportunità offre alle imprese la trasformazione digitale.
  • AGEVOLAZIONI: Le agevolazioni per le imprese offerte dal Piano nazionale Industria 4.0
    Dal credito d’imposta R&S per premiare chi investe sul futuro, all’iperammortamento a sostegno degli investimenti e della crescita, sono molte le agevolazioni offerte dal Piano nazionale Industria 4.0: in questa sezione vengono illustrate una per una!
  • DOSSIER: La parola agli esperti Confindustria
    Una chiave di lettura ulteriore con spunti di riflessione interessanti su Industry 4.0 viene offerta da Andrea Bianchi, Direttore area Politiche industriali Confindustria e Marco Taisch, docente del Politecnico di Milano.
  • DIH: La tua porta di accesso al mondo Industry 4.0
    Cosa sono e quali servizi offrono i DIH, un network diffuso in tutta Italia e in Europa di attori dell’innovazione in grado di affiancare le imprese per promuovere l’innovazione e la crescita.

Scarica gratuitamente l’Instant Book: https://www.limprenditore.com/store/industry-4-0

 

Skills Outlook 2021: il report dell’OCSE sulla formazione continua

La formazione continua è indispensabile per abilitare gli individui alle competenze necessarie ad affrontare i cambiamenti economici, lavorativi, climatici e demografici che stanno trasformando le società: è questo il messaggio principale che emerge dal rapporto Skills Outlook 2021 dell’OCSE, che indaga sul significato e sull’importanza della formazione continua (lifelong learning), fornendo spunti su come i Paesi possono implementare strategie mirate a migliorare le competenze degli individui, aumentando la loro capacità di “imparare a imparare”.

Un dibattito che precede la pandemia: già da un decennio, come evidenzia il rapporto, la formazione continua viene considerata essenziale per essere al passo con un mondo del lavoro in rapido cambiamento. Tuttavia, la pandemia e la crisi che ha generato hanno ulteriormente accelerato questi trend, stravolgendo equilibri socio-economici e modificando le competenze richieste ai lavoratori, mentre le skill apprese nel contesto dell’istruzione formale o di un lavoro diventano obsolete più rapidamente.

La digitalizzazione e l’automazione dei processi e delle mansioni lavorative fa sì che alcune delle competenze necessarie per svolgere compiti di routine siano ora meno rilevanti. Un fenomeno che, secondo l’Ocse, già prima della pandemia era destinato a determinare la scomparsa del 15% delle professioni attualmente esistenti, mentre per un 32% si sarebbe resa necessaria la riorganizzazione delle mansioni e l’apprendimento di nuove competenze per la forza lavoro.

Con la pandemia e il ricorso al lavoro da remoto e alle tecnologie digitali per garantire la continuità dei processi, si evidenzia quindi un “doppio senso di urgenza” nell’intraprendere percorsi di formazione: da un lato ci sono le competenze che sono necessarie adesso, in un mondo del lavoro che è profondamente diverso rispetto a quello che era soltanto due anni fa, dall’altro quelle necessarie nel lungo periodo, in vista dei cambiamenti che avverranno nei prossimi 15-20 anni.

Per approfondimenti: https://www.innovationpost.it/2021/06/15/competenze-e-occupazione-il-report-dellocse-la-formazione-continua-e-una-necessita-assoluta/
Leggi il “Report OECD Skills Outlook 2021”
Leggi il focus su “L’Italia nel confronto con gli altri Paesi”

 

Smart Money

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo economico (decreto ministeriale 18 settembre 2020) che definisce le modalità attuative degli interventi agevolativi in favore delle start up innovative, previsti dal Decreto Rilancio (Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, articolo 38, comma 2).

Sono 9,5 milioni di euro le risorse disponibili per la concessione di contributi a fondo perduto finalizzati all’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative.

L’obiettivo è sostenere le spese connesse alla realizzazione di un piano di attività e di sviluppo e favorire investimenti nel capitale di rischio delle startup innovative.

Le modalità e i termini di apertura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione saranno comunicati con un successivo provvedimento e saranno disponibili nella sezione dedicata sul sito del MISE (Smart Money) e sul sito di Invitalia (www.invitalia.it).

E’ possibile inviare quesiti relativi alla normativa attuativa dell’intervento al seguente indirizzo email: [email protected]

Al seguente link tutti gli approfondimenti.

 

Smart Money: 9,5 milioni di euro per le startup innovative

Il MISE ha pubblicato l’avviso che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni dell’intervento Smart Money in favore delle start up innovative. L’incentivo ha una dotazione finanziaria di 9,5 milioni di euro per sostenere le spese connesse alla realizzazione di un piano di attività e di sviluppo, nonché favorire investimenti nel capitale di rischio delle startup innovative.

Le imprese che si trovano nella fase iniziale della loro attività possono richiedere un contributo a fondo perduto per l’acquisto dei servizi forniti dagli enti abilitati (incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative). Inoltre, dopo aver completato il piano di attività ammesso alle agevolazioni, le startup possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se sono presenti enti abilitati, investitori qualificati o business angels che abbiano fatto investimenti in equity nel capitale sociale.

Le domande potranno essere presentate dalle start up interessate a partire dalle ore 12.00 del 24 giugno 2021 esclusivamente attraverso la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia e secondo le modalità e gli schemi che sono disponibili nella sezione dedicata del sito.

Per maggiori Informazioni: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/smart-money

 

Software open source per la creazione di immagini digitali

Stable Diffusion è un programma per la generazione di immagini tramite intelligenza artificiale ed è stato rilasciato al pubblico in una formula open source.

Questi programmi permettono di utilizzare input verbali scritti per creare immagini, utilizzando un algoritmo basato su oltre 5 miliardi di immagini. Tra i programmi più avanzati di generazione di immagini, Stable Diffusion è il primo ad avere rilasciato il codice sorgente al pubblico ed a permettere agli utenti di poter modificare il programma o di utilizzarlo liberamente sul proprio hardware.

Approfondisci su: https://arstechnica.com/information-technology/2022/09/with-stable-diffusion-you-may-never-believe-what-you-see-online-again/ 

 

Software per l’Internet of Things

Nelle ultime settimane le grandi aziende di tecnologia hanno cominciato a introdurre un primo supporto a Matter all’interno dei propri software e sistemi operativi.

Matter è uno standard unificato per la domotica mirato a garantire l’interoperabilità tra servizi e dispositivi per la smart home e l’Internet of Things, anche di diversi provider. È stato sviluppato ed è promosso da un consorzio che include i principali player del campo come Apple, Amazon, Samsung, LG e Huawei. La data di rilascio è prevista per questo autunno.

Approfondisci su:

 

Solidarietà digitale: la digitalizzazione a supporto di cittadini e imprese

Solidarietà digitale è l’iniziativa realizzata dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, con il supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), per ridurre l’impatto sociale ed economico dell’emergenza Coronavirus grazie a soluzioni e servizi innovativi.

Nella pagina di Agid  “Solidarietà Digitale” sono consultabili i servizi che imprese e associazioni hanno messo a disposizione gratuitamente, dall’utilizzo di piattaforme di smart working alle piattaforme di e-learning per i percorsi scolastici e di formazione, sino all’aggiornamento sulle principali notizie tramite abbonamenti gratuiti ai quotidiani in versione digitale.

Inoltre nella stessa pagina le aziende che vogliono proporre un servizio digitale gratuito possono compilare il form dedicato https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/come-aderire.

 

Soluzioni Industry 4.0 per le PMI Campane

Si terrà il prossimo 23 ottobre a Napoli, presso la sede del DIH Campania e dell’Unione Industriali in Piazza dei Martiri 58, la presentazione della Comunità Innovativa del Campania DIH, il network dei principali player dell’innovazione digitale, che punteranno a migliorare la competitività delle imprese campane ed a colmare il divario esistente tra le esigenze di digitalizzazione e le soluzioni attuabili.

L’obiettivo della Comunità è favorire concretamente la trasformazione digitale delle PMI attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche in chiave Industria 4.0, grazie anche alla disponibilità di dimostratori, laboratori e percorsi di formazione on the job.

Nel corso dell’evento saranno illustrate tutte le opportunità che, attraverso la Comunità Innovativa del Campania DIH, le PMI potranno cogliere per iniziare un percorso di trasformazione digitale 4.0. Verrà inoltre presentata “Federica Weblearning”, la piattaforma multimediale dell’Università Federico II di Napoli, grazie alla quale è possibile approfondire i concetti chiave dell’industria 4.0 con un corso MOOC (Massive Open On line Courses), realizzato da docenti universitari ed esperti del settore.

Per tutti gli approfondimenti sul programma dell’evento e per partecipare all’iniziativa scarica la brochure.

 

START 4.0: il Centro di Competenza al servizio delle imprese

E’ in programma il 6 maggio a partire dalle ore 10.30 l’incontro online organizzato dal Digital Innovation Hub Liguria con l’obiettivo di presentare e valorizzare le attività e i servizi che il Centro di Competenza START 4.0 mette a disposizione delle imprese.

Il Centro di Competenza START 4.0, nato attraverso il finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, è un partenariato pubblico/privato formato da 33 imprese e 6 enti pubblici, che dispone di 9 nodi infrastrutturali finalizzati allo svolgimento di attività di training & research. È specializzato su tematiche di sicurezza cyber-fisica, safety degli operatori e resilienza delle infrastrutture, garantisce servizi di orientamento, formazione e progetti di innovazione in 5 diversi domini applicativi: energia, trasporti, idrico, produzione e porto.

L’incontro ha l’obiettivo di avvicinare le imprese a START 4.0 e alle numerose opportunità che può fornire (ad esempio bandi e contributi economici per finanziare progetti innovativi) e di presentare due dei 9 nodi infrastrutturali di cui dispone:

  • il Laboratorio Cyber Scada di Leonardo: svolge attività di ricerca e sviluppo prodotti per la divisione e, attraverso progetti collaborativi, con i clienti. Le attività hanno come focus la sicurezza cibernetica e la resilienza del sistema fisico controllato.
  • il Simulatore di manovra di Cetena: architettura di simulazione in grado di rappresentare vari tipi di scenari e operazioni che includono la conduzione di una singola nave, la gestione dei motori, dei sottosistemi e delle procedure di addestramento.

Consulta il programma dell’evento e compila il form online per iscriverti.

Ulteriori informazioni al seguente link o scrivendo a [email protected]

 

Startup e grandi imprese: insieme per abilitare l’innovazione

Secondo un recente studio condotto da McKinsey & Company e B Heroes, la partnership tra grandi imprese e startup può rivelarsi proficua per abilitare l’innovazione. Purtroppo però solo il 41% delle nuove imprese ha collaborazioni in atto.

Dalla collaborazione tra queste due tipologie di soggetti, potrebbero derivare grandi vantaggi per entrambe: le grandi imprese possono attingere al serbatoio di talenti e idee delle realtà emergenti, le quali a loro volta possono beneficiare di nuove forme di finanziamento, un ingresso accelerato nel mercato degli utenti finali e un ritorno d’immagine positivo.

Il report Quando Davide si allea con Golia. Collaborare per innovare: ripensare i modelli di partnership fra startup e grandi aziende in Italia di McKinsey & Company e B Heroes analizza le caratteristiche del contesto europeo e lo stato della relazione fra startup e grandi aziende nel nostro Paese attraverso interviste a più di 80 startup italiane e ad un importante panel di manager di grandi aziende nazionali e internazionali. Il report indica che uno dei fattori che potrebbero aiutare le startup in Europa a superare gli ostacoli alla crescita è proprio la collaborazione con le grandi aziende. Occorre però individuare un modello di interazione efficace per entrambe, realizzabile su larga scala e sostenibile nel tempo.

Approfondisci il tema su: https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/innovazione-startup-e-grandi-aziende-accoppiata-vincente-ma-litalia-e-al-palo/